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Il Milan si è aggiudicato il 268° derby della Madonnina battendo 1-0 l’Inter nel posticipo della quinta giornata del campionato di serie A. La Lazio sconfigge il Torino 3-1 e vola al primo posto in classifica. Allo stadio Meazza i rossoneri trovano il gol vittoria al 37′ con Ronaldinho che di testa sfrutta un cross millimetrico di Kakà dalla destra. I nerazzurri restano in dieci per l’espulsione di Burdisso al 77′, per somma di ammonizioni. All’82′ viene espulso anche Materazzi dalla panchina, per proteste. La classifica vede ora l’Inter ferma a quota 10, con il Milan che porta a 9 punti il suo bottino. «Sono molto contento, speravo di segnare un gol, è per i tifosi che mi fanno sentire a casa – ha detto Ronaldinho a Sky, sfoderando il suo proverbiale sorriso -. Ogni giorno di più mi sento a casa qui al Milan, è un momento di grande allegria. So che lunedì è il compleanno del presidente Berlusconi, questo gol è anche per lui».
ANCELOTTI: MILAN GUARITO – Carlo Ancelotti è soddisfatto per la “guarigione” del suo Milan. «L’andazzo non era buono ma ci siamo raddrizzati in fretta – dice il tecnico rossonero a Sky -. Ronaldinho è stato determinante, ma non è ancora al top. Deve lavorare e continuare, è un giocatore atipico. Dobbiamo trovargli la sistemazione giusta». E Shevchenko? «È nelle stesse condizioni di Ronaldinho, presto arriverà il suo turno». «La cosa importante è che ci siamo avvicinati alla vetta, abbiamo battuto una grande squadra – conclude Ancelotti -. Il ciclo negativo può essere finito, i successi con Lazio e Inter ci danno fiducia».
BERLUSCONI “MISTER” – Anche Silvio Berlusconi, dalla tribuna, si gode la vittoria. E si lascia andare a una battuta da “aspirante mister”. «una partita di grande cuore. Non c’è stato nessuno che non abbia dato il massimo – ha detto il premier -. Ronaldinho ci ha regalato un gol da par suo. Lui e gli altri giocatori mi hanno dedicato la vittoria per il mio compleanno, li ringrazio. Chi ha fatto la formazione? Un signore che si chiama Silvio B…, che si chiama Carlo Ancelotti».
MOURINHO: «ALLA PARI» – Josè Mourinho accetta la sconfitta, ma non pensa che il Milan abbiamo meritato più dell’Inter. «Loro hanno segnato un gol e noi nessuno – spiega a Sky -. Per me nessuno ha meritato più dell’altro, loro hanno fatto 1-0, complimenti al Milan. Dell’arbitro non parlo, voglio essere in panchina la prossima volta». Ma i sassolini dalla scarpa se li toglie: «Burdisso non meritava nessuno dei due gialli. Materazzi espulso? Mi sembra un film già visto. La partita è stata corretta. Anche per Javier Zanetti «è stata una partita molto equilibrata, non credo che il Milan sia stato superiore a noi». «Purtroppo nell’unica occasione che ha avuto il Milan ha fatto gol – dice il capitano dell’Inter -, però i derby sono così. Guardiamo avanti, alla partita di Champions di mercoledì. Il nostro è un gruppo molto forte».
SUPER LAZIO – Una Lazio scatenata conquista invece la vetta della classifica, battendo il Torino 3-1 fuori casa con un gol di Pandev e una doppietta del solito Zarate. Vittoria netta e meritata per gli uomini di Delio Rossi all’Olimpico, al termine di una gara gestita con grande maturità, contro i granata che hanno mostrato la consueta grinta ma poche idee chiare in fase offensiva. Rossi punta su un reparto offensivo agile, formato da Foggia e Pandev alle spalle di Zarate. Ed è proprio il capocannoniere a guardare in alto: «La Lazio può lottare per il titolo – ha detto argentino a Sky -. La squadra ha vinto e siamo in alto in classifica. È questo che è importante. Abbiamo tanta forza. Nel ritiro già avevo capito che avremmo potuto lottare per lo scudetto». I capitolini sono andati in vantaggio già nel primo tempo con Pandev al 30’. Nella ripresa doppietta dell’argentino, al 63’ e all’83’ su rigore. Dagli 11 metri al 93’ il gol granata con Amoruso. Concitato il finale: dopo aver dato il cartellino rosso a Sereni e Pratali, l’arbitro Gava ha mandato negli spogliatoi prima del fischio finale anche Gianni De Biasi per proteste. Il Torino ha così finito la partita in nove e senza il proprio allenatore, con l’attaccante Ventola in porta. Il successo biancoceleste, il quarto in cinque giornate, porta dunque il timbro della coppia d’attacco più prolifica del campionato (10 gol): doppietta di Mauro Zarate (è capocannoniere con sei centri, due dal dischetto) e un gol per Goran Pandev, autore dell’1-0. Era dal campionato 1974/75 che la Lazio non svettava al comando dopo cinque giornate.
