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PALERMO, che spettacolo a Lecce!

today06/02/2011 2

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La difesa del Lecce come statua di sale da una parte. Le bocche di fuoco rosanero in festa a fare da contraltare. Cinque minuti di pura follia, in avvio di ripresa, per cambiare il corso degli eventi di una gara con i salentini che passano dall’esultanza del vantaggio, al gelo di subire prima la rimonta, poi il doppio sorpasso fino al 4-2 finale per il Palermo.

La squadra di Delio Rossi, abulico e quasi svogliato nel primo tempo, sotto per la rete di Giacomazzi, rimessa in corsa da Miccoli, che non esulta, sul finire dei primi 45′, quasi sull’orlo del ko in avvio di ripresa per mano di Jeda, si riabilita alla grande realizzando tre reti (Pastore, Hernandez, Ilicic) in poco meno di cinque minuti.

Per il Lecce è notte fonda, ma gravi davvero le colpe di una difesa apparsa in pesante difficoltà contro i furettI rosanero. De Canio, ancora privo di Michele, sceglie Jeda come unica punta, affiancato da Olivera e dal rientrante Mesbah. In cabina di regia torna capitan Giacomazzi. Sulla sponda Palermo, Rossi manda in campo Darmian terzino sinistro al posto dell’infortunato Balzaretti e preferisce Kasami a Ilicic.

Si parte ma i ritmi sono un po’ troppo lenti, complice forse il sole splendente, e il clima di vogliamoci bene con cori e applausi per il salentino Miccoli e l’ex Delio Rossi. Sugli scudi i padroni di casa che inanellano occasioni. Prima (13′) il gol annullato a Munari per fuorigioco, poi Giacomazzi (15′) si divora la rete sparando addosso a Sirigu, ma si riabilita alla grande (17′) realizzando il gol del vantaggio. Punizione di Olivera, Munari sfiora di testa e il capitano, lasciato un po’ troppo solo, realizza di testa.

Il Palermo accusa il colpo: lenta e prevedibile la sua manovra, con Delio Rossi che perde per infortunio Darmian (33′). Giacomazzi, ancora lui, e sempre di testa, coglie il palo (42′). In pieno recupero, però, accade l’imponderabile. Miccoli, con una punizione da copertina (47′) disegna una traiettoria da gran campione. Palla sotto il sette e pareggio, per l’unico lampo rosanero. Il bomber salentino non esulta, non sembra credere ai suoi occhi e mestamente, abbracciato dai compagni, abbandona il terreno di gioco sul fischio di Brighi, togliendosi anche la fascia di capitano. Il pubblico leccese applaude.

Nel secondo tempo Rossi toglie dal campo il suo bomber, sembrato molto scosso psicologicamente, e inserisce Hernandez. Il Lecce passa subito (50′) con il centesimo gol italiano di Jeda, ma gli ospiti, reagiscono alla grande realizzando tre gol in appena cinque minuti. Pastore (57′), Hernadenz (60′) e Ilicic (62′) infilano una difesa salentina modello statua di sale. Per i padroni di casa è notte fonda. De Canio lancia nella mischia prima Chevanton, poi Corvia. Ma è troppo tardi.

Il Palermo, con cinque minuti di fuoco, spazza via i giallorossi, apparsi molto approssimativi nel pacchetto arretrato. Hanno pagato i cambi di Delio Rossi, con Ilicic e Hernandez che cambiano radicalmente squadra e gioco degli ospiti. L’unico a dispiacersi Fabrizio Miccoli: gol al Lecce, per una domenica che vorrà cancellare al più presto.

LECCE-PALERMO 2-4
Lecce (4-4-1-1): Rosati 5.5, Tomovic 5.5, Ferrario 5, Fabiano 5, Brivio 5 (18′ st Chevanton 5.5), Munari 6, Vives 6 (31′ st Corvia sv), Giacomazzi 6.5, Mesbah 5.5, Olivera 7, Jeda 6 (35′ st Piatti sv). (81 Benassi, 4 Gustavo, 21 Grossmuller, 91 Bertolacci) All.: De Canio 5.5.
Palermo (4-2-3-1): Sirigu 6, Cassani 6, Munoz 6, Andelkovic 6, Darmian 5.5 (33′ pt Garcia 6), Migliaccio 6, Bacinovic 6.5, Nocerino 6, Kasami 5.5 (10′ st Ilicic 7.5), Pastore 7.5, Miccoli 6.5 (1′ st Hernandez 7.5). (99 Benussi, Andelkovic, 77 Kurtic, 94 Acquah, 22 Paolucci). All.: Rossi 7.
Arbitro: Brighi di Cesena 6.5.
Reti: nel pt 17′ Giacomazzi, 47′ Miccoli; nel st 5′ Jeda, 12′ Pastore, 15′ Hernandez, 17′ Illicic.
Note: angoli 11 a 6 per il Lecce. Recupero: 2′ e 4′. Ammoniti: Pastore (P), Bacinovic (P), Fabiano (L), Munoz (P) per gioco falloso, Hernandez (P) per comportamento non regolamentare. Spettatori: 9.100.
LASICILIA.IT

Written by: admin

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