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MASTRANDREA CONTRO SCAMARCIO

today08/05/2007 2

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Non le manda certo a dire Valerio Mastandrea, protagonista con Giovanna Mezzogiorno di “Notturno bus”, in uscita l’11 maggio. “Il successo di Scamarcio – ha detto Valerio Mastandrea – è la prova che il sistema in Italia è malato. Si ha bisogno di creare personaggi. E’ accaduto anche con me che faccio questo mestiere da 13 anni. Scamarcio è l’ultimo prodotto di un sistema che sopperisce alla mancanza di film di qualità”.

Parole, riportate dall’Agi, che faranno sicuramente discutere le migliaia di fan di Scamarcio. Si attende la replica del divo di “Tre metri sopra il cielo”. Nel frattempo è stato presentato alla stampa “Notturno bus” che ha nel cast anche Ennio Fantastichini, Roberto Citran e Francesco Pannofino. La pellicola racconta la storia di un autista di autobus romano “normalmente vile”, Mastandrea (Franz), indebitato fino al collo a causa del poker e inseguito da un energumeno gigantesco di nome Titti, che vede la sua vita stravolta dall’incontro con una misteriosa donna, Laila, una ladra bugiarda e affascinante interpretata da Giovanna Mezzogiorno. La ragazza si trova suo malgrado in possesso di un microchip che è l’oggetto del desiderio di misteriosi faccendieri polacchi e dei servizi segreti italiani.

Franz desidera solo una vita normale, senza debiti e senza troppi sconvolgimenti. Leila vuole fare abbastanza denaro per andar via, per cambiare vita. Tratto dall’omonimo romanzo di Giampiero Rigosi, il film è una delle rare pellicole d’esordio italiane che negli ultimi anni si è potuta avvalere del finanziamento di un ente estero (la coproduzione è polacca). Secondo Valerio Mastandrea, “il film è il frutto di giorni e giorni di liti furibonde, di confronti e scontri tra attori e regista, tra regista e produttore, tra regista e autore”.

L’attore romano, ormai “abbonato” ai film di esordienti (“mi chiamano solo loro”), spiega infatti in conferenza che “la sceneggiatura era così ricca e il copione era così pieno che ci siamo tutti appassionati, abbiamo discusso e siamo giunti alla fase finale dopo lunghe discussioni incredibilmente costruttive. E’ stato comunque un lavoro molto complesso al quale, come attore, non sono abituato. Ora la scommessa è fare accettare al pubblico, assuefatto a dei cliché, un film che abbia dentro un po’ di tutto e che non risponda a nessun genere definito”.

Giovanna Mezzogiorno, abituata invece a lavorare soprattutto con autori esperti e spesso famosi, ha accettato di recitare nel ruolo di Leila “immediatamente”. “La sceneggiatura mi ha fatto ridere a crepapelle e il mio personaggio mi è piaciuto subito. La possibilità di lavorare con un esordiente – ha aggiunto – è preziosa: i giovani sono gli unici che osano, che non hanno paura di rischiare. Anche stavolta si vede la mano di un esordiente, che ha trattato personaggi fortemente caratterizzati e facilmente riducibili a cliché e a fumetti, in maniera umana e realistica”.

E dice anche la sua sul motivo per cui sempre più spesso gli attori italiani recitano in pellicole straniere: “Per lavorare nel cinema in Italia ci sono poche occasioni, si producono e si girano pochissimi film. Per questo sono stata spesso costretta ad andare a lavorare fuori, anche se lì nessuno ti conosce e devi proporti come un’esordiente, con tanto di curriculum e book”.

DA TGCOM.IT

Written by: admin

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