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Il caldo continua, almeno fino a martedì

today08/04/2011 3

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MILANO – «Aprile, dolce dormire» si diceva una volta, prima che inventassero i condizionatori d’aria. Dormire era dolce perché il gran freddo era già passato, il gran caldo doveva ancora venire e c’era una bella arietta primaverile che invitava a far niente. «C’era», appunto, perché quest’anno fa un caldo da luglio inoltrato, con temperature che toccano i 30 gradi. I meteorologi spiegano che si tratta di un effetto dell’anticipato arrivo dell’anticiclone subtropicale africano. Così, un po’ in tutte le regioni italiane si registrano temperature record.

VAL D’AOSTA – Ad Aosta, dopo i 30 gradi di giovedì, secondo l’ufficio meteorologico regionale, sono stati raggiunti e superati i 31 gradi. Tra le montagne dell’ovest le temperature record sono causate dal perdurare dell’anticiclone di origine africana ma anche dal phön che soffia da ieri sera. In particolare risultano in aumento le minime, che si stanno attestando sui 17 gradi (record del mese di aprile negli ultimi 40 anni). Lo zero termico è sempre a 4.000 metri. Nei prossimi giorni sono previsti cielo sereno e temperature in lieve calo in quota. Un fronte freddo, sempre sopra i 1.000 metri, è atteso la prossima settimana a partire da martedì. Il pericolo valanghe sul territorio valdostano è moderato (indice 2 su una scala di 5 punti) al mattino e marcato (indice 3) nelle ore centrali della giornata. Temperature estive anche a Est.

CORTINA – È una scrosciante cascata d’acqua, sulla parete sud della Tofana di Rozes, ad annunciare la primavera, anche quest’anno, a Cortina. Le alte temperature diurne hanno provocato lo scioglimento della neve, anche in quota, e si è ripetuto così lo spettacolare fenomeno della cascata temporanea d’acqua ai quasi tremila metri di quota che ogni anno richiama grande attenzione da parte di esperti e curiosi. L’eccezionalità della cascata quest’anno sta nell’anticipo di circa un mese, assai rilevante, rispetto al solito. In alcuni anni, con giornate fredde e piovose, la cascata non si è neppure innescata.

TRENTINO – In Trentino in linea con le previsioni degli scorsi giorni, la punta massima è Rovereto dove si sono superati i 31 gradi. La massima più bassa si è registrata a Predazzo con 25,5. La minima assoluta si è registrata Malga Bissina (1.750 m), nel Trentino occidentale, con -5,2.

SCIENZIATI DIVISI – Più volte, nel passato, la Terra ha vissuto ere glaciali, con la calotta polare che arrivava, al nord, sotto la latitudine delle Alpi. Il motivo di queste variazioni non è noto, né si sa con certezza che il riscaldamento tendenziale riscontrato negli ultimi 200 anni, da quando è cominciata la civiltà industriale, sia davvero frutto dell’attività antropica, ovvero dei gas immessi dall’uomo nell’atmosfera. Al riguardo, gli scienziati sono divisi, ma la maggior parte ritiene che in realtà siamo di fronte a una variazione climatica naturale, alla quale l’uomo contribuisce in misura infinitesima. «Il caldo di questi giorni è sicuramente un fenomeno anomalo, legato all’effetto serra», dice Giampiero Maracchi, ordinario di Climatologia all’università di Firenze, che esclude qualsiasi legame tra le temperature estive che si stanno registrando in questi giorni in Italia e gli effetti del sisma che ha devastato il Giappone. «Non c’è alcun nesso con il terremoto del Giappone e il conseguente spostamento dell’asse terrestre. Gli effetti di questa variazione potrebbero semmai presentarsi il prossimo anno: con l’anticipo o il ritardo della primavera».

CORRIERE.IT

Written by: admin

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