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L’Italia di Lippi vince e convince

today10/09/2009

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MILANO – Questa volta non c’è bisogno di Kaladze. L’Italia ricomincia a giocare e a segnare con i “Mondiali”. La pratica Bulgaria è liquidata con un secco 2-0 che non lascia spazio a dubbi sulle forze in campo. Prima uno splendido sinistro di Grosso dopo una triangolazione d’autore con Pirlo, poi la botta di Iaquinta e l’Italia va. Tutti e tre giocatori della vecchia guardia di Berlino 2006. La classifica del girone vede gli azzurri al comando con 20 punti, a quattro lunghezza dell’Irlanda di Giovanni Trapattoni. La Bulgaria a quota 11 seguita da Cipro a 6 punti, Montenegro 5 e Georgia 3.

LA PARTITA- All’Olimpico di Torino Lippi schiera Pirlo (grande prestazione del milanista, stavolta in ripresa), che non aveva messo in campo alla vigilia sotto gli occhi di tutti, confermando le quattro «novità» previste: Grosso, De Rossi, Marchisio e Gilardino. Gli azzurri sbloccano dopo 11’ con Fabio Grosso che finalizza con una conclusione al volo il triangolo con Pirlo. Al 27’ Gigi Buffon respinge la conclusione di Stilian Petrov sotto l’inconcio dei pali, ma non è chiaro se il pallone abbia varcato o meno la linea di porta. Il raddoppio arriva al 40’ con Iaquinta che triangola con Alberto Gilardino al limite dell’area per poi battere il portiere bulgaro, Dimitar Ivankov, con un diagonale destro. Gilardino aveva sbagliato un’occasione ghiotta al 15′ su una palla di Zambrotta da destra con salvataggio di Manolev a porta (quasi) sguarnita. Ma c’è da dire che gli azzurri nel primo tempo sono andati al tiro ripetutamente. Si è visto persino velocità e gioco, che – come aveva detto Cannavaro alla vigilia – si erano denotati raramente negli ultimi tempi. La Bulgaria ha cercato di attaccare nella ripresa, ma qui è entrata in funzione la difesa azzurra che ha messo il bavaglio agli avversari. Lippi ha dato spazio a Rossi al posto di Gilardino. Dopo i tentativi di Georgiev (appena entrato, punizione deviata e poii due botte alte), Marchisio (diagonale fuori) e Berbatov (bel destro alto di poco) la partita – sempre combattuta sul piano agonistico – è sembrata matura per andare in archivio. Nel finale si è visto Bojinov (sinistro di poco a lato). L’unica nota negativa, in una serata decisamente positiva, l’ammonizione a Cannavaro che non giocherà a Dublino.

NON SIAMO BOLLITI -  «Se siamo campioni del Mondo qualcosa di buono ce l’abbiamo. Da tre anni dicono che siamo bolliti, ma stasera abbiamo dimostrato che se siamo uniti e compatti ce la giochiamo con tutti». Fabio Cannavaro si gode la vittoria e ribadisce, ai microfoni della Rai, con orgoglio il proprio ottimismo in vista dei prossimi Mondiali. «Abbiamo fatto un passo avanti importante – ha spiegato -. Era importante far bene, è stata una dimostrazione che siamo una squadra unita. Soprattutto nel primo tempo si è visto anche un bel gioco, poi nel secondo tempo abbiamo gestito la gara».

TRAP – «L’Italia è molto forte». È laconico il commento sulla nazionale azzurra di Giovanni Trapattoni che ha lasciato lo stadio a partita ancora in corso e con l’Italia in vantaggio 2-0. Il tecnico dell’Irlanda, che incontrerà gli azzurri il 10 ottobre, alla fine del primo tempo si era limitato a salutare il pubblico italiano rimandando l’appuntamento proprio alla sfida clou del girono di qualificazione ai mondiali tra Italia e Irlanda. Ha invece parlato della massiccia presenza di juventini nella nazionale di Lippi il vice del Trap, Marco Tardelli: «I blocchi sono sempre utili, sette giocatori sono molti». Quanto all’Italia, l’ex centrocampista bianconero non ha dubbi: «Gli azzurri oramai sono qualificati – ha aggiunto – Noi ce la giocheremo agli spareggi».

CAPELLO IN SUDAFRICA - Fabio Capello è il primo italiano a qualificarsi per i prossimi Mondiali. L’ottava vittoria di fila vale all’Inghilterra il pass per il Sudafrica e a dare maggiore sapore al traguardo raggiunto il fatto che il successo è arrivato a Wembley contro la Croazia di Bilic, la nazionale che due anni fa espugnò 3-2 il tempio del calcio d’Oltremanica sancendo l’eliminazione da Euro2008 dell’allora squadra guidata da McClaren. Rispetto a quella gara tutta un’altra Inghilterra, che fa sua la partita per 5-1, dominando dal primo all’ultimo minuto. I Tre Leoni scendono in campo subito aggressivi, pressando a tutto campo gli uomini di Bilic per non farli ragionare e dopo sette minuti Simunic stende Lennon in area. Dal dischetto Lampard non sbaglia e l’Inghilterra comincia a vedere il primo scorcio di Sudafrica. Ma guai a rilassarsi, l’undici di Fabio Capello continua a giocare con la stessa intensità dei primi minuti e dopo l’intervento al 13′ di Runje, che respinge coi pugni il sinistro da fuori di Barry, cinque minuti dopo arriva il raddoppio: cross dalla destra di Lennon, Gerrard stacca altissimo e di testa mette in rete. Ancora Lampard sfiora il tris con una punizione da distanza siderale e nel finale di primo tempo Runje si oppone in un paio di occasioni a Heskey. Nella ripresa l’Inghilterra controlla e quando può affonda, come al 58′ quando arriva anche il terzo gol segnato ancora da Lampard, che di testa trasforma in oro il pallone messo in mezzo da Johnson, mentre nove minuti dopo firma la sua doppietta anche Gerrard.

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Written by: admin

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