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– “La vittoria a Firenze? Ci credevo perché i miei giocatori non erano diventati brocchi per una domenica. Questo è il calcio”. Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini non si è scomposto più di tanto dopo il pesante stop nel derby con il Catania così come non si esalta adesso dopo la vittoria di Firenze. C’è consapevolezza sui mezzi attuali della formazione rosanero.
“Contro il Catania abbiamo perso 0-4 e tirato in porta 21 volte, ma è andata così – prosegue il patron rosanero in un’intervista a Radio Anch’io -. Il fattore campo influisce meno? Le squadre sono più attrezzate e gli arbitri sono meno sensibili a queste cose. Troppi gol colpa delle difese? Sono d’accordo, ma oggi abbiamo un calcio più spettacolare. Naturalmente va fatta grande attenzione alla fase difensiva, se andate a vedere la classifica è in testa chi subisce meno”.
Uefa o non Uefa per il Palermo secondo Zamparini questa stagione sarà un punto di partenza per il futuro. “Questo Palermo è una squadra di transizione – spiega -, con un allenatore al primo anno che sta plasmando il gruppo. Non ci sono obiettivi, cercheremo di giocare ogni partita bene per vincerla, penso che il campionato importante sarà il prossimo e ancora di più quello successivo perché uno degli errori che ho fatto in passato è stato quello di cambiare spesso allenatore, ora penso di avere trovato in Ballardini l’uomo giusto”.
Zamparini a Palermo ha già ottenuto un importante risultato, quello di dare un posto stabile nella massima serie a una squadra che per troppo tempo ha militato nei campionati inferiori. “Penso che già un risultato Palermo lo ha ottenuto inserendosi in quella fascia che le compete – spiega Zamparini -, non possiamo sognare di più per fatturato. I miracoli sono sempre possibili ma succedono una volta su un milione. Io sono felice di portare il Palermo a un bilancio alla pari in modo che quando non ci sarà più Zamparini non ci sarà bisogno di un mecenate per portare avanti la squadra. Abbiamo uno staff tecnico che è in grado di reperire giovani in Italia e in Europa. Non possiamo fare come Milan e Juve che prendono giocatori affermati e siamo costretti a perdere giocatori come Toni e Amauri perché vanno giustamente in squadre che li pagano tre volte più di noi”.
La Uefa negli ultimi anni ha perso gran parte della sua importanza e per molte società suona quasi come un intralcio. “La Uefa non ha più nessuna importanza e non ha nessun reddito – dice Zamparini -. Io sono andato tre volte in Uefa e non si riusciva a vendere la partita, se non a prezzi irrisori. C’è una sproporzione pazzesca con la Champions ma è anche giusto perché chi è davanti deve avere la ribalta del palcoscenico. Io abolirei la Uefa, anche perché non saprei come rivalutarla. La Coppa Italia? Da noi non è come in Inghilterra: lì conta come il campionato, qui vale nulla”.
Zamparini è pessimista sulle possibilità di Inter, Juve e Roma nel triplice confronto inglese contro Manchester, Chelsea e Arsenal. “Giudico in questo momento il calcio inglese superiore al nostro, la vedo male per le nostre squadre. Troppi infortuni? Sembrerebbe quasi che subiamo infortuni perché giochiamo meno degli inglesi, ma non ci credo, forse i nostri campi non sono all’altezza. Le nostre squadre sono dotate di staff medici preparati e completi, quindi forse è solo frutto di casualità”.
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