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Oggi Olanda Uruguay

today06/07/2010 1

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CITTA’ DEL CAPO, 5 luglio – L’Uruguay può vincere questo Mondiale, ma non può aspirare a dominare a livello internazionale nei prossimi anni. A dirlo non è un rivale della Celeste, ma lo stesso ct della grande sorpresa del torneo sudafricano, Oscar Washington Tabarez: «Sarebbe un’utopia pensare di riconquistare un posto stabile al top – dice l’ex allenatore del Milan – ma possiamo credere in risultati occasionali. I Mondiali sono pieni di sorprese che la gente non si aspetta e che continuano a causare stupore».

L’Uruguay è una delle poche nazionali ad avere vinto più di una Coppa del Mondo: la prima nel 1930, la seconda nel 1950 con la famosissima vittoria sul Brasile al Maracanà di Rio de Janeiro. Da allora il miglior risultato è stato la semifinale di Messico 1970 e solo quattro volte nelle ultime dieci edizioni della rassegna iridata la nazionale sudamericana si è qualificata per la fase finale. «Quando c’è stato il sorteggio – ricorda divertito Tabarez – e abbiamo visto in quale girone eravamo capitati (con Francia, Messico e Sudafrica, ndr) i tifosi hanno cominciato a pregare. Ora ci ritroviamo a una festa alla quale non eravamo stati invitati, ma a cui abbiamo tutto il diritto di partecipare. Da questo momento dipende solo da noi».

Il Maestro, come Tabarez è conosciuto in patria, sostiene che per una nazione di appena tre milioni di abitanti tornare ai fasti della prima metà dello scorso secolo (anche due titoli olimpici nel 1924 e nel 1928 oltre ai due Mondiali) è impossibile. «La differenza tra il primo e il terzo mondo è molto più grande adesso. Fortunatamente, in Uruguay continuano a nascere grandi giocatori, anche se non più come una volta. In altre nazioni il numero di calciatori è più alto del numero degli abitanti del mio paese. Ma se non avessimo coltivato il nostro sogno fino a questo momento e se non continuassimo a coltivarlo ora, non saremmo arrivati dove siamo. Siamo consapevoli di non avere giocato un grande calcio, ma non penso che se siamo in semifinale sia solo una questione di fortuna».

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Written by: admin

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