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La Juventus sbanca San Siro

today31/10/2010 2

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L’Inter va, con l’aiuto della buona sorte: tre punti a Genova regalati dalla papera del portiere rossoblu. La Roma risale: tre punti preziosi contro il Lecce ma l’amaro in bocca per l’espulsione di Totti nel finale. Il capitano salterà il derby. Maè la Juve a stupire nell’anticipo serale: i bianconeri in piena emergenza (infortuni prima e durante la partita) sbancano San Siro e battono 2-1 il Milan di Ibrahimovic, che segna il primo gol da ex ai bianconeri. Ma è più importante la rete di Del Piero: è quella della vittoria, è quella che gli vale un altro record. Con 179 gol in serie A supera Boniperti nella classifica dei marcatori bianconeri di sempre.

DALL’EMERGENZA AL SUCCESSO – Delneri arriva alla sfida con i rossoneri senza Iaquinta e Amauri (in panchina), bloccati da infortuni, e senza Krasic, fermato dal giudice. Non considerando gli infortunati di lungo corso (da Grygera a Rinaudo ecc.), si blocca poco prima della partita anche Chiellini, uno dei punti fermi del telaio bianconero. Anche per lui guai muscolari. Insomma, la partita sembra segnata, anche perché l’ultima Juve vista a Bologna e in Austria, non era stata proprio brillante. E l’attacco Quagliarella-Del Piero, con sulle fasce Martinez e un Marchisio ritrovato, sembrava ben poca cosa rispetto alla linea avanzata rossonera con Ibra, Pato e Robinho. Invece la Juve si prende con merito una vittoria netta, nonostante durante il match ci siano stati altri infortuni: scontro Bonera-De Ceglie a fine primo tempo, fuori entrambi; Martinez portato via in barella (nuovo infortunio muscolare) nella ripresa. L’equilibrio si spezza al 25′ del primo tempo: cross dalla sinistra di De Ceglie e colpo di testa da centro area di Quagliarella indirizzato benissimo nell’angolo alla destra di Abbiati. Subito dopo un contropiede Del Piero-Quagliarella può portare al raddoppio. Il Milan sembra non trovare ritmo: tiene il gioco, ma soffre la velocità di manovra avanzata della Juve, orchestrata bene da Aquilani. Nella ripresa è proprio un contropiede a portare sul 2-0 la Juve. Sissoko, subentrato a Martinez, si lancia centralmente palla al piede. Inciampa sul pallone quando è in area: sembra un’occasione sprecata, ma il maliano si rialza e appoggia a Del Piero, appostato fuori area, che batte Abbiati. Una rete storica, per lui: supera il bottimo complessivo di Boniperti, un’icona della Juve di sempre. Entra inzaghi per Pato e la difesa bianconera regge fino al 37′ della ripresa: Ibrahimovic segna di testa, completamente solo in area (errore della difesa bianconera), su un cross da sinistra. L’assalto finale del Milan porta ad almeno due situazioni di alto rischio per Storari, ma la Juve regge e conquista tre punti meritati e forse insperati.

FUORI IL CAPITANO – La Roma si toglie di dosso un po’ di preoccupazioni e polemiche battendo il Lecce all’Olimpico. Un 2-0 firmato da Burdisso e Vucinic che arriva con qualche fatica soltanto nella ripresa. Ma che basta a ritrovare una posizione di classifica più adatta alle ambizioni giallorosse. Il problema, semmai, è un altro: nel finale Totti si fa espellere insieme ad Olivera per un battibecco dopo un’entrata fallosa cdel leccese. Il capitano ora salterà il derby con la Lazio. «L’espulsione mi è parsa esagerata – ha commentato Ranieri – Olivera aveva fatto un fallo a centrocampo, i due stavano parlando ed era più giusto ammonirli. Mi è sembrata una decisione forzata».

Il portiere del Genoa Eduardo dopo l’errore decisivo (Ansa/Zennaro)
INTER FORTUNATA MA A PEZZI – «È stata una partita difficile, contro una squadra che ha fatto bene. Noi abbiamo mostrato carattere contro una squadra che andava in attacco». Rafa Benitez analizza il successo a nerazzurro a Marassi e parla di carattere. Ma se si vuol capire il risultato, bisogna per forza dire che è stato deciso da un gol fortunoso in pieno recupero alla fine del primo tempo. Una papera del portiere geonano Eduardo permette a Muntari di siglare da oltre 30 metri il gol partita. -Il genoa avrebbe meritato almeno di pareggiare e non è successo. Buon per Benitez, che però deve fare i conti con due infortuni importanti a Cambiasso e a Julio Cesar. Per entrambi si tratta di stiramento. «Sono molto dispiaciuto per il pubblico e per la mia squadra. Doveva finire diversamente, perché non meritavamo di perdere» dice il tecnico del Genoa, Gasperini. Meno serene le dichiarazioni del presidente del Genoa Enrico Preziosi: «Sono disgustato, lo spettacolo degli ultimi 15 minuti è stato inverosimile. Vedere una squadra che punta a vincere lo scudetto comportarsi come una provinciale è disgustoso. Non dovrebbero ricorrere a certi espedienti». Il n.1 rossoblù a fine gara è stato un fiume in piena, la sua squadra ha perso ma più della sconfitta non gli è andato giù l’atteggiamento dei campioni d’Europa e d’Italia in carica. «Sono molto amareggiato, ed anche un po’ incazzato, questo tipo di comportamento è schifoso, il calcio è qualcosa d’altro. Anche un campione come Eto’o va a fare certe sceneggiate senza essere nemmeno sfiorato. È antisportivo».

LE ALTRE PARTITE – La Lazio capolista è chiamata ad alimentare i sogni dei tifosi sul difficile campo di Palermo (domenica ore 12,30). I rosanero in casa sono pericolosi. «Il Palermo giocherà alla grande. Spero che sarà una partita di calcio e non un match troppo tattico», si è augurato il presidente dei siciliani Zamparini. L’altalenante Napoli va a Brescia: i lombardi sono assetati di punti. Il Chievo, quarto in classifica e zona Champions, è di scena a Parma sul campo dell’ultima in classifica. L’altro fanalino di coda, il Cagliari, ospita il Bologna in uno scontro che già vale la salvezza. La Samp di Pazzini affronta il Cesena: i romagnoli sono in calo dopo un buon inizio, ma sul proprio campo sanno farsi valere. L’Udinese, che si è sollevata dopo un inizio disastroso, affronta la trasferta di Bari: i pugliesi non possono perdere ulteriore punti.

CATANIA-FIORENTINA – È il posticipo di domenica sera (ore 20,45). Il tecnico viola Mihajlovic torna sulla panchina che è stata sua e pare intenzionato a lanciare in campo Adrian Mutu. Il romeno ha scontato la squalifica di dieci mesi per doping e ha grande rabbia in corpo: anche troppa, vista la rissa che l’ha visto protagonista la scorsa settimana in un locale notturno. Mutu partirà titolare e resterà in campo almeno un’oretta. L’altro ex in campo è il viola Vargas: «Se dovessi segnare non credo che esulterò», ha assicurato il peruviano. «Porto nel cuore Catania, mi hanno sempre trattato bene. E in squadra ci sono ancora tanti ex compagni».

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Written by: admin

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