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Festa del cinema: polemica su star

today06/05/2008 19

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Si infiamma la polemica nei confronti del nuovo sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Il britannico “Sunday Times” e “Variety” infatti sostengono che alla prossima Festa del Cinema “gli attori americani non saranno più invitati” e che il neosindaco “ha lanciato una campagna per promuovere i film italiani a spese di quelle con star di Hollywood come Nicole Kidman e Leonardo Di Caprio”.

Il domenicale britannico va giù pesante con un articolo emblematicamente titolato “Il ‘duce’ di Roma congela le star dei film americani”. Tutto si basa sul fatto che in campagna elettorale Alemanno ha promesso “meno cinema e più sicurezza” mentre la settimana scorsa, poco dopo essere stato eletto, ha dichiarato che sarebbe meglio “promuovere film italiani piuttosto che le star di Hollywood”. In particolare il sindaco della capitale aveva ipotizzato di accorpare la kermesse ai David di Donatello, così da farla diventare sì una festa del cinema, ma del cinema italiano.

Il “Sunday Times” si spinge oltre arrivando ad ipotizzare che uno degli attori americani che con ogni probabilità saranno messi “al bando” è George Clooney, reo di aver ”elogiato calorosamente in pubblico il predecessore di centro-sinistra di Alemanno, Walter Veltroni”.

Il settimanale britannico supporta le sue ipotesi con le dichiarazioni di un regista da sempre vicino al centrodestra, Pasquale Squitieri, al quale Alemanno ha affidato l’incarico di “dare una mano per promuovere il nostro cinema”.

“Il cinema italiano – ha affermato Squitieri – è stato in gran forma nel passato ma adesso non esiste più. Che cosa celebriamo allora? Nicole Kidman e Leonardo DiCaprio?”.

Ma non c’è solo il “Sunday Times” a mettere del pepe nella querelle. Anche ad Hollywood sembra esserci preoccupazione su quanto potrà accadere alla kermesse cinematografica capitolina. “Variety”, bibbia dello spettacolo statunitense, ha riportato in un articolo le perplessità che circolano nell’ambiente.

Il sindaco Alemanno non ha risposto direttamente alle accuse provenienti dall’estero anche se pare andare dritto per la sua strada. “La Festa non va abolita – ha ribadito – va collegata alla produzione nazionale e soprattutto non deve essere una passerella di star hollywoodiane, un fatto solo di immagine”: E intanto incassa a sorpresa la solidarietà di protagonisti del cinema non certo vicini alla sua parte politica, come Claudio Amendola. “Su questo ha il mio appoggio – dice l’attore romano -, detesto quel tipo di mondanità, è un appuntamento folkloristico. Per me la Festa del Cinema è come la corazzata Potemkin…”.

Written by: admin

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