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Travolto dal pullman dei tifosi.

today31/03/2008

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TORINO
Matteo Bagnaresi, 28 anni a settembre è morto nell’area di servizio crocetta Nord al chilometro 48 della A21, investito da un pulmino di tifosi juventini. Matteo, dei Boys di Parma, stava andando a vedere la partita della sua squadra che a Torino incontrava la Juventus. Dodicesima giornata di ritorno di serie A, un numero sul calendario e un luogo “maledetti”: nella dodicesima giornata di andata Gabriele Sandri, tifoso della Lazio fu ucciso da un colpo di pistola esploso da un poliziotto nei pressi dell’area di servizio di Badia al Pino, sullo stesso asfalto anonimo.

Il questore di Asti Antonio Nanni ha dichiarato ai microfoni di Sky Tg24 «pare al momento un incidente stradale», tanto che «al momento il magistrato non ha ritenuto di dover arrestare l’autista del pulmino», il quale «non si era accorto di aver investito il giovane». Secondo la ricostruzione della polizia stradale del distaccamento di Alessandria Ovest, che è intervenuta sul posto, nell’area di servizio intorno alle 13 si sono incontrati 4 pullman di tifosi del Parma e uno di tifosi juventini. I ragazzi si sono scambiati frasi ingiuriose e sfottò, ma nessuno è venuto alle mani e – precisa la stradale – non è sarebbe stato tirato fuori o rinvenuto alcun tipo di arma. Ci sono stati scontri verbali, e un presunto tentativo di aggressione. L’autista del pullman, spaventato, ha deciso di ripartire e, nel fare manovra, ha travolto il tifoso del Parma che stava vicino all’automezzo, un pulmino da 20 posti sul quale al momento si trovavano 9 supporter bianconeri.

Il ragazzo è finito sotto le ruote del pullman: l’autista non si è reso conto subito dell’accaduto e si è fermato dopo circa 300 metri nell’area di sosta ed ha immediatamente chiamato la polizia. Matteo è morto sul colpo. Un tifoso bianconero che era a bordo del pulmino ha invece dichiarato al Tg5: «Stavamo scappando, nel marasma generale qualcuno è salito, qualcuno è rimasto giù, ci volevano ammazzare, quelli lì erano delle bestie che ci volevano ammazzare».

La partita Juventus-Parma comunque non c’è stata, forse si giocherà il 16 aprile, si deciderà domani. «Credo che sia il caso di aspettare la ricostruzione degli eventi. Mi auguro che il lutto sia causa di una fatalità e non di incontri aggressivi tra le tifoserie», ha detto il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, in una conferenza stampa congiunta con il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, commentando il rinvio della partita Juve-Parma. «La faccenda è di una gravità enorme», ha aggiunto Cobolli Gigli secondo il quale la decisione di non giocare è stata «naturale e logica. Viviamo questo lutto – ha concluso – con grande partecipazione». Tommaso Ghirardi ha definito l’incidente «una disgrazia» e ha ribadito: «Non abbiamo giocato perchè abbiamo pensato di rispettare il lutto per questo giovane di 28 anni in questo giorno da non dimenticare e ringraziamo la Juventus – ha concluso – per la disponibilità data a non giocare oggi». Al momento non è ancora stata decisa la data del recupero della partita».

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Written by: admin

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