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FORZA AZZURRI!!

today28/06/2012 3

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Vigilia di Germania-Italia, Cesare Prandelli trasmette serenità. Dice che ha fatto una pennichella come prima della Spagna.

Quali sono i dubbi di formazione? Diamanti l’ha messa in difficoltà con le sue buone prestazioni?
«Dubbi ne ho sempre, tutti mi vogliono mettere in difficoltà; l’allenamento di oggi sarà importante per verificare le condizioni dei giocatori. Quanto a Diamanti ha dimostrato fin dall’inizio grande grande volontà».

Questi sono i dati sulla Germania: sono più giovani, vincono da 15 partite, segnano di più e sono più riposati e quindi?
«Andiamo a casa… No, sarà una grande gioia e soddisfazione affrontare questa squadra. Noi abbiamo una grande serenità e vogliamo mettere in pratica quanto di buono abbiamo dentro. E’ una sfida affascinante anche per questo».

La finale è un sogno o qualcosa di meno?
«Faccio fatica a pensare alla finale. La concentrazione massima è per domani. Volevo far capire che sarà una partita aperta a qualsiasi risultato, noi abbiamo solo un’arma: non possiamo tornare indietro, sarebbe come snaturare due anni di lavoro, sarebbe brutto e immaturo nel momento della verità giocare un calcio diverso da quello che conosciamo. Rischieremo qualcosa ma saremo noi».

Loew ha appena detto che la Germania non ha paura dell’Italia. Secondo lei la Germania ha paura dell’Italia?
«Secondo me no. I dati sono significativi, ha avuto una crescita costante e negli ultimi anni è migliorata. Troveremo una squadra convinta, che cercherà di ribaltare ogni situazione».

La Nazionale ha recuperato dalla stanchezza?
«Stiamo bene mentalmente e fisicamente, non possiamo avere nessun tipo di pensiero negativo, l’adrenalina è la stessa di tre giorni fa. Sono convinto che siano sufficienti questi ingredienti perchè la stanchezza sparisca».

Dopo il Bayern (lo scandaloso arbitraggio di Ovrebo che dette la qualificazione ai bavaresi contro i viola), si sente in debito con la fortuna quando incontra i tedeschi?
«Quello che è stato è stato. Non c’è nessuna emozione particolare, se non quella di aver vissuto anche quella volta una serata particolare: quella sera la Fiorentina giocò a calcio».

Balotelli vive in un mondo a parte e dopo l’allenamento va via con suo fratello Enock.
«E’ un ragazzo di vent’anni che ha vissuto dei cambiamenti radicali e il fatto che voglia avere un contatto quotidiano col fratello per me è bello. E’ il fratello che viene a trovarlo, non il contrario. Non ho difficoltà a comunicare con lui, ma tanta curiosità, pet capire che emozioni può provare e che sacrifici vuole fare per diventare un grande giocatori».

Grandi vittorie e grandi sconfitte nella sua storia: qual è la vera Italia?
«L’obiettivo è cercare di vincere sempore ma non è possibile. Domani sarà una partita completamente diversa da tutte le altre».

Si è fatto un’idea della formazione della Germania?
«In linea di massima sì, ma siamo pronti a eventuali modifiche. E’ una squadra che ha un modo di giocare molto marcato. Ne conosciamo i pregi».

Come marcheranno Pirlo?
«Abbiamo lavorato per esaltare le qualità dei nostri giocatori, ho sempre detto che il nostro centrocampo è uno dei migliori a livello europeo, mette insieme qualità, tecnica, fantasia e anche forza. Se fossimo scolastici saremmo limitati e questo non dobbiamo farlo. Domani la Germania verrà a prenderci molto alti e noi dovremo avere la forza di palleggiare bassi».

Nel 2006, quando l’Italia ha eliminato la Germania, dov’era?
«In ritiro con la Fiorentina e abbiamo gioito».

Prima della Spagna lei ha detto di aver fatto una pennichella. L’ha fatta anche stavolta?
«Sorrido perché Antonello Valentini me lo chiede sempre. Mi vergogno un po’ a dirlo, ma anche oggi ho riposato. Vuol dire che sono in pace con me stesso».

Lei ripete sempre che Germania-Italia sarà una gara affascinante. Non le vengono in mente altri aggettivi?
«Per quanto riguarda la sfida mi auguro di leggere altre cose…, però domani sera».

Lippi le ha dato 8 in pagella, lei che voto si dà?
«Con i voti faccio fatica, ringrazio Marcello».

Cosa dirà ai suoi attaccanti che segnano così poco?
«Dirò poche cose, ma semplici, non dirò “fate gol”, perché è banale, chiederò invece di trovare il pensiero giusto in area, perché troppa ansia fa male. Ma sarà fondamentale creare creare creare».

Quanta autonomia di gioco ha Cassano?
«Non è tanto quanto un giocatore può dare, ma contano l’intensità e la qualità di gioco, indicare un minutaggio è riduttivo».

Pennichella a parte, stanotte a cosa penserà?
«Quando chiudo gli occhi, sogno cose fantastiche, non mi accontento di banalità, sogno un’altra serata magica, meravigliosa».

Alberto

Written by: admin

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