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Affluenza in calo, alle 22.00 aveva votato il 62,54

today14/04/2008

Background
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ROMA – Chiusi dalle ore 22 i seggi per rinnovare Camera, Senato, 8 Province, 423 Comuni e due Regioni, Sicilia e Friuli Venezia Giulia. Domenica si è votato anche per eleggere il sindaco e il consiglio comunale e il presidente della Provincia e il consiglio provinciale di Udine.

AFFLUENZA – Flessione più accentuata dell’affluenza alle urne alle ore 22. Per quell’ora hanno votato il 62,54 % degli aventi diritto contro il 66,523 per cento di due anni fa. Alle 19 avevano votato il 48,689% degli elettori, mentre nel 2006 votò per quell’ora il 52,162% degli aventi diritto. Alle 12, sempre secondo i dati forniti dal Viminale (che prende come riferimento le preferenze espresse per la Camera) l’affluenza ai seggi è stata del 16,36% degli aventi diritto contro il 17,63% alla stessa ora nell’ultima tornata elettorale. Si accentua dunque la flessione dell’affluenza al voto: alle 19, in base ai dati definitivi diffusi dal Viminale il calo dell’affluenza rispetto alla precedente tornata elettorale è stato del 3,5 punti percentuali, mentre alle 12 era di 1,3 punti.

AMMINISTRATIVE – Trend differente per le amministrative: per le elezioni comunali ha votato alle ore 22 il 60,6 per cento degli aventi diritto, contro il 55,1 per cento degli elettori registrato nelle precedenti elezioni omologhe. Si è avuto, dunque, un aumento dei votanti in controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo per l’affluenza dei votanti per la Camera. Per quanto riguarda le provinciali sempre alle 22 ha votato il 57,067 per cento degli aventi diritto, contro il 44,588 per cento degli elettori registrato nelle precedenti elezioni omologhe.

LUNEDI’ URNE APERTE DALLE 7 ALLE 15 Lunedì i seggi riaprono dalle ore 7 alle 15. Lo scrutinio inizierà al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti, cominciando dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato. Martedì 15 aprile a partire dalle ore 14 si svolgeranno gli scrutini per le elezioni amministrative (regionali, provinciali e comunali). Solo in Sicilia lo scrutinio per le elezioni regionali avrà inizio subito dopo il completamento delle operazioni di scrutinio delle elezioni politiche. Il ministero dell’Interno ha anche comunicato che sono iniziate regolarmente alle 8 di domenica mattina le operazioni di voto in tutte le 61.212 sezioni elettorali dislocate sul territorio nazionale. L`insediamento degli uffici elettorali di sezione è avvenuto sabato pomeriggio alle 16. La percentuale dei votanti sarà rilevata ancora alle 22 di domenica. Seguirà poi il dato di lunedì alle 15. Il tanto atteso election day è dunque arrivato. Si tratta di un turno elettorale particolarmente importante, che, contando anche gli italiani all’estero, chiama in causa circa 50 milioni di elettori. È possibile votare fino alle 22 e anche nella giornata di lunedì dalle 7 alle 15. Oltre che per la composizione del Parlamento, in questa tornata si vota anche per il rinnovo di 423 consigli comunali (di cui 9 capoluoghi di provincia: Brescia, Sondrio, Treviso, Massa, Pisa, Roma, Viterbo e Pescara), oltre a Udine, in Friuli Venezia Giulia, Regione a Statuto speciale; 8 consigli provinciali e due Regioni: Friuli Venezia Giulia e Sicilia (in Valle d’Aosta il 25 maggio). Gli eventuali ballottaggi per le amministrative saranno il 27 e 28 aprile.

IL VOTO PER CAMERA E SENATO – Per la Camera dei deputati gli elettori sono 47.126.326, per il Senato 43.133.946, che eleggeranno 618 deputati e 309 senatori. Le sezioni elettorali sono 61.212. Gli elettori residenti all’estero sono per la Camera 2.812.422, per il Senato 2.531.584 in 1.200 sezioni ed eleggeranno 12 deputati e 6 senatori.

LE AMMINISTRATIVE – Si vota nelle province di Massa Carrara, Roma, Benevento, Foggia, Asti, Varese, Catanzaro, Vibo Valentia; si vota anche a Udine, in Friuli Venezia Giulia, e, il 15 e 16 giugno, in tutte le province siciliane ad esclusione di Ragusa e in 145 comuni siciliani. Le elezioni nelle 8 province delle regioni a statuto ordinario interesseranno 5.838.223 elettori. Le sezioni elettorali saranno 6.758. Le elezioni nei 423 comuni di regioni a statuto ordinario interesseranno 6.060.784 elettori. Le sezioni elettorali saranno 6.990. Considerando una sola volta gli enti interessati a più elezioni amministrative nelle regioni a statuto ordinario, il numero di elettori supera i 9 milioni.

COME SI VOTA – La scheda è rosa per la Camera, gialla per il Senato, verde per le provinciali, azzurra per le comunali. Sia per la Camera sia per il Senato l’elettore esprime il voto tracciando un solo segno sul contrassegno della lista prescelta, anche in caso di liste collegate in coalizione, pena la sua validità. Ma se il segno dovesse parzialmente invadere altri simboli il voto verrà comunque assegnato a quello su cui insiste la parte prevalente del segno stesso. È vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati. Nella regione Valle d’Aosta (per la Camera e per il Senato) e nella regione Trentino-Alto Adige (per il solo Senato) l’elettore esprime il voto con un segno sul contrassegno del candidato prescelto o nel rettangolo che lo contiene. Le schede bianche, nulle, quelle rifiutate e il numero degli astenuti non hanno alcuna influenza sul sistema di attribuzione dei seggi. Non saranno conteggiati tra i votanti gli elettori che, dopo la registrazione, si rifiutino di ritirare le schede.

