play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    AmicaFm The Way Of Your Life!

News

Gattuso: è il mio ultimo Mondiale

today13/06/2010 1

Background
share close

IRENE (SUDAFRICA) – A 33 anni ringhierà un po’ di meno. Questo sarà l’ultimo mondiale per Rino Gattuso. Per annunciare l’addio all’azzurro Ringhio va giù piatto, senza fronzoli, nel suo stile: «È giusto dare spazio ai giovani». Per il futuro ha un sogno: «Allenare la nazionale». A poche ore dall’inizio dell’avventura mondiale (mentre Cossu, «liberato» dal ct Lippi torna a casa), Gattuso parla a Casa Azzurri. Il milanista si muove disteso tra le domande dei giornalisti internazionali («parliamo in inglese, spagnolo? Per me possiamo fare pure in calabrese…»), scherza sulla carta d’identità («vecchio io? E allora mio nonno che deve dire?») e si fa tremendamente serio quando viene interpellato sulla diatriba in corso tra calciatori e politica: «Facciamo un patto: noi non parliamo di politica, i politici non parlino di calcio. Altrimenti divento matto».

IL DEBUTTO – Ma è il Paraguay in cima ai suoi pensieri. «Non so ancora se Lippi mi schiererà, ma sono pronto». Ora che i malanni sono alle spalle può gettarsi nella mischia con la grinta dei bei tempi. Lunedì, al Green Point di Cape Town, vuole esserci. «Ho vissuto una stagione non brillante, ma sono qui e voglio giocare perché la benzina non mi manca».

IL GINOCCHIO MALEDETTO – Tornasse indietro gestirebbe in maniera diversa l’infortunio che l’ha martoriato mettendo a repentaglio la sua avventura sudafricana. «Ho scherzato con il mio ginocchio e l’ho pagata: di questo sono pentito. In Confederations stavo in piedi su una gamba sola: mi sono rovinato con le mie mani». Ora può respirare: «Mi sveglio e il ginocchio non è più impastato, c’è meno gonfiore».

OCCHIO AL PARAGUAY – Contro “l’albirroja”, è certo, si farà a sportellate. «Sono tosti, lottano su tutti i palloni. Dobbiamo essere bravi a non cadere in provocazioni perché ci sarà da battagliare per 90’minuti». Che non ci sia troppo ottimismo intorno alla nazionale non lo spaventa, anzi. «C’è un po’ di paura, tutti ci aspettano al varco. Per scaramanzia dico che andrà male. Ma anche quattro anni fa avevo brutte sensazioni e sapete tutti come è andata a finire».

PIRLO TRISTE – Parole dolci per il compagno Pirlo, che combatte con un infortunio che potrebbe costargli l’intero torneo. «È un grande figlio di…In allenamento prende in giro tutti, sta sempre a scherzare. Però stavolta l’ho visto con la faccia triste. Ha preso una bella mazzata ma sta lavorando sette ore al giorno per recuperare. Per noi Andrea è molto importante».

AVVISO AL MILAN – Durante l’incontro con la stampa Ringhio mette in dubbio la sua permanenza al Milan. «Ho ancora due anni di contratto, vedremo». Il messaggio spedito alla società è diretto: «Mi devo sentire importante». L’anno passato più in panchina che in campo l’ha segnato. «Non è una questione di cifre. Dipendesse dai soldi potrei smettere anche domani mattina». Nel Milan di Allegri deve tornare a essere il perno della squadra, altrimenti grazie e arrivederci. «Mi ritiro al mare a pescare con le mie barche». A un futuro in Dubai ancora non ci pensa: «Concentriamoci sul Paraguay, quelli corrono e sono avvelenati».

BALOTELLI E CASSANO – Sulla mancata convocazione di Balotelli e Cassano dà la sua brutale ma efficace versione. «Quel che conta è la compattezza di squadra, non un gruppo che va per i cazzi suoi…». All’interista riserva qualche stoccatina perché ne «deve fare di strada per arrivare a Totti». Con Cassano usa la sciabola: «Si è rovinato da solo con i suoi comportamenti. In Nazionale e nei club con cui ha giocato».

PROBLEMA SICUREZZA – Del Sudafrica dice che «è un paese stupendo, allegro». Ma un mondiale blindato per ragioni di sicurezza non gli va giù. «Non è possibile che ti debba muovere sempre e solo con la scorta. La mia famiglia è rimasta a casa, e sono più sereno così».

COSSU A CASA – Come detto, nel frattempo, Andrea Cossu torna a casa. Il ventiquattresimo azzurro della spedizione Mondiale sudafricana è stato «liberato» dal ct Marcello Lippi, dopo che i medici hanno fornito rassicurazioni sullo stato di salute di Mauro Camoranesi e Andrea Pirlo. Il centrocampista del Cagliari era stato portato da Lippi nel ritiro di Centurion nel caso uno dei due infortunati non avesse recuperato in tempo. Cossu si imbarcherà per l’Italia sabato sera.

CORRIERE.IT

Written by: admin

Rate it

Previous post


Podcast

Scarica la nostra App

RADIO
0%