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CON FICARRA&PICONE, RISATE E BACI!

today12/03/2007 88

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Spontanea, sincera (“purtroppo sì”) e con la cadenza siciliana immutata, nonostante viva da anni a Parigi. Abbiamo incontrato Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell’Opera di Parigi, protagonista con Ficarra e Picone de “Il 7 e l’8”. “Sono la sorella perfetta – dice – con un caratterino forte”. Sul set “si rideva da mattino a sera”. Sempre in giro per il mondo con la danza rivela: “Mi mancano i ricci e gli amici siciliani”.

Ficarra e Picone hanno affrontato il loro secondo film “Il 7 e l’8” (che uscirà nelle sale il 16 marzo) dopo “Nati stanchi” (2002). Ma questa volta hanno messo mano anche alla regia insieme a Giambattista Avellino. La pellicola, costata 3 milioni di euro, ha nel cast, oltre i due comici, Tony Sperandeo, Arnoldo Foà, Andrea Tidona, Remo Girone e Eleonora Abbagnato.

Tommaso (Salvo Ficarra) e Daniele (Valentino Picone) sono totalmente diversi. Il primo è poco affidabile quanto sveglio: ladro, non si sa perché, di segnali stradali e taroccatore di dvd e schede telefoniche. Daniele invece, che non brilla in quanto a sveltezza, è un eterno fuori-corso a giurisprudenza. Un giorno Daniele perde la
testa per la bella sorella di Tommaso (Eleonora Abbagnato).

“L’idea di farmi partecipare alla pellicola è nata in seguito alla mia partecipazione allo show Ma chi ce lo doveva dire? – dice l’artista – Si è creato un bel feeling tra noi tre e poi avevo scoperto che mio padre aveva lavorato per il papà di Salvo Ficarra. Ci siamo sentiti spesso via sms, fino a quando mi hanno chiamato per dirmi che avevano scritto un personaggio per me da inserire nel loro nuovo film”.

Quanto c’è di Eleonora del suo personaggio?
Tutto. Sono me stessa. Sicura, determinata, dolce e con un bel caratterino. Non è stato difficile.

Cosa accadeva sul set?
Morivano dal ridere da mattina a sera. Ci frequentavamo anche fuori dal set. Io e Valentino Picone ci appartavamo per scambiarci qualche bacino e far ingelosire Salvo.

Cosa le ha colpito dei due comici?
Salvo sembra forte e sicuro, ma è il più sensibile dei due. Valentino parla meno ma ti trasmette molto.

Lei è una prima ballerina “sui generis”. Per nulla “chiusa” come molte sue colleghe e aperta alla vita…
Secondo me si nasce in un certo modo e poi sicuramente la danza forma il tuo carattere così da fortificarlo. Però il mio modo di essere lo devo anche alla mia famiglia e all’attaccamento a certi valori. In questo mondo si pensa sempre di “non essere al top”. E’ vero, ma non mi sono mai demoralizzata.

Ci confessi un suo peccato.
A volte sono tornata a casa alle quattro del mattino. Ma non ho mai saltato gli esercizi alla sbarra che un ballerino deve fare quotidianamente. Mi sentirei male se dovessi saltarli anche per un sol giorno. E’ la nostra pillola quotidiana.

E’ stata fidanzata con il cantante e attore David Charvet. La spinse a tentare il mestiere di attrice?
Per niente. Gli attori sono presi troppo da loro stessi. Noi ballerini siamo molto più sicuri. Un attore vive la sua carriera alla giornata aspettando la fatidica telefonata.

Ai tempi della vostra storia d’amore vi siete fatti un tatuaggio uguale. Ce l’ha ancora?
Certamente. E’ un angelo.

Posso chiederle di…
No! (ride, ndr.)

Matteo Marzotto?
Le dicevo no perché ho fatto dieci interviste e tutti mi hanno chiesto la stessa cosa.

Cosa può dirci?
Che siamo stati sempre amici. La stampa si è inventata tutto. Non siamo mai stati assieme. Una volta una giornalista ha visto me e Marta Marzotto ad una serata, lei è una mia fan, e scherzando le diceva ‘Magari mio figlio si fidanzasse con una come lei!’. E da lì è partito tutto il polverone…

E’ fidanzata?
Non ho proprio il tempo. Tra serate di beneficenza, prove, spettacoli, stage, cinema, televisione…

Cosa le manca della Sicilia?
La normalità. Mangiare i ricci, uscire con gli amici.

La cadenza non l’ha persa…
Lo so, lo so. Ma se devo far cinema dovrò far dizione.

C’è il cinema nel prossimo futuro?
E chi lo sa? Vivo di giorno in giorno. Magari mi dedicherò alla famiglia e ai miei figli.

Che differenza c’è tra l’Opera di Parigi e La Scala?
Noi in Francia lavoriamo seriamente e veramente…Ma devo dire che ci sono molte differenze con l’Italia, non solo nel campo della danza.

Ha mai frequentato qualche collega della Scala?
No. Non ce n’è stata occasione. Sono stata ospite qualche tempo fa e mi sono trovata abbastanza bene. Roberto Bolle è un caro ragazzo ma…

Ma?
E’ circondato da persone che lo idolatrano tutto il giorno: come sei bravo, bello e che sedere che hai! Ma basta! Io non riuscirei a sopportarlo.

Gliel’ha detto?
No. Tutto sommato è bello sentirsi dire sempre queste cose. Beato lui!

Andrea Conti

TGCOM.IT

Written by: admin

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