Il direttore dell’Aiea Rafael Grossi chiede di fermare immediatamente i raid nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia e rinnova l’appello urgente a Ucraina e Russia a trovare un accordo e implementare una zona di sicurezza e la protezione nucleare.
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica è un’agenzia intergovernativa autonoma fondata il 29 luglio 1957, con lo scopo di promuovere l’utilizzo pacifico dell’energia nucleare e di impedirne l’utilizzo per scopi militari, incluso l’utilizzo per lo sviluppi di armamenti nucleari.
Bombe sulla centrale di Zaporizhzhia, lo scambio di accuse prosegue
A Zaporizhzhia “si sta giocando col fuoco”. Dopo mesi di ripetuti appelli, il capo dell’Aiea Rafael Grossi alza i toni mentre va in scena un nuovo scambio di accuse fra Mosca e Kiev per le bombe che sono tornate a cadere nei dintorni della centrale nucleare ucraina che riemerge periodicamente al centro del conflitto tra i simboli del braccio di ferro fra l’Ucraina e la Russia. Le “potenti esplosioni” si registrano in mattinata: le segnala subito anche l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ma lo scambio di accuse è già in corso. L’esercito russo, via comunicato, tuona: “Il regime di Kiev continua le provocazioni al fine di creare una minaccia di catastrofe alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”, aggiungendo che le forze ucraine hanno lanciato più di una ventina di “proiettili di grosso calibro”, esplosi tra i blocchi energetici numero 4 e 5, e preso di mira il tetto di un “edificio speciale”. Kiev da parte sua incalza: “Questa mattina, il 20 novembre 2022, in seguito a diversi bombardamenti russi, si registra che l’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata colpita almeno 12 volte”, annuncia Energoatom, l’operatore ucraino che gestisce la centrale situata nella città di Energodar, controllata dai russi, il quale accusa così la Russia di “mettere il mondo a rischio, ancora una volta”. Un copione che si ripete da mesi e con non poche conseguenze.
Fonte: 24Mondo
GC