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Palermo, tutto facile

today22/02/2010 2

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PALERMO – Il Palermo sceglie la strada meno tortuosa per azzerare le ambizioni della Lazio e batterla senza compiere sforzi titanici: la formula del gol nel giro di una manciata di secondi, infatti, funziona a meraviglia contro un’avversaria senz’anima, senza idee (poco importa che a dirigere l’orchestra ci pensi il ritrovato argentino Ledesma, tanto fosforo ma gambe ancora troppo molli) e permette ai rosanero di passeggiare sul velluto.

Il resto sono solo dettagli. Il Palermo che scende in campo contro la Lazio ha una cosa da farsi perdonare ed una vendicare: intanto deve cancellare il brutto 4-1 subito dalla Roma sabato scorso; e poi deve riscattare l’eliminazione dalla Coppa Italia, patita proprio contro i laziali, anche se all’Olimpico e con un altro tecnico (Ballardini).

Il gol che, dopo soli 53″, l’uruguayano Hernandez infila nella porta del connazionale Muslera raccogliendo un lancio lungo di Nocerino spiana la strada al Palermo di Delio Rossi, ex con il dente un po’ avvelenato – ma solo nei confronti di Lotito – che i tifosi biancocelesti non hanno mai smesso di amare. Il resto lo fa l’atteggiamento della squadra, che chiude ogni spiraglio agli ospiti e fa leva sulle ripartenze, nel tentativo di chiudere un match, di fatto, mai cominciato, nè aperto.

La Lazio ha subito, ha rischiato, è apparsa poco reattiva in ogni zona del campo, non è riuscita ad arginare le geniali intuizioni di Pastore, fresco della sua seconda convocazione nella Nazionale argentina, nè l’esplosiva freschezza di Hernandez. Quando Zarate ha cercato, come fa di solito, di suonare la carica con i suoi dribbling, non c’è stato più spazio per le illusioni. L’argentino raramente salta l’uomo e, quando ci riesce, trova sempre i compagni fuori posizione. Insomma, un mezzo disastro.

La Lazio si fa vedere per la prima volta solo al 43′, dopo i gol di Hernandez ed il rigore trasformato da Miccoli (discusso contatto in area con Muslera), e non grazie a Zarate, ma a Floccari che, dopo un doppio dribbling al limite, conclude fra le braccia di Sirigu. Zarate si vede al 46′, ma Sirigu fa sempre buona guardia. Edy Reja, ex rosanero degli anni ’70 (ai tempi della presidenza Barbera), si affida a Cruz, ma cambia poco. L’argentino entra dopo l’intervallo e non incide, come Matuzalem, lontano dalla forma d’inizio stagione. Al 5′ ci prova Brocchi dai 22 metri e Sirigu questa volta alza in angolo, non senza rischiare una clamorosa autorete.

Esce Miccoli, che ricambia l’applauso del pubblico, per fare spazio al croato Budan, ma è sempre Pastore a giganteggiare fra le linee. Proprio da un’iniziativa del talentuoso argentino partono i pericoli per la Lazio che al 23′ rischia di subire il 3-0, ma Muslera respinge di piede la conclusione di Hernandez. Il 3-0 è nell’aria e lo firma Nocerino infilandosi in un corridoio libero sulla sinistra e saltando Muslera prima di battere a rete, poi la Lazio sigla il gol della bandiera con una botta dalla distanza di Kolarov, che non cambierà la sostanza di un confronto forse mai davvero cominciato. O meglio, finito ancora prima di iniziare. La Lazio sprofonda ed esce dal Barbera al grido ‘tornerete in Serie B’.

PALERMO-LAZIO 3-1
Palermo (4-3-1-2): Sirigu 6, Cassani 6, Kjaer 6.5, Bovo 5.5, Balzaretti 6, Migliaccio 6, Liverani 6, Nocerino 7, Pastore 6.5 (27′ st Simplicio 6), Miccoli 6 (17′ st Budan 6), Hernandez 7 (39′ st Bertolo sv). (28 Benussi, 3 Goian, Bresciano, 88 Blasi). All.: D. Rossi 6.5.
Lazio (3-4-1-2): Muslera 6, Dias 5.5, Stendardo 6, Biava 5, Lichtsteiner 5 (1′ st Cruz 5), Brocchi 6, Ledesma 4.5, Kolarov 6, Mauri 5 (16′ st Matuzalem sv), Zarate 4.5, Floccari 6 (36′ st Rocchi sv). (88 Berni, 4 Firmani, 13 Siviglia, 15 Hitzlsperger). All.: Reja 5.5.
Arbitro: Rocchi di Firenze 5.5.
Reti: nel pt 1′ Hernandez, 28′ Miccoli (rigore); nel st 29′ Nocerino, 34′ Kolarov.
Note: angoli 5-5. Recupero: 1′ e 5′. Ammoniti: Biava per gioco falloso; Muslera per gioco scorretto; Dias per proteste; Sirigu per ostruzionismo. Spettatori: 23.104, per un incasso di 289.470,50 euro.

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Written by: admin

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