Elezioni provinciali: non è ammesso il voto disgiunto, cioè il voto per un presidente della provincia di un gruppo o di un gruppo di liste e per un candidato al consiglio provinciale di un altro gruppo o gruppo di liste.

Elezioni comunali: nei comuni con più di 15mila abitanti è consentito il voto disgiunto. Si può anche esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, scrivendone il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, la data e il luogo di nascita) alla destra del contrassegno della lista.

Un manifesto che annuncia il divieto di portare telefonini nei seggi (Benvegnù-Guaitoli)
STOP AI CELLULARI – Nelle sezioni elettorali il presidente di seggio dovrà far affiggere un cartello che informa gli elettori del divieto di portare in cabina telefonini o apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini: lo prevede una circolare del ministero dell’Interno. «Il presidente dell’ ufficio elettorale di sezione invita l’elettore, all’atto della presentazione del documento di identificazione e della tessera elettorale, a depositare le predette apparecchiature di cui sia al momento eventualmente in possesso, le quali, unitamente ai citati documenti, saranno restituite all’elettore dopo l’espressione del voto, previa annotazione in un apposito registro della presa in consegna e della successiva restituzione» Chi contravviene è punito con l’arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da 300 a 1.000 euro.

QUATTRO DENUNCIATI – A Mortegliano (Udine) un elettore che stava cercando di fotografare la propria scheda con un cellulare è stato scoperto e denunciato dai carabinieri, secondo le recenti norme emesse dal Governo. L’uomo, un 28enne del luogo, del luogo, è stato scoperto dal presidente del seggio all’interno della cabina. I militari della stazione di Mortegliano lo hanno denunciato e gli hanno sequestrato il cellulare. Episodio simile a Siracusa dove la Digos ha denunciato un giovane di 23 anni trovato, dal presidente del seggio elettorale, nella cabina, mentre fotografava la scheda con il cellulare munito di fotocamera. Il telefonino del giovane è stato sequestrato. Sempre in Sicilia, due elettori, uno di 42 e l’altro di 32 anni, che hanno fotografato la scheda nella cabina elettorale sono stati denunciati dai carabinieri, rispettivamente, a Santa Venerina e a Aci Castello, nel Catanese. Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i presidenti dei seggi che hanno fatto intervenire le forze dell’ordine. In entrambi i casi sono state sequestrate le apparecchiature utilizzate per fare gli scatti: un palmare e un telefonino.

«ATTENTI AI VIDEOFONINI» – Proprio sull’uso dei videofonini e dei telefonini muniti di fotocamera gli esponenti del Pd campano hanno chiesto più vigilanza inviando una lettera indirizzata al prefetto di Napoli, Alessandro Pansa. Il Pd campano ha segnalato le proteste di diversi elettori e rappresentanti di lista che hanno «lamentato una scarsa attenzione – si legge in una nota – dei presidenti di seggio sull’applicazione della norma» che vieta l’ingresso nelle cabine elettorali con videofonini o apparecchiature in grado di fotografare le schede.

MANGIA LA SCHEDA ELETTORALE – Singolare protesta di un imprenditore di Sorrento, che ha mangiato la scheda elettorale per protesta. L’uomo ha fatto tanti piccoli pezzetti e li ha ingoiati dichiarando che il suo gesto era di protesta per l’attuale legge elettorale. C.d.E., 41 anni, imprenditore che produce limoncello, è giunto dopo le 13 presso il seggio dell’Istituto Veneto, nell’omonima via di Sorrento, e, dopo che il presidente di seggio gli ha consegnato la scheda rosa, con calma l’ha strappata e l’ha mangiata. I poliziotti presenti hanno avvisato il commissariato e l’uomo è stato denunciato.

NOME DEL CANDIDATO IN CABINA – Un pensionato di 60 anni di Agrigento ha denunciato che, all’interno della cabina elettorale, sul muro c’era scritto l’invito a votare per uno dei candidati alla Presidenza del Consiglio. L’anziano ha chiamato i finanzieri che si trovavano a presidio del seggio, presentando, poi, una denuncia ai carabinieri. È accaduto nella sezione 13 della scuola «Lauricella» nel viale della Vittoria di Agrigento. La cabina elettorale è stata chiusa.

SCHEDE RIFIUTATE – Momenti di tensione a Palermo dove alcuni cittadini hanno rifiutato le schede elettorali relative ai candidati del Senato o della Camera, accettando soltanto quelle delle consultazioni per l’elezione del presidente della Regione, sostenendo di non sentirsi rappresentati dai candidati scelti dai partiti per il Parlamento nazionale. È accaduto al seggio 295, allestito nella scuola Don Orione di Palermo. La decisione degli elettori ha generato una discussione con il presidente del seggio, che sta consultato in merito l’ufficio elettorale del Comune.

OSTACOLI – La mancanza dell’ascensore ha costretto uan ragazza disabile a votare in una cabina elettorale di fortuna, il bagno, in una scuola di Campobasso. Il seggio era stato allestito al primo piano dell’edificio, privo di ascensore. Da Roma e da Milano diversi elettori hanno segnalato di non aver trovato il proprio nome negli elenchi dei seggi indicati sulla propria tessera elettorale e di essere stati costretti quindi a cercare il nuovo seggio che era stato assegnato loro senza che però fossero avvertiti.
CORRIERE.IT

Written by: admin

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