Mariah Carey, diva e angelo

La fama di diva è stata confermata da un’ora di ritardo all’incontro stampa, tacco vertiginoso, un calice con vino rosso e cannuccia trasparente. Mariah Carey è in Italia, dopo sei anni, per presentare il suo ultimo disco “Memoirs Of An Imperfect Angel”, i cui dati di vendita per ora deludono. Le foto ‘paparazzate’ di lei in costume fuori forma, il pensiero all’amica-nemica Whitney Houston e a Michael Jackson. Mariah si racconta a Tgcom.

Il disco, il dodicesimo inedito della Carey e non tra i migliori della sua carriera, è uscito negli Usa il 25 settembre e in Italia il 2 ottobre. Sin da subito il piazzamento nella classifica americana è stato al di sotto delle aspettative, il primo singolo (con relativo video dal discutibile risultato artistico) “Obsessed” non ha convinto i fan. In fretta e furia si è corso ai ripari con un repentino cambiamento di look – molto simile agli esordi degli anni 90 – una massiccia promozione tv-radio e il lancio della ballad strappalacrime “I Want To Know What Love Is”, cover dei Foreigner. Mariah Carey ha terminato di girare il video del terzo singolo “H.A.T.E.U.” (anche questo un lentone, sarà un caso?) ma diversi blog hanno pubblicato gli scatti rubati sul set, in cui la cantante in costume da bagno nero mostra le sue rotondità.

Mariah, cosa ne pensa di queste foto che circolano in Rete?
(Tira un lungo sospiro, ndr) Non ne so nulla di queste foto e poi sinceramente non penso di essere io quella lì. Lei le ha viste le foto? Che ne pensa?

La trovo molto sexy. Torniamo alla musica, si è molto discusso della sua performance al “Michael Jackson Memorial”, in cui ha cantato “I’ll Be There”. Cos’è successo?
So benissimo di non aver cantato al massimo. Ma dietro le quinte sono successe un sacco di cose. Sarei stata la prima ad esibirmi e sono rimasta di sasso, inoltre mi avevano anche spiegato all’ultimo che avrei avuto proprio davanti a me la bara di Michael. Quando sono salita sul palco mi sono emozionata tantissimo e avevo il cuore in gola. Stavo per piangere… Però spero che le persone abbiano capito che se non ho dato il massimo è stato perché ci ho messo il cuore.

Uno dei duetti storici della sua carriera è stata quello con Whitney Houston nel 1998 con “When You Believe”, al centro di pettegolezzi per i presunti screzi tra voi. Cosa ne pensa del grande ritorno della sua collega con “I Look To You” al top delle classifiche mondiali?
(Socchiude gli occhi e lentamente li riapre, ndr) Sono molto felice per lei.

Diva sì ma anche sorridente, simpatica e capace di commuoversi (quando ripensa a Michael Jackson), Mariah non sembra affatto intenzionata a cedere lo scettro di regina della musica pop alle nuove leve, su tutte Leona Lewis. Lanciatissima non solo nella musica ma anche al cinema nel ruolo di una assistente sociale in “Precious”, dopo il flop di “Glitter” e “Wise Girls”. Mariah ha entusiasmato la critica, lo scorso gennaio, al Sundance Film Festival: “Sono la signorina Weiss – spiega -, mi hanno totalmente trasformata con ore di trucco per rendere l’idea di una persona totalmente dedita al suo difficile lavoro e al prossimo. Devo molto a questo personaggio (si commuove, ndr) che trasmette un messaggio molto importante: mai scoraggiarsi nella vita”. Il tempo è scaduto, allo scoccare esatto dei venti minuti a disposizione. Mariah sorride ancora una volta, si alza, mostra il suo fisico mozzafiato (sorge il dubbio: e se la protagonista delle foto paparazzate non fosse lei?), prende il suo calice di vino (ancora pieno), leggiadra con i capelli fluenti e perfetti si allontana verso un’altra dimensione. Come, appunto, solo una vera diva può fare.

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