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Europei comincia la festa, domani gli azzurri in campo

today08/06/2008

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Nell’incontro inaugurale degli Europei giocato a Basilea, la Repubblica Ceca ha battuto i padroni di casa della Svizzera per 1-0. La rete decisiva è stata realizzata da Sverkos, entrato in apertura di ripresa per Koller, al 25′ del secondo tempo con un tocco ravvicinato di esterno destro. All’80’, dopo una protesta svizzera per un fallo di mani di Ujfalusi in area, la traversa nega il pareggio all’ex bresciano Vonlanthen. Tre punti d’oro per la formazione di Bruckner. «Tre punti rappresentano un inizio molto positivo. La fortuna conta nel calcio» ha ammesso il ct. «Oggi – spiega – abbiamo giocato in maniera molto tattica e abbiamo fatto parecchia attenzione alla fase difensiva, perchè se avessimo perso avremmo complicato il nostro cammino verso i quarti di finale». «Nella prossima partita (mercoledì contro il Portogallo, ndr) dovremo essere un po’ più aggressivi».
Due falli di mano in area di Ujfalusi, non puniti dall’arbitro Rosetti, sono stati il let motiv del dopo partita di Svizzera-Repubblica Ceca. «Io posso solo dire che non l’ho fatto apposta – ammette il giocatore della Fiorentina – e poi spetta all’arbitro decidere. Noi abbiamo avuto fortuna, non posso negarlo, ma fra qualche giorno di queste cose non si parlerà più e resteranno solo i punti fatti». La difesa tutta «italiana» è stata, per Ujfalusi, il reparto migliore. «Si – conferma – è stata ferrea». Una nota di polemica, invece, nelle parole dell’allenatore svizzero Kobi Kuhn. «Per quei falli di mano non si parla di una decisione ma di una non decisione – esordisce -. Avete visto tutti cosa è successo, non aggiungo altro commento». Kuhn è soddisfatto della prestazione della sua squadra «anche se siamo stati molto sfortunati».

PORTOGALLO -TURCHIA – Un pizzico di Ronaldo, ma soprattutto tanto Pepe: basta al Portogallo a cominciare l’Europeo della rivincita con il sapore della vittoria ed a candidarsi seriamente al ruolo di protagonista quest’anno. Chiusa malinconicamente l’edizione precedente perdendo la finale in casa, la squadra di Scolari fa felici i suoi tanti tifosi emigrati in Svizzera con il 2-0 ai rivali turchi ed una prestazione finalmente concreta, sebbene priva per una volta delle giocate fantasmagoriche del suo giocatore più celebrato. Ronaldo infatti subisce una sorveglianza spietata e finisce compresso tra i raddoppi di marcatura: ma del superlavoro dei suoi avversari si giovano i compagni, a cominciare da Deco e Moutinho, ed il risultato, grazie anche alle sortite offensive di Pepe li premia. La Turchia regge mezz’ora, poi va in affanno: il Portogallo prende tre pali, prima di passare con Pepe. Soffre un po’ il ritorno dei turchi, ma chiude baldanzosamente con un raddoppio spettacolare (quasi un’azione alla mano di rugby, conclusa con la realizzazione della riserva Meireles) che la porta in testa al girone. La partita era cominciata con una sorpresa di stampo tattico: il bellicoso 4-3-3 sbandierato alla vigilia da Terim si rivelava un più saggio 4-4-2 perchè con Nihat fisso in avanti uno tra Erdink e Tunkay retrocedeva sistematicamente a dare man forte al centrocampo. Se si considera che all’accorgimento si aggiungeva una marcatura spietata su Cristiano Ronaldo (su di lui il raddoppio era una regola, ma si vedevano a volte persino tre avversari) inevitabile che gli spazi per la manovra portogese fossero a lungo ridotti. Ne conseguiva una mezz’ora illuminata solo da un colpo di testa vincente ma in fuorigioco di Pepe, prima che una serpentina di Ronaldo (vanificata da un destro fiacco) desse il segnale che la squadra di Scolari aveva preso le misure. Con Deco a dettare i tempi, ancora Ronaldo su punizione dalla sinistra colpiva il palo più lontano dopo deviazione del portiere. Quindi erano Nuno Gomes e Moutinho a sfiorare il gol. Nella ripresa Terim accentuava l’atteggiamento prudente inserendo l’interditore Sabri al posto di Erdink. Non cambiava dunque il tema della gara, con i portoghesi all’attacco fino a cogliere il terzo palo con Nuno Gomes dopo errore clamoroso di Gokham. Era Pepe al 16′ a concretizzare la superiorità di manovra lusitana incuneandosi in area dopo triangolo con Gomes e realizzando con un pallonetto sull’uscita di Volkan. La Turchia reagiva spostando in avanti il baricentro (Terim, pentito, inseriva l’attaccante Semih) senza però creare opportunità limpide ad eccezione di un colpo di testa di Asim, lasciato senza marcatori su calcio d’angolo ma sventato al momento di colpire. Ed invece a tempo praticamente scaduto era lucidissimo Meireles ad insaccare dopo azione Ronaldo-Moutinho. Un gol che dava il via alla festa portoghese nella notte di Ginevra. Portogallo e Repubblica Ceca sono ora al comando del girone A.

corriere.it

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