Leona sbanca gli Usa

Il ciclone Leona Lewis non si placa: la cantante londinese vincitrice dell’edizione del 2006 del reality “X Factor”, si appresta a diventare la prima artista britannica degli ultimi 20 anni a scalare la vetta delle classifiche statunitensi. Secondo fonti interne all’industria discografica, il suo singolo “Bleeding Love” è ora il favorito per il primo posto nella classifica di Billboard dei 100 brani più famosi.

Non sono molte le star della musica britannica al femminile che possono vantare questo primato: nel 1987 a farcela era stata Kim Wilde con “You Keep Me Hangin’ On” e a precederla erano state Sheena Easton nel 1985, Lulu nel 1967 e Petula Clark nel 1965.

Con la fine degli anni Ottanta si erano anche in qualche modo chiuse le frontiere per le cantanti britanniche. Da quel momento a spopolare erano stati il nu metal, l’R&B ed il rap autoctono. E invece ora la reginetta del talent show britannico (importato anche in Italia ma, per il momento, con assai poca fortuna), è riuscita a conquistare l’America.

Complice del successo della Lewis è stato il suo manager Simon Cowell che ha negoziato un contratto da 6,3 milioni di euro con il magnate della musica americana Clive Davis, ex manger di Whitney Houston. Da allora la cantante dell’est di Londra ha registrato con alcuni dei migliori produttori statunitensi e ha partecipato alle trasmissioni televisive più popolari del Paese.