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TEST NUCLEARE IN COREA, BUSH. “E’INACCETTABILE”

today10/10/2006 3

Background
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La Corea del Nord è entrata di prepotenza nel club delle potenze nucleari, ignorando gli appelli della comunità internazionale a rinunciare al suo primo test atomico sotterraneo, e il Consiglio di sicurezza, già occupato dal dossier sull’Iran, annuncia una risposta «energica» a Pyongyang.

L’esplosione è avvenuta alle 10.36 ora locale, le 3.36 italiane nella regione di Hwadaeri sulla costa orientale nordcoreana, ad oltre 300 chilometri dal confine con la Corea del Sud. Nei giorni scorsi i servizi cinesi avevano individuato la sede del test in una miniera di carbone abbandonata, nel nord del paese, a una profondità di 2.000 metri. Secodo le autorità sudcoreane non sono state registrate fughe radioattive. L’esplosione ha provocato una scossa sismica pari a 3,6 gradi della scala Richter. L’intensità corrisponde all’esplosione di 800 tonnellate di dinamite, meno di un kilotone (l’energia sprigionata dall’esplosione di 1.000 tonnellate di tritolo).

Nonostante i dubbi nutriti dagli esperti dei servizi di informazione Usa sull’effettiva attuazione di un test nucleare sotterraneo da parte nordcoreana, nei confronti del regime comunista di Pyongyang si è levata immediata la voce di condanna della comunità internazionale, dagli Usa alla Russia, alla Nato, all’Aiea. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha minacciato «una risposta energica e rapida» all’azione nordcoreana e probabilmente sarà questa la prima pratica che il sudcoreano Ban Ki-Moon troverà sul proprio tavolo quando sarà eletto formalmente segretario generale dell’Onu, a fine mese. «Dovrei essere felice», ha detto l’ex ministro degli Esteri nel giorno della designazione ad opera del Consiglio di sicurezza, «ma sono preoccupato per questa sfida nucleare messa in atto contro gli avvertimenti della comunità internazionale».

A chiedere un intervento immediato del Consiglio di sicurezza è stato, tra gli altri, George W. Bush: «Abbiamo tutti convenuto che le azioni proclamate della Corea del Nord sono inaccettabili e meritano una risposta immediata del Consiglio di sicurezza dell’Onu», ha affermato il presidente statunitense. Bush non ha voluto confermare l’effettiva riuscita del test nucleare ma ha sottolineato che «una simile rivendicazione rappresenta di per sè una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale». «Gli Stati Uniti – ha aggiunto – condannano questo atto provocatorio».

Se il test sarà confermato, la Corea del nord diventerà l’ottavo Paese a entrare nel club delle potenze che ammettono di disporre dell’atomica. Finora ne facevano parte, in ordine cronologico, Stati Uniti, Unione sovietica (ora soltanto la Russia), Gran Bretagna, Francia, Cina e, dal 1998, India e Pakistan. Anche Israele sarebbe in possesso di testate atomiche malgrado il suo governo si sia sempre rifiutato di confermarlo ufficialmente. Il Sudafrica aveva sviluppato un programma di armamenti nucleari ma con la fine dell’apartheid, nel 1993, vi ha ufficialmente rinunciato.

Il governo della Corea del Sud, che ha sospeso il programma di invio di aiuti a Nord, ritiene che il regime nordcoreano disponga di 40 chili di plutonio, un quantitativo sufficiente a fabbricare 7 ordigni nucleari. L’Unione europea, pur condannando il test, ha detto che gli aiuti umanitari non saranno sospesi perchè sono destinati «ai più poveri tra i poveri».

Le borse asiatiche hanno perso punti a eccezione di quella di Pechino, che da tempo si dimostra impermeabile agli eventi esterni, anche se il governo cinese, principale alleato di Pyongyang, ha subito condannato il test.
DA ILGIORNO.IT

Written by: admin

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