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Palermo, cosi non va….

today01/11/2010 2

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PALERMO – Non poteva esserci miglior viatico, per la Lazio, in vista dell’attesissimo derby contro la Roma. La squadra di Edy Reja (che mai da allenatore aveva fatto risultato al Barbera) sbanca Palermo e resta in vetta alla classifica, portando a quattro i punti di vantaggio sull’Inter. Prove tecniche di fuga, insomma.

Chi lo avrebbe mai previsto, dopo l’affannosa rincorsa verso la salvezza della passata stagione? Reja, subentrato a Ballardini prima con il ruolo di traghettatore, poi divenuto salvatore della patria, adesso è considerato una specie di profeta, dalle parti di Formello. E che dire del presidente Lotito? Contestato senza tregua dalla curva nord (anche di questi tempi), il covo dei tifosi laziali, sempre nell’occhio del ciclone, ora assoluto protagonista di questa favola inattesa e forse anche per questo assolutamente meravigliosa.

Contro il Palermo, la Lazio ha prima rischiato di chiudere il match con molti minuti d’anticipo (su un contropiede orchestrato da Zarate, Hernanes e Mauri, all’11’ st, ha salvato Bovo a porta quasi vuota), poi ha rischiato di lasciare in Sicilia 3 punti d’oro e la prima fuga stagionale. Alla fine, però, è bastato un golletto (anzi, una prodezza) di Dias, capitato per caso nell’area del Palermo come Schnellinger in quella dell’Italia nella semifinale di Messico ’70: formidabile (e imparabile) la sua stoccata.

Il Palermo aveva cominciato bene, con un pressing altissimo, che aveva costretto perfino Zarate e Mauri a un lavoro sporco, per arginare la scorribande di Balzaretti a sinistra più di Cassani a destra. Anche Pastore sembrava ispirato, ma il talentino sudamericano si è andato spegnendo con il passare dei minuti. In una partita di ‘cappa e spadà, le genialate del ‘Flacò (il magro) e di Hernanes hanno avuto poco spazio. Sono saliti così in cattedra i mastini: Migliaccio e Nocerino da una parte, Brocchi e Radu dall’altra. Anche Ledesma, tuttavia, si è sacrificato tantissimo.

La Lazio ha giocato spesso a pieno organico dietro la linea del pallone, lasciando al solo Floccari (eccezionale la sua prestazione da unica punta) il compito di infastidire le ripartenze del Palermo. Primo tempo, almeno dopo la sfuriata iniziale del Palermo, senza grandissime emozioni e ripresa sicuramente più pirotecnica, con i rosanero sempre proiettati in avanti, mentre la Lazio era in attesa del contropiede giusto.

I biancocelesti hanno avuto il merito di tenere botta anche con un uomo in meno (negli ultimi 16′), a causa dell’espulsione di Biava – che dunque salterà il derby capitolino – sfoggiando un Muslera in formato mondiale. Alla fine è stato proprio l’uruguagio, erede di Ladislao Mazurkiewicz, a fare la differenza ed a favorire un’altra impresa dalla Lazio su quello che rimane uno dei campi più difficili della Serie A. Muslera compie un miracolo al 20′ su Pinilla, che indirizza il pallone da pochi passi verso la sua porta (Radu manda in angolo la ribattuta di Pastore, a porta vuota), poi vola con un colpo di reni a deviare un’incornata dello stesso Pinilla, a 4’ dalla fine.

La Lazio ha fornito una notevole prova di solidità, di compattezza ed enorme spirito di sacrificio dei suoi, compreso lo stesso Zarate, che appare meno innamorato del pallone e più disposto (altrimenti difficilmente uno come Reja lo impiegherebbe) a mettersi al servizio della squadra, contribuendo anche nello sporco lavoro di copertura. Al Palermo resta l’amaro in bocca per una sconfitta che, con un pizzico di fortuna in più, avrebbe potuto evitare e per un rigore non concesso (e che ci poteva pure stare) da Damato per un tocco di braccio in area. Intanto, però, <>, come cantavano i tifosi laziali.

Palermo-Lazio 0-1 (0-1)
Palermo (4-3-2-1): Sirigu 6, Cassani 5, Munoz 6, Bovo 5.5, Balzaretti 6.5, Migliaccio 6, Bacinovic 6, Nocerino 6, Ilicic 4.5 (1′ st Hernandez sv, 13′ st Maccarone 5.5), Pastore 5.5, Pinilla Ferrera 6. (99 Benussi, 3 Goian, 29 Garcia, 36 Darmian, 4 Kasami). All.: D. Rossi 5.5.
Lazio (4-2-3-1): Muslera 7.5, Lichtsteiner 6.5, Biava 5.5, Dias 8, Radu 6.5, Brocchi 6.5, C. Ledesma 7, Zarate 6 (39′ A. Gonzalez sv), Hernanes 6 (33′ Stendardo sv), Mauri 6 (48′ st Scaloni sv), Floccari 7. (12 Berni, 14 Garrido, 18 Kozac, 9 Rocchi). All.: Reja 8.
Arbitro: Damato di Barletta 6.
Rete: nel pt 27′ Dias.
Note: angoli 6-5 per il Palermo. Recupero: 0′ e 4′. Espulso: 32′ st Biava per somma di ammonizioni. Ammoniti: Munoz per proteste; Biava e Dias per gioco falloso; Balzaretti e Lichtsteiner per reciproche scorrettezze. Spettatori: 29.539, per un incasso di 388.217,00 euro.

Written by: admin

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