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Non era una sfilata, era un vertice. Non era una gara di stile, casomai una rassegna multiculturale di stili diversi. Però (però si fa, gli osservatori/ trici la fanno, una classifica) si finisce sempre a decidere chi ci è piaciuta di più e chi meno. Anche per le first ladies del G8. Forse è andata così.
1. Carla Bruni-Sarkozy. Inevitabile, era del mestiere, inteso come moda. Perfetta la prima sera, in gonna e golfino, forse troppo diva angelica tra le rovine in tailleur bianco; però avercene (buone anche le foto serali a mezzobusto, con effetto-canotta, da rockstar redenta, perché no).
2. Michelle Obama. L’atterraggio in tubino giallo limone resterà negli annali delle visite a Roma. Esaltava la sua aria nera e fiera, più che da prima dama da superdonna (era gialla anche la tuta di Black Mamba in Kill Bill, mai scordarlo). Peccato il fiore verde sulla scollatura, ma vabbè.
3. Nompumelelo Ntuli. La quarta moglie del sudafricano Jacob Zuma, non sarà donna da Faubourg Saint- Honoré. Ma il suo cappellone a fiori neri tipo chiosco cimiteriale è stato l’accessorio di culto del G8. E poi, una signora orgogliosamente pienotta va incoraggiata, in una trasferta difficile, suvvia.
4. Sarah Brown. Pienotta anche lei e bella. Iperbritannica nel vestire, è andata dal Papa con una gonna coi colori dell’Union Jack (mai vergognarsi di un bel paio di fianchi larghi, e forza con le righe orizzontali, ragazze).
5. Filippa Reinfeldt. La moglie del premier svedese non frequenta grandi stilisti ma ha un suo perché. È carina, è essenziale, sa portare lo scialle con piglio da scandinava simpatica (signore italiane, imparate, a volte in scialle sembrate le vostre nonne, senza offesa per le nonne).
6. Juliana Nwanze. La moglie del presidente dell’Ifad è un’africana africanamente elegante. Treccine in testa e abito lungo fantasia sull’azzurro. Di grande effetto: se poco abbronzate imitare con cautela, però.
7. Gursharan Kaur Singh. La prima dama indiana era in abito tradizionale. Dignitosa, giustamente non sorprendente. Ma non è una ragazzina, e va bene così.
8. Chikako Aso. La moglie del premier giapponese, piccola ma con allure, di bianco vestita, ha avuto il merito di far sembrare alto il sindaco Alemanno (nelle foto hanno cercato di tenerla lontana dall’altissima Michelle, saggiamente).
9. Margarita Zavala. La prima dama messicana è un tipo sobrio ma non veste in modo entusiasmante. Però (bonus) era in gonna chiara e maglietta marrone in visita tra le rovine dell’Aquila; molto semplice, non irritante per i già provati abitanti delle tendopoli. Meno male.
10. Laureen Teskey coniugata Harper. Il marito, premier canadese, ospiterà il prossimo G8. Lei però stavolta è andata in giro abbigliata tipo shopping in un centro commerciale; con accessori discutibili in abbondanza. Ma non siamo pessimiste: ha un bel po’ di tempo per cambiare negozi. E parrucchiere, peccato non abbia avuto occasione per consigliarsi con la separatista Carlà, accidenti.
Maria Laura Rodotà
CORRIERE.IT
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