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Un bambino di è morto e due sono rimasti feriti nel crollo di una palazzina nel centro storico di Favara, un paese a una decina di chilometri da Agrigento. Nel cedimento dell’edificio è rimasta coinvolta un’intera famiglia: i genitori, Giuseppe Bellavia e Giuseppina Bello, sono riusciti a mettersi in salvo, mentre i tre figli di 2, 6 e 14 anni sono rimasti intrappolati dai detriti sotto la macerie. Per Giovanni, il bambino di sei anni, non c’è stato nulla da fare: il piccolo è estratto morto dalle macerie. Sono salve, ma una è in rianimazione, Chiara, di due anni, e Marianna, 14, che era riuscita a telefonare col cellulare da sotto le macerie, prima a un amico e poi al 112. A Favara «si temono nuovi crolli», ha spiegato il tenente dei carabinieri Gabriele Treleani,
LE CAUSE DEL CROLLO – Le cause del crollo sono ancora in corso di accertamento ma sembra probabile che si sia trattato di un cedimento strutturale. Una sorella di Giuseppina Bello, la mamma dei bambini rimasti sotto le macerie, spiega che la famiglia Bellavia aveva presentato richiesta per ottenere una casa popolare ma senza alcun esito. La palazzina crollata si trova infatti in una zona del centro storico di Favara particolarmente degradata e presentava numerose cedimenti strutturali e infiltrazioni di acqua.
APERTA UN’INCHIESTA – La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul crollo della palazzina di Favara. L’ipotesi di reato è disastro colposo. Il fascicolo è stato aperto dal sostituto procuratore Lucia Brescia. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Renato Di Natale e dall’aggiunto Ignazio Fonzo.
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