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Vince la première dame,ultima l’esuberante Laureen

today12/07/2009 1

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Non era una sfilata, era un vertice. Non era una gara di stile, casomai una rassegna multiculturale di stili diversi. Però (però si fa, gli osserva­tori/ trici la fanno, una classifica) si finisce sempre a decidere chi ci è pia­ciuta di più e chi meno. Anche per le first ladies del G8. Forse è andata co­sì.

1. Carla Bruni-Sarkozy. Inevitabi­le, era del mestiere, inteso come mo­da. Perfetta la prima sera, in gonna e golfino, forse troppo diva angelica tra le rovine in tailleur bianco; però avercene (buone anche le foto serali a mezzobusto, con effetto-canotta, da rockstar redenta, perché no).

2. Michelle Obama. L’atterraggio in tubino giallo limone resterà negli annali delle visite a Roma. Esaltava la sua aria nera e fiera, più che da pri­ma dama da superdonna (era gialla anche la tuta di Black Mamba in Kill Bill, mai scordarlo). Peccato il fiore verde sulla scollatura, ma vabbè.

3. Nompumelelo Ntuli. La quarta moglie del sudafricano Jacob Zuma, non sarà donna da Faubourg Sa­int- Honoré. Ma il suo cappellone a fiori neri tipo chiosco cimiteriale è stato l’accessorio di culto del G8. E poi, una signora orgogliosamente pienotta va incoraggiata, in una tra­sferta difficile, suvvia.

4. Sarah Brown. Pienotta anche lei e bella. Iperbritannica nel vestire, è andata dal Papa con una gonna coi colori dell’Union Jack (mai vergo­gnarsi di un bel paio di fianchi lar­ghi, e forza con le righe orizzontali, ragazze).

5. Filippa Reinfeldt. La moglie del premier svedese non frequenta gran­di stilisti ma ha un suo perché. È ca­rina, è essenziale, sa portare lo scial­le con piglio da scandinava simpati­ca (signore italiane, imparate, a vol­te in scialle sembrate le vostre non­ne, senza offesa per le nonne).

6. Juliana Nwanze. La moglie del presidente dell’Ifad è un’africana africanamente elegante. Treccine in testa e abito lungo fantasia sull’az­zurro. Di grande effetto: se poco ab­bronzate imitare con cautela, però.

7. Gursharan Kaur Singh. La pri­ma dama indiana era in abito tradi­zionale. Dignitosa, giustamente non sorprendente. Ma non è una ragazzi­na, e va bene così.

8. Chikako Aso. La moglie del pre­mier giapponese, piccola ma con al­lure, di bianco vestita, ha avuto il merito di far sembrare alto il sinda­co Alemanno (nelle foto hanno cer­cato di tenerla lontana dall’altissima Michelle, saggiamente).

9. Margarita Zavala. La prima da­ma messicana è un tipo sobrio ma non veste in modo entusiasmante. Però (bonus) era in gonna chiara e maglietta marrone in visita tra le ro­vine dell’Aquila; molto semplice, non irritante per i già provati abitan­ti delle tendopoli. Meno male.

10. Laureen Teskey coniugata Har­per. Il marito, premier canadese, ospiterà il prossimo G8. Lei però sta­volta è andata in giro abbigliata tipo shopping in un centro commerciale; con accessori discutibili in abbon­danza. Ma non siamo pessimiste: ha un bel po’ di tempo per cambiare ne­gozi. E parrucchiere, peccato non ab­bia avuto occasione per consigliarsi con la separatista Carlà, accidenti.

Maria Laura Rodotà

CORRIERE.IT

Written by: admin

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