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PALERMO – Sarà un Palermo tutto da scoprire quello che scenderà in campo sabato prossimo contro la Roma nell’anticipo del secondo turno di campionato.
Più che su Totti & company, gli occhi dei tifosi rosanero, che riempiranno lo stadio Barbera, saranno puntati su Ballardini, l’allenatore scelto da Zamparini dopo il doppio e traumatico ko con Ravenna (in Coppa Italia) e Udinese (in campionato), che è costato la panchina a Colantuono.
Nell’ambiente rosanero c’è molta curiosità per vedere all’opera la squadra che Ballardini finora ha tenuto lontano da telecamere e taccuini, in modo da preparare al meglio la sfida con i giallorossi di Spalletti.
Per i rosanero sarà l’esordio in campionato al Barbera e tra i protagonisti più attesi c’è senza dubbio Marco Amelia, che ha recuperato dal dolore alla schiena che lo ha costretto a disertare le gare della Nazionale di Lippi. “In serie A – dice Amelia – non esistono partite facili, specie se di fronte hai la Roma che è tra le migliori formazioni del campionato”.
Amelia carica l’ambiente: “Loro hanno dei giocatori importanti, ma noi – assicura – abbiamo tantissima voglia di riscattarci dopo il passo falso di Udine e così, se i giallorossi vorranno fare bene dovranno vendere cara la pelle”.
Per Amelia sarà un Palermo diverso da quello arrendevole e nervoso visto nelle precedenti esibizioni. “Noi questa partita vogliamo vincerla – dice senza mezzi termini l’estremo difensore – sarà importante restare uniti, aiutarci a vicenda, insieme anche ai compagni che siederanno in panchina, perchè questo è uno dei segreti di una formazione”.
Insomma Amelio è carico, di fronte del resto avrà la squadra della sua città. “Tutti sanno che la mia fede calcistica è per la Roma, ma io sono un giocatore del Palermo – dice a scanso di equivoci – Lo ripeto, abbiamo tanta voglia di conquistare i primi tre punti del campionato, poi alla fine della partita, magari inizierò a prendere in giro i miei amici di Roma e i miei familiari… a proposito, ancora non mi hanno perdonato l’1-1 dello scorso campionato all’Olimpico quando difendevo la porta del Livorno, pareggio che complicò alla Roma la corsa verso lo scudetto”.
L’ultimo pensiero lo riserva alla Nazionale. “Mi dispiace avere lasciato il raduno per un banale mal di schiena. Adesso sto bene, infatti da due giorni mi alleno tranquillamente. Per un giocatore la Nazionale è il massimo e sono felice della considerazione che il ct Lippi ha di me”.
10/09/2008
Written by: admin
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