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TREFOLONI VINCE IL DERBY 3-1

today02/12/2007

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Nervoso, spigoloso, con polemiche ma corretto e con il gol dell’ex. Ha rispettato la tradizione il derby Catania-Palermo, finito 3-1, che è tornato al Massimino a 10 mesi esatti dalla morte dell’ispettore Filippo Raciti. Gara giocata senza i tifosi rosanero, per disposizione del Viminale, e con i tifosi etnei in silenzio per sciopero perchè non gli è stato consentito di seguire domenica scorsa la propria squadra a Napoli.

Il Massimino è stato così scenario di un derby sotto tono per il tifo, nel primo tempo, ma che non ha fatto mancare il lancio di uova e arance contro il pullman dei giocatori del Palermo, al suo arrivo allo stadio. In curva al posto dei tifosi del Palermo sono andati gli alunni delle scuole medie di Catania, che non hanno resistito all’invito e hanno saltato allo slogan scandito dallo stadio “chi non salta rosanero è…”.

Nonostante parte sotto tono la tensione c’è e i giocatori lo dimostrano in campo, tanto che i primi venti minuti di gara passano senza grandi emozioni se non per due uscite dall’area dei due portieri: Polito, al 18′, con il petto salva su Diana; due minuti dopo è Fontana a uscire in tuffo di testa su Mascara.

Il primo tiro arriva al 25′ con Spinesi, ma è respinto da Fontana. Non resiste Giacomo Tedesco, che esce per infortunio, evitando così di giocare contro il fratello Giovanni che entrerà nel secondo tempo.

La svolta al 27′: Amauri sbaglia un gol già fatto calciando sulla traversa solo davanti a Polito. Un minuto dopo arriva la rete di Mascara che mette dentro di testa un cross di Vargas che aveva ricevuto palla da Spinesi che l’aveva recuperata dalla linea di fondo. Per il Palermo la sfera era già uscita quando la recupera l’attaccante etneo, ma l’arbitro convalida il gol.

Al 40′ il Catania è di nuovo in rete: Barzagli spinge in area Spinesi in elevazione, l’arbitro temporeggia ma poi, su segnalazione del guardalinee Pirondini lo concede. Al 46′ Terlizzi salva su Simplicio. E finisce il primo tempo.

Nella ripresa cambia lo spettacolo al Massimino: ancora niente striscioni ma la curva Sud, come annunciato, riprende a tifare, scandendo slogan contro il Palermo. Palermo che nella seconda frazione di gioco sembra più disinvolto e gioca meglio, sbagliando alcune occasioni da rete, così come farà poco dopo anche il Catania.

Guidolin, al suo quarto ritorno sulla panchina rosanero, cerca di cambiare volto alla sua squadra e fa entrare Tedesco e Caserta al posto di Diana e Bresciano. L’ex catanese Caserta, contestatissimo dagli ultras etnei, è l’uomo della reazione: al 18′ segna con una bella azione personale la rete del 2-1 ma due minuti dopo è espulso dall’arbitro per un’entrata dura su Colucci.

La partita è segnata: il Palermo in dieci non riesce a rendersi pericoloso e ad animare la gara ci pensano i due allenatori, protagonisti di un battibecco dalle panchine, registrato dalle telecamere. Ma le emozioni non sono finite: al 44′ Martinez, il migliore del Catania, realizza il 3-1 con un gran tiro a rientrare, alla Del Piero, da dentro l’area di rigore. Una rete che fa esplodere il Massimino e coinvolge anche la curva Nord fino ad allora in silenzio.

Alla gara ha assistito anche il presidente dell’Osservatorio per la sicurezza del Viminale, Felice Ferlizzi: sarà rimasto contento per l’esito positivo dell’ordine pubblico.

Catania-Palermo 3-1 (2-0)
Catania (4-3-3): Polito 6,, Sardo 6 Terlizzi 6, Stovini 6,5, Vargas 6, Baiocco 6,5, Edusei 6,5, Giacomo Tedesco 6 (22′ pt Colucci 6,5), Martinez 7 (45′ st Sabato s.v.), Spinesi 6,5, Mascara 6,5 (10′ st Izco 5,5). (1 Bizzarri, 4 Sottil, 15 Morimoto, 22 Llama). All.: Baldini.
Palermo (4-3-2-1): Fontana 6,5, Zaccardo 5,5, Barzagli 6, Biava 6, Cassani 6,5, Diana 4 (9′ st Giovanni Tedesco 6), Simplicio 4, Guana 6, Brienza 6 (20′ st Jankovic 5,5), Bresciano 5 (9′ st Caserta 6,5), Amauri 6.5 (1 Agliardi, 3 Capuana, 8 Giulio Migliaccio, 77 Rinaudo). All.: Guidolin.
Arbitro: Trefoloni di Siena 4,5.
Reti: nel pt 28′ Mascara, 41′ Spinesi su rigore; nel st 18′ Caserta.
Note: angoli 10-3 per il Catania. Recupero: 1′ e 4′. Ammoniti: Tedesco, Colucci e Giovanni Tedesco per gioco pericoloso, Cassani per gioco non regolamentare, Edusei per proteste. Espulso: Caserta per gioco duro. Spettatori: 18 mila.

Written by: admin

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