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Venticinque pagine e Calciopoli torna sotto i riflettori. Il nuovo capitolo sulla strada dello scandalo del pallone mai visto lo scrivono i pm napoletani Filippo Beatrice e Fausto Narducci firmando il provvedimento di chiusura indagine della Procura di Napoli. I numeri: cinque sono i nuovi indagati (tre arbitri, un guardalinee e un dirigente sportivo), quindici le partite «inedite», una la squadra (il Messina) che fa prepotentemente ingresso in campo.
L’epilogo dell’inchiesta partenopea è il racconto di un finale a sorpresa perché scuote il palazzo dei fischietti italiani più di quanto si potesse pensare e spinge immediatamente al lavoro gli 007 di Borrelli chiamati, già da ieri sera, a muoversi nel traffico di 15 partite del campionato 2004-05 mai finite sul tavolo di Calciopoli dal maggio scorso ad oggi. Il Messina, ma non solo: l’inchiesta del pool dell’Ufficio Indagini della Figc dovrà fare anche chiarezza sull’operato di uno dei nostri arbitri più noti (Gianluca Paparesta) e capire se le gare dove rientra in gioco la Juventus degli ex Moggi e Giraudo vadano ad inserirsi nel cosiddetto «sistema» di moggiopoli (già giudicato) o se nascondano la responsabilità presunta di chi (Moggi) voleva aiutare una società «amica» (il Messina) aprendo, in quest’ultimo caso, pericolosi scenari futuri. Borrelli si troverà davanti quella che gli investigatori hanno disegnato come una vera e propria «cupola» arbitrale, legata da vincoli «associativi» all’ex direttore generale della Juventus. Una «cupola» che, scrivono gli inquirenti napoletani, avrebbe condizionato anche partite del campionato 2004-05 fino ad ora non entrate nella giustizia sportiva.
Calciopoli si arricchisce di un nuovo capitolo. Venticinque pagine che raccontano di 48 indagati, 43 dall’anno scorso e 5 nomi nuovi. Un passo, quello dei magistrati napoletani, che nelle prossime ore si tradurrà nelle richieste di rinvio a giudizio. L’accusa più grave è di associazione a delinquere, contestata ad otto arbitri (Paparesta, Racalbuto, De Santis, Cassarà, Dattilo, Gabriele, Pieri e Bertini), al guardalinee Ambrosino, oltre, fra gli altri, a Luciano Moggi, Antonio Giraudo, Innocenzo Mazzini, Paolo Bergamo, Pier Luigi Pairetto, Tullio Lanese. Gli sviluppi dell’inchiesta pesano ancor di più sulla figura dello stesso Moggi, al centro di tutte e 15 le nuove partite sotto esame, tra cui anche la sfida d’alta quota Juventus-Milan, stadio Delle Alpi, 18 dicembre 2004 (i rossoneri hanno già fatto sapere che, qualora venissero accertate irregolarità nei loro confronti, chiederebbero l’assegnazione dello scudetto 2004-05 non assegnato a nessuno).
Calciopoli va avanti regalando inediti scenari. Il mondo arbitrale finisce nella tempesta, la Juventus si ritrova catapultata sotto i riflettori, il Messina nel cuore delle attenzioni degli 007 della Federcalcio. L’atto secondo dello scandalo del pallone mai visto si aggiunge a quello che aveva animato il maxi-processo estivo, passato dalla mano pesante del primo grado con la Corte d’Appello Federale presieduta da Cesare Ruperto (la Juve in B con -30, Fiorentina in B a -12, Lazio in B a -7 e Milan in A a -15) alla mano più leggera della Corte Federale e alle pene più ammorbidite dopo il passaggio all’Arbitrato del Coni dei club e dei protagonisti coinvolti.
Le venticinque pagine di chiusura indagine hanno avuto l’effetto immediato di rimettere in moto l’Ufficio Indagini. Vecchio codice di giustizia sportiva in mano (il nuovo entrerà in vigore dal prossimo primo luglio), Borrelli in queste ore studierà a fondo gli atti, poi gli 007 della Figc daranno vita al calendario delle audizioni. A sfilare in via Po saranno i protagonisti al centro delle partite «inedite», 15 gare da analizzare. Poi. toccherà agli arbitri, ad eccezione di quei fischietti già ascoltati e giudicati durante Calciopoli-1 e sui quali non emergeranno fatti nuovi.
I palazzi del pallone hanno sul proprio tavolo l’ultima svolta dei veleni. Molti dei volti noti indagati alla Procura di Napoli hanno già finito di scontare la loro squalifica sportiva (Lotito e Diego Della Valle, fra questi). Ora, sarà la magistratura ordinaria a fare il suo corso. Quarantotto gli accusati. Cinque i nomi nuovi, otto gli arbitri indicati come esponenti di una vera e propria «cupola». Il Messina strattonato sotto inchiesta. Gli atti da Napoli hanno avuto l’effetto di una nuova bufera.
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Written by: admin
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