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Olanda prima finalista

today07/07/2010 2

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L’Olanda è la prima finalista del Mondiale 2010. A Città del capo ha battuto 3-1 l’Uruguay. Combattuta ed equilibrata più del previsto, la semifinale era cominciata con l’Olanda grande favorita. Il pronostico è stato rispettato. Ma con meno facilità del previsto, perché andavano messi in conto l’orgoglio e la compattezza della squadra uruguayana. Del resto, entrambe le formazioni erano arrivate al duello imbattute.

ORGOGLIO CELESTE – L’Olanda sempre vincente, si era mostrata fin qui concreta, ma aveva sempre sempre avuto bisogno dei colpi dei suoi uomini migliori, sfruttato al massimo la loro capacità nel tiro dalla distanza. Così è accaduto anche contro l’Ururguay. Nei primi venti minuti grande pressione, incursioni di Robben a fatica frenate da Caceres e, al 19′ un tiro dalla grande distanza di Van Broncost che s’infila nell’angolo alto alla sinistra di Muslera. Palo e rete, portiere forse fin troppo sorpreso ma è facile giudicare frettolosamente con tiri del genere (e gli italiani che ricordano il mondiale argentino ne sanno qualcosa). Considerando le assenze determinanti nella «Celeste» (Suarez in attacco e Lugano in difesa), il pronostico sembrava destinato ad avverarsi senza troppe attese . Invece l’Uruguay con diversi «italiani» in campo (Gargano, Cavani, Caceres) , non si è disunito, non si è scoperto buttandosi in avanti. E ha restituito il colpo con la stessa moneta: gran tiro da fuori area di Forlan al 42′. Prima del pareggio con il quale si è chiuso il primo tempo, Caceres, in un tentativo di rovesciata in azione d’attacco, aveva colpito al volto Demy de Zeeuw. Brutta reazione di Sneijder, nelle vesti di vendicatore: andava probabilmente espulso, ha avuto soltanto un giallo.

LA SVOLTA – Nella ripresa è l’Uruguay a tentare di fare la partita: più corsa, più gioco dell’Olanda. Un paio di occasioni importanti poi, come è già accaduto in questo Mondiale, l’Olamda trova un gol decisivo, al 26′ con il solito Snejuder: rasoterra sporco, con deviazione di un difensore uruguayano e Van Persie in fuorigioco in posizione attiva. Risultato: Muslera ingannata, palla che va nell’angolino basso. E partita che cambia, subito. Tre minuti dopo Robben, un po’ troppo solo in area, schiaccia di testa su cross da sinistra di Kuyt. Tocco preciso, palo e gol. Il sogno uruguayano di ripetere le gesta della squadra di Schiaffino finisce, ma con grande onore e orogoglio. Tanto da mettere i brividi nel finale ai «tulipani»: al 46′ il gol di Maxi Pererira riaccende le speranze. E’ un sussulto: l’assalto finale non porta al 3-3 e ai tempi supplementari. Va in finale l’Olanda, che sogna in vece la prima volta, la vittoria in un Mondiale dopo due finali consecutive perse. Paradossalmente ci prova con la squadra meno bella della storia del calcio olandese. Ma anche quella con una marcia in più: anche grazie a episodi fortunati, riesce a essere sempre vincente.

TABAREZ: A TESTA ALTA – «È stata una partita degna di una semifinale di un Mondiale. Sono molto orgoglioso dei miei giocatori, abbiamo fatto quello che potevamo fare. Accettiamo la sconfitta, anche perchè la nostra rivale è stata più forte di noi». Il bilancio del tecnico dell’Uruguay, Oscar Washington Tabarez, è onestoo e sereno: «Usciamo a testa alta, non avevamo voglia di perdere questa partita ma basta, anche se siamo tristi . Abbiamo dimostrato che siamo andati molto lontano». Evita anche qualsiasi polemica sul fuorigioco di Van Persie nell’azione del gol di Sneijder: «Ho rivisto le immagini ed era fuorigioco, ma sono scelte che vanno accettate. Questo non è il momento di piangere o di trovare scuse».

ROBBEN: CI CREDEVAMO – «Sapevamo che l’Uruguay è una grande squadra e che non sarebbe stata una partita facile – ha detto a fine partita Robben -. Eravamo favoriti perché abbiamo battuto il Brasile ma questa era una gara diversa. Dopo il primo gol abbiamo perso un po’ di concentrazione e abbiamo preso il pari. Nell’intervallo ci siamo detti che dovevamo crederci, che mancavano ancora 45′ e abbiamo meritato di vincere. Lo spirito della squadra è stato ottimo. Abbiamo continuato a crederci, correre e lottare».

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Written by: admin

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