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PARMA – Walter Zenga regala un tempo a Guidolin ed il Parma non lo perdona. Gli emiliani conquistano la seconda vittoria della stagione con un gol dell’ex Zaccardo, ma anche grazie a un Palermo che nella prima frazione di gioco lascia in panchina tutti i suoi pezzi migliori.
Nella ripresa Zenga si ravvede inserendo prima Miccoli, poi Budan e Succi, ma il Parma tiene in difesa e conquista una vittoria meritata. Moduli speculari, 4-2-3-1, ma gli emiliani sono stati più bravi a sfruttare le fasce con Lanzafame e, soprattutto, Biabiany.
L’ex modenese ha superato sistematicamente gli avversari in velocità e al 12′ ha regalato al Parma la prima occasione gol che Morrone, all’altezza del dischetto del rigore, ha sprecato mettendo alto sopra la traversa.
Zaccardo al 17′ invece non ha sbagliato: Lanzafame, su punizione dalla trequarti, ha servito in area piccola una palla che di testa l’ex difensore del Wolfsburg ha messo in rete. Il Palermo ha subito ancora dopo un minuto e si è salvato solo grazie ad una prodezza di Rubinho che ha respinto in acrobazia un colpo di testa di Paloschi.
La partita si è addormentata sino al 37′ quando Simplicio ha provato la conclusione al volo, ma Panucci con il corpo si è opposto. Tre minuti più tardi è stato ancora il Parma a sfiorare il raddoppio proprio con l’ex romanista che di testa ha messo a lato. Al 46′ sempre Panucci si è mangiato le mani per una conclusione altissima con Rubinho battuto. Per il Palermo invece c’è stato spazio solo per un colpo di testa di Bartolo su ribattuta di Mirante.
Nella ripresa Zenga ha cambiato volto al Palermo inserendo dal 1′ Miccoli e poi, in corsa, Budan e Succi. Il Parma è arretrato, anche se è rimasto pericoloso in contropiede con Biabiany e Miccoli ha avuto spazio per farsi pericoloso. All’8′ ci ha provato con una conclusione rasoterra, ma Mirante ha parato; alla mezz’ora ancora una rasoiata dalla distanza che il portiere del Parma ha fermato in tuffo. In mezzo c’è stata l’ennesima punizione dalla trequarti di Lanzafame che Biabiany di testa ha indirizzato verso la porta avversaria senza però spiazzare Rubinho.
Al 37′ il Palermo ha avuto l’occasione più nitida per pareggiare: Miccoli dalla bandierina ha messo sul primo palo per Budan con il croato che di testa ha mandato fuori di poco. Il finale è stato tutto nella metà campo del Parma e c’è stato tempo anche per le proteste siciliane per un presunto fallo di mani di Mariga su cross in area di Nocerino. L’arbitro ha lasciato correre e la moviola sembra dargli ragione.
Il Parma, con sette punti, vola a ridosso delle formazioni di vertice e per la prima volta non subisce reti dall’inizio del campionato; i siciliani, nonostante i proclami di inizio stagione, partono con un pesante handicap, di gioco e di risultati.
PARMA-PALERMO 1-0
PARMA (4-2-3-1): Mirante 6.5, Zaccardo 6.5, Paci 6.5, Panucci 6, Lucarelli 6, Mariga 6, Galloppa 6.5, Lanzafame 6 (29′ st Castellini sv), Morrone 6, Biabiany 6.5, Paloschi 6.5 (43′ st Bojinov sv). (1 Pavarini, 15 Dellafiore, 19 Zenoni, 10 Dzemaili, 23 Amoruso). Allenatore Guidolin 6.5.
PALERMO (4-2-3-1): Rubinho 5.5, Cassani 5.5, Kjaer 6, Bovo 5.5, Balzaretti 5.5, Nocerino 4.5, Blasi 4, Simplicio 5.5, Pastore 5 (1′ st Miccoli 6), Bertolo 5 (12′ st Budan 6), Cavani 5 (25′ st Succi 5.5). (46 Sirigu, 3 Goian, 8 Migliaccio, 23 Bresciano). Allenatore Zenga 3.
ARBITRO: Giannoccaro di Lecce 6.
RETE: 17′ pt Zaccardo.
NOTE: angoli: 6 a 6. Recupero: 1′ e 3′. Ammoniti: Paloschi, Blasi e Bovo per gioco scorretto. Spettatori: 15.032, di cui paganti 1.382, per un incasso di euro 140.267. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime della strage di Kabul. Il gruppo Ultras Boys della curva nord del Parma ha aderito alla protesta contro la tessera del tifoso con lo sciopero del tifo per il primo tempo, esponendo lo striscione: “45 minuti da clienti tesseratI”.
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