L’Italia scende in piazza in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.
Numerose le manifestazioni organizzate in tutto il Paese. “Non una di meno” organizza cortei a Roma e Messina, mentre si fa sentire l’eco politico della guerra in Medioriente. Scoppia la polemica per il palco concesso alle donne palestinesi, iraniane e curde, con le attiviste che però aprono alla presenza delle donne israeliane: “La nostra piazza è apolitica”. Il presidente della comunità ebraica attacca: “C’è chi tace su stupri e torture di Hamas“. Facciate dei palazzi pubblici illuminate di rosso, a Palazzo Chigi proiettato sulla facciata uno slogan anti-violenza. Secondo il Cnr, 12 milioni di donne hanno subito violenza almeno una volta.
Giornata contro la violenza sulle donne: tutte le piazze. Dai cortei di Non una di meno a Roma e Messina ai presidi in tutta Italia
Per la Giornata internazionale contro la violenza di genere – sabato 25 novembre -, il movimento transfemminista di Non Una di Meno torna a scendere in piazza con due cortei organizzati a Roma e Messina. La scelta di organizzare la manifestazione in due città, spiegano, è nata “per permettere a più persone possibile di partecipare e organizzarsi contro la violenza patriarcale”.
Una mobilitazione che, a pochi giorni dal femminicidio della giovanissima Giulia Cecchettin, si preannuncia ancora più partecipata. “La mobilitazione nazionale del 25 novembre”, si legge nel comunicato di presentazione di Non una di meno, “non vuole essere una commemorazione delle vittime di femminicidio, ma un punto di concentrazione della rivolta alla violenza strutturale che colpisce le nostre vite. Non un momento rituale, quindi, ma la precipitazione di una mobilitazione quotidiana nelle scuole, nei posti di lavoro, nei quartieri, al fianco dei centri antiviolenza femministi e transfemministi”.
Fonte: TG24/ANSA
GC