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Palermo, impresa sfiorata

today30/10/2009

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MILANO – L’Inter risponde alla goleada della Juve con un’altra cinquina, ma contrariamente ai bianconeri ne prende tre dal Palermo.

Sembrava una passeggiata, e invece si è trasformata in una vittoria sofferta la serata dei nerazzurri che, avanti 4-0 all’intervallo sul Palermo, hanno rischiato di farsi raggiungere in una ripresa giocata davvero male.

A Walter Zenga, invece, è mancato poco per rendere l’emozionante ritorno al Meazza un’impresa memorabile. Alle doppiette di Balotelli ed Eto’o, che potevano chiudere la partita all’intervallo, nel secondo tempo ha replicato con la stessa moneta Miccoli, seguito da un arrembante Hernandez: ma le speranze dei rosanero si sono spente sul 5-3 definitivo di Milito.

Bastone e carota è la ricetta di Mourinho, premiato questa volta nella scommessa su Balotelli che, influenzato, sembrava dovesse guardare la partita in tv. Il portoghese lo schiera subito al fianco di Eto’o, lasciando in panchina Milito: tolto il camerunense, è l’Inter dell’anno scorso, perchè Thiago Motta parte dalla panchina.

A sua volta Zenga (per lui standing ovation dalla tifoseria di cui è stato idolo 12 anni), alle prese con diverse assenze, perde la scommessa sul romeno classe ’88 Melinte, ma riceve dal suo Palermo la conferma che non sono stati casuali i successi con Juventus, Livorno e Udinese.

Non è un mistero che tra Balotelli ed Eto’o il feeling non sia perfetto, e nonostante gol e vittoria, l’impressione resta quella. L’attaccante Under 21 dopo 6′ si incunea in area tra Migliaccio e Melinte e viene sgambettato dal romeno. È rigore e Balotelli insiste per calciarlo al posto del tiratore desiganto Eto’o che non fa una piega. Deve intervenire capitan Zanetti per portare via Balotelli, che mesto se ne torna a centrocampo senza guardare il camerunense segnare il vantaggio.

Con un abbraccio a Eto’o, l’azzurrino chiude subito un pericoloso caso diplomatico e si rimette al lavoro: corre molto, inseguito dalle urla di Mourinho che lo vorrebbe su ogni pallone. Mentre il Palermo prova a scuotersi cercando conclusioni da lontano Pastore e Miccoli, l’Inter non molla il pallino del gioco. E il protagonista resta sempre lo stesso.

Balotelli non lesina errori, ma al 34′ centra la deviazione di testa su corner di Maicon. E otto minuti dopo è al posto nel momento giusto, per deviare in rete sulla riga di porta il tiro di Cambiasso, beneficiario di un clamoroso pasticcio di Kjaer e Sirigu. La doppietta non placa Balotelli. Al 43′ serve l’assist per Eto’o che, dopo tanti urlacci, questa volta ringrazia e di destro fulmina Sirigu. Mourinho esulta, quasi sorpreso dalla verve del ragazzino che tanto ha punzecchiato.

A inizio ripresa, però, Balotelli si arrende alla febbre e alla reazione allergica a un farmaco assunto per placarla e lascia il posto a Milito, giusto in tempo per non partecipare al crollo nerazzurro. L’ex portiere interista, infatti, negli spogliatoi è riuscito a caricare il Palermo che trova subito il 4-1 di Miccoli, che sorprende Cordoba (male alla sua 400/ma in nerazzurro) e Samuel su un bel lancio lungo di Simplicio.

È poi ancora Miccoli a dare il via alla bella azione che al 17′ porta al gol Hernandez, entrato nell’intervallo per Melinte. L’Inter accusa e i rosanero ne approfittano colpendo sulla fascia di Santon che, chiamato in causa nell’intervallo, fa rimpiangere Chivu, ammonito e squalificato per la trasferta di Livorno. E trema quando al 22′ Miccoli, scatenato, beffa con un lob Julio Cesar dopo aver seminato Samuel.

Mourinho corre ai ripari – un pò in ritardo – e mette Thiago Motta per Eto’o, uscito dolorante al piede destro già infortunato nelle scorse settimane. Ci pensa Milito a chiudere il discorso al 38′, deviando in rete un cross di Maicon. Ma Mourinho si avvicina con diversi pensieri alla settimana che porta alla pesantissima sfida di Champions a Kiev passando per Livorno. Per Zenga, al di là dell’impresa sfumata, resta il piacevole sogno di tornare in questo stadio in veste di allenatore della sua vecchia Inter.

INTER-PALERMO 5-3
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar 5.5, Maicon 7, Cordoba 5, Samuel 5.5, Chivu 6 (1′ st Santon 5), Zanetti 6, Cambiasso 6.5, Muntari 6, Stankovic 6, Eto’o 6.5 (29′ st Thiago Motta 6), Balotelli 7 (3′ st Milito 6.5) (1 Toldo, 6 Lucio, 14 Vieira, 30 Mancini). All.: Mourinho 6.
Palermo (3-4-1-2): Sirigu 4.5, Kjaer 4, Gojan 6, Migliaccio 5, Cassani 7, Bresciano 5, Simplicio 6 (40′ st Nocerino sv), Melinte 4 (1′ st Abel Hernandez 6.5), Pastore 6 (39′ st Bertolo sv), Cavani 5, Miccoli 7. (1 Brichetto, 26 Morganella, 88 Blasi, 19 Succi). All.: Zenga 5.
Arbitro: Tagliavento di Terni 3
Reti: nel pt 7′(rigore) e 43′ Eto’o, 34′ e 42′ Balotelli; nel st 4′ e 22′ Miccoli, 17′ Hernandez, 38′ Milito.
Note: angoli 9-2 per Inter. Recupero: 0′ e 4′. Ammoniti: Chivu e Gojan per gioco falloso e Bertolo per comportamento non regolamentare. Spettatori: 53.261, per un incasso di 1.335.643,70.

Written by: admin

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