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Laura Antonelli, 70 anni tra fascino e dolore

today26/11/2011

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Con quelle gambe in autoreggenti che si intravedevano sulla famosa scala di “Malizia” Laura Antonelli ha fatto girare la testa a un’intera generazione. Negli anni 70 e 80 era considerata la donna più bella del mondo, ma all’attrice la vita ha riservato tanto dolore. Brutte storie di droga (è stata assolta e risarcita) l’hanno segnata per sempre e allontanata dalle scene. Tanto che lunedì 28 novembre festeggerà in solitudine i suoi settant’anni.
Ex professoressa di ginnastica istriana, grazie a film sexy e fotoromanzi, conquistò Cinecittà alla fine degli anni 60. Il suo primo film da protagonista, “Le malizie di Venere”, viene subito bloccato dalla censura e, l’anno dopo, nel 1970, arriva il primo successo a fianco di Lando Buzzanca nel “Il merlo maschio” di Pasquale Festa Campanile.

Ecco quindi “Malizia” di Salvatore Samperi (sette miliardi d’incasso nel 73, quando il biglietto del cinema costava mille lire) e poi finalmente la Antonelli viene notata prima da Giuseppe Patroni Griffi che la vuole per “La divina creatura” e Luchino Visconti che le affida il ruolo della moglie di Giancarlo Giannini nell'”Innocente”. Arrivano poi “Sessomatto” di Dino Risi e “Trappola per un lupo” di Claude Chabrol dove recita a fianco di Jean Paul Belmondo con il quale avrà una burrascosa storia d’amore durata molti anni. Negli anni Ottanta e Novanta conquista anche il pubblico tv con due ruoli da protagonista: negli “Indifferenti” di Mauro Bolognini e in “Disperatamente Giulia” di Enrico Maria Salerno, trasmessi da Canale 5 nell’88 e nel 90.

GLI ANNI BUI
I primi guai arrivano nel 1991. Prima nella sua villa di Cerveteri furono trovate dosi di cocaina. Arrestata per traffico di sostanze stupefacenti, fu condannata in primo grado dal tribunale di Civitavecchia a tre anni e sei mesi di reclusione. Per l’assoluzione da parte della Corte d’Appello deve aspettare nove anni, nel 2000, e solo nel 2006 arriverà un risarcimento da parte dello Stato. Sempre nel 1991, l’operazione del sequel di “Malizia 2000” non va a buon fine, ma nel corso della lavorazione la Antonelli si sottopone alle cure di un chirurgo estetico che ha come solo effetto di deturparle irrimediabilmente il viso. Quindi la decisione di abbandonare le scene. Da allora vive con una pensione di 510 euro al mese e passa le giornate a pregare.

Per aiutarla, l’anno scorso, Lino Banfi lanciò un appello all’allora ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi, con la richiesta di aiutare l’attrice con la legge Bacchelli (ovvero la legge 440 del 1985 che prevede l’attribuzione di un assegno straordinario vitalizio), cosa che non è mai andata in porto. E proprio in questa occasione l’attrice ha rotto il silenzio solo per dire “non sono più interessata alla vita terrena”.
TGCOM.IT

Written by: admin

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