E’ successo nel canalone del Vees, in Val Veny. La coppia stava sciando fuoripista con altri due amici.
Le ricerche riprendono lunedì mattina – Le operazioni di ricerca sono state condotte dal Soccorso alpino valdostano e dalla guardia di finanza di Entreves. L’intervento di soccorso è stato reso difficile, oltre che dalle condizioni meteorologiche, anche dall’instabilità del manto nevoso. I due sono stati presi in pieno dalla massa di neve piombata a valle. La giovane donna è stata trovata subito, gli amici hanno provato a rianimarla ma ogni tentativo è risultato vano ed è morta probabilmente a causa di un politrauma. L’altro sciatore invece è stato trascinato a valle per almeno 400 metri. Le ricerche riprenderanno lunedì mattina.
L’allarme immediato – L’allarme è scattato non appena la valanga è scesa a valle grazie agli amici che hanno contattato la centrale unica. Il Soccorso alpino valdostano ha organizzato due squadre a piedi – composte da tecnici, personale della guardia di finanza e un medico rianimatore del 118 – dato che le condizioni meteorologiche (assenza di visibilità per la presenza di nuvole basse) impedivano all’elicottero di raggiungere la zona. A rallentare le operazioni c’è stato anche il pericolo che si staccassero altre valanghe. I quattro erano arrivati in Valle d’Aosta venerdì sera per un weekend sulla neve.
Il pericolo valanghe – Il pericolo valanghe domenica nella Val Veny era “marcato”, indice 3 su una scala di 5 punti. Secondo il bollettino emesso dalla Regione Valle d’Aosta, “soprattutto sui pendii molto ripidi esposti a nord, nord est ed est le valanghe possono coinvolgere la neve vecchia debole e raggiungere dimensioni medie: le escursioni e le discese fuori pista richiedono esperienza nella valutazione del pericolo”.