play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    AmicaFm The Way Of Your Life!

News

Violante presenta la sua Moana

today01/12/2009 1

Background
share close

MILANO – In attesa di capire se davvero potrà andare in onda in prima serata (l’1 e il 2 dicembre su Sky Cinema 1) , trattandosi di un prodotto vietato ai minori di quattordici anni («La trasmetteremo con il bollino e con un cartello che avvisa della presenza di scene non adatte ai minori» ha spiegato il direttore di Sky Cinema Nils Hartmann), Sky ha presentato venerdì mattina Moana, la miniserie interpretata da Violante Placido. Proprio l’attrice figlia d’arte ha raccontato nuovi particolari sulla sua esperienza nel ruolo della pornostar: «Moana è stata accanto a me nei pensieri e nell’immaginazione. Come attrice questo ruolo è stata un sfida particolare ma avevo a che fare con una donna complessa, esibizionista, ma anche piena di umanità, divisa tra gioia di vivere e tormento. Per interpretare Moana Pozzi ci voleva anche un po’ di follia» ha detto la Placido.

Violante Placido diventa Moana

«PORNO COME PROVOCAZIONE» – La miniserie, diretta da Alfredo Peyretti, racconta la storia della pornostar dall’adolescenza in poi con diverse licenze di sceneggiatura. «Sceglie il porno come provocazione, alla sua famiglia cattolica e alla società, ha un grande bisogno di essere accettata. Ognuno secondo me nasce con un’indole, poi a volte è l’ambiente in cui viviamo che ci trasforma in qualcosa di lontano da quel che siamo. Lei ha avuto il coraggio di fare al sua scelta estrema» ha spiegato la Placido. In Moana ci sono anche Fausto Paravidino (manager Riccardo Schicchi), Michele Venitucci (il marito della Pozzi Antonio Di Ciesco), Giorgia Wurth (Cicciolina), Elena Bouryka (sorella della Pozzi) e Giuseppe Soleri (Mario/Maddalena, truccatore e amico della Pozzi).

Violante Placido (foto Morandi)
«NON È UN’INCHIESTA» – «Non volevamo fare né un documentario né un’inchiesta giornalistica – ha spiegato il produttore Polivideo Leonardo Breccia – volevamo raccontare della donna che, spogliandosi di maschere e ipocrisia, ha fatto una scelta impensabile negli anni ’80 e nel suo ambiente. Lei ha inciso nella storia del nostro Paese e ne resta uno dei suoi miti». Regista iniziale della miniserie è stato Cristiano Bortone (rimasto come sceneggiatore) poi cambiato in corso d’opera. «La sua linea editoriale non rispecchiava più la nostra idea iniziale – ha spiegato il capo di Sky Cinema Nils Hartmann – Bortone ha curato tutta la fase di pre-produzione e il risultato finale è il prodotto del lavoro di entrambi i registi». È Peyretti a definire il film «equilibrato». «Non ci sono stonature – ha detto il regista – è un film rock e anarchico. Non mi sono posto limiti. Se fosse viva ora, forse Moana avrebbe potuto aiutarci ad eliminare le paure che dominano la nostra società». Schicchi e il marito della Pozzi hanno visto il film. «Hanno detto che la Placido è una Moana perfetta, più credibile di Moana stessa – ha raccontato Breccia – nel film si accenna alla sua biografia, ma la sua famiglia non ha un ruolo centrale. Notizie utilissime ce le hanno fornite Schicchi, il marito della Pozzi e l’associazione Moana Pozzi, di cui la madre fa parte».

CICCIOLINA E LA QUESTIONE LEGALE – Per quanto riguarda la questione legale con Cicciolina (Ilona Staller ha chiesto trenta milioni di risarcimento per danni per l’utilizzo del personaggio nella serie Moana) è Nils Hartmann, direttore di Sky Cinema, ad assicurare che «l’istanza di urgenza è stata respinta – ha detto Hartmann- abbiamo trattato il personaggio di Cicciolina come qualsiasi personaggio pubblico. L’udienza comunque è stata rimandata a gennaio».

CORRIERE.IT

Written by: admin

Rate it

Previous post


0%