LE ALTRE GARE – La Lazio guida dunque la classifica con 12 punti, uno in più rispetto al Napoli, che ha espugnato il campo del Bologna imponendosi per 1-0 con Denis. Seguono a quota dieci punti l’Inter, l’Udinese (vittoria per 2-1 in casa con il Siena, gol di Quagliarella, Pepe e per i senesi Kharja) e il Catania (1-0 al Chievo, Paolucci). La Juventus, che sabato si è dovuta accontentare di uno 0-0 a Genova con la Sampdoria, è quarta insieme ad Atalanta e Palermo. L’Atalanta ha ceduto per 2-0 sul campo della Roma (Panucci e Vucinic) sconfitta mercoledì dal Genoa, mentre il Palermo ha piegato la Reggina 1-0 (Miccoli). In classifica seguono a quota sette la Roma, la Fiorentina (sabato 1-0 al Genoa con perla di Gilardino) e il Lecce, che in casa ha battuto il Cagliari per 2-0 (Giacomazzi e Castillo) infliggendo ai sardi la quinta sconfitta in cinque giornate.
JUVE FERMATA A GENOVA – La Juventus torna da Genova con un punto in tasca, fermata sullo 0-0 dalla Sampdoria. Si riprende invece la Fiorentina, che ha la meglio sul Genoa, ancora grazie a un gol di Gilardino, cannoniere ritrovato. Poche emozioni a Marassi, in una partita equilibrata e che si è conclude con un risultato sostanzialmente giusto. Per la Juve è il secondo pareggio consecutivo, per la Samp, che non ha ancora vinto, il quarto in cinque partite. Mazzarri ha schierato Cassano unica punta con Delvecchio alle spalle. Ranieri, che ha recpuerato Camoranesi, in avanti si è affidato alla coppia Amauri-Del Piero. Proprio il capitano bianconero, al 4′, ha impegnato Mirante con una punizione al limite. Al 20′ ancora Del Piero, su assist di Sissoko, di destro ha colpito il palo. Per la Sampdoria al 35′ azione pericolosa di Stankevicius con un colpo di testa fuori di un soffio. Al 3′ del secondo tempo punizione di Cassano che sfiora il palo, all’8′ ancora Samp pericolosa con un colpo di testa di Sammarco. La Juve replica al 14′ con Amauri, alta la sua girata di destro. Ranieri prova a giocare la carta Iaquinta che prende il posto di Del Piero. Finisce 0-0, la Juve sale a quota 9 punti, la Samp si porta a 4.
FIORENTINA-GENOA 1-0 – Sul prato del Franchi decide una bella rete firmata da Alberto Gilardino al 61’: l’attaccante al centro dell’area difende palla in mezzo ad un nugolo di avversari e con una spettacolare girata in diagonale infila il secondo palo alla sinistra di Rubinho. Con questa vittoria i viola, criticati aspramente dopo la trasferta di Roma con la Lazio, salgono a sette punti nella classifica mentre il Genoa si blocca a quota 6. Solo la giocata di un singolo poteva però risolvere una partita molto bloccata. Genoa per un tempo molto prudente, poi, nella ripresa, con l’inserimento di Milito Gasperini è tornato all’antico ma il gol di Gilardino ha complicato tutto. Prandelli e Gasperini hanno optato per il turn-over. Il tecnico viola si è affidato a Dainelli per Gamberini e a Semioli per Santana. L’allenatore rossoblù ha lasciato in panchina Milito e Sculli, facendo giocare Bocchetti e Vanden Borre. La Fiorentina ha cominciato attaccando e dopo 3′ ha messo i brividi al Genoa con un colpo di testa di Mutu. Gilardino pericoloso al 33′ con un tiro alto. Al 6′ del secondo tempo Gasperini inserisce Milito , che invita subito al tiro Oliveira. Impresa di Frey al 10′ , che devia in angolo una conclusione di Milito. La partita diventa spettacolare e al 12′ a sfiorare il gol è la Fiorentina con un diagonale di Donadel. Nel Genoa dentro anche Modesto per vanden Borre. La partita si sblocca al 16′ con la magia di Gilardino. In pieno recupero palla del pareggio per il Genoa, ma provvede Frey anticipando Olivera.
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