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PALERMO – Il Palermo più brutto della stagione, dopo avere inchiodato domenica scorsa l’Inter sul pareggio, non è riuscito a superare un avversario di modesta levatura come il Parma. La vittoria continua a rimanere un’utopia per i rosanero che, magari non escono dal campo sconfitti, non riescono a centrare i tre punti dal 26 settembre scorso (2-1 al Milan): cioè, da oltre un mese.
Il Parma, volenteroso e aggressivo, generoso e anche ben organizzato, ha rischiato seriamente di vincere e per ben 84′ ha pure sperato di riuscirci, visto che si è trovato in vantaggio dopo 3′ ed è stato raggiunto a soli 3′ dalla fine, da un rigore concesso forse con eccessiva superficialità e generosità dall’incerto arbitro Damato di Barletta. E così, nella magica notte di Halloween, il Palermo è passato dallo ‘scherzetto’ emiliano al ‘dolcetto’ brasiliano del penalty trasformato da Amauri, l’unico a non arrendersi mai nella fin troppo allegra brigata a disposizione di Colantuono.
La partita contro il Parma, nei sogni e nelle ambizioni dei tifosi del Palermo, doveva essere meno complicata e proibitiva di quella disputata tre giorni prima contro l’Inter. Era anche logico ipotizzarlo, senza fare tanti paragoni. I sogni, però, in soli 3′, si trasformano in incubi per la squadra di Colantuono: ci pensa il ‘ragazzo di Calabria’, Stefano Morrone, un ex scaricato con troppa fretta dalla dirigenza rosanero, a prendersi la bella rivincita e ad abbassare con un lampo la temperatura sugli spalti del Barbera. Morrone gira di destro a incrociare sul palo alla destra di Fontana e sigla un classico gol dell’ex. Il pallone si stampa sul montante e poi schizza in rete.
Il gol, bello e imprevedibile del centrocampista, sconvolge i piani di Colantuono che, rispetto alla partita di domenica, lascia a riposo sei undicesimi della formazione titolare, cioè Bresciano (infortunato), Biava, Zaccardo, Capuano, Caserta e Diana (nella ripresa trovano spazio subito Cavani e quasi subito Brienza).
Il radicale turn-over non produce gli effetti sperati, offrendo una versione inedita e sconclusionata del Palermo che, dopo avere subito il gol, non riesce a creare una sola manovra corale. Zero idee, zero organizzazione, solo tanta confusione e un paio di colpi a effetto da parte dei solisti Amauri e Miccoli. Nient’altro. Una combinazione dei due attaccanti, al 2′, produce una conclusione di poco alta e bisogna attendere il 44′ per annotare un pericolo vero alla porta di Pavarini: ci pensa Amauri a procurarlo con una rovesciata, spalle alla porta, che manda il pallone a lambire il palo.
Il Parma, dal canto suo, si accontenta e bada ad amministrare il vantaggio, producendo solo una conclusione nel finale di tempo con Dessena, ma il pallone finisce di poco a lato. Primo tempo brutto e confuso, ricco di errori, povero di una giocata vera. La ripresa sembra garantire un decadente bis: Miccoli si fa male ed esce, il Parma sfiora il 2-0 con Corradi che, solo davanti a Fontana, spara sulle gambe del portiere.
Il Palermo incontra le stesse difficoltà dei primi 45′: il problema sta nell’assenza di un gioco corale, persiste uno scollamento fra i reparti e le uniche iniziative sono affidate ai singoli, ma vengono presto soffocate dall’aggressività degli emiliani che, quando possono, si affaccia nell’area del Palermo: come al 34′, allorchè, su un cross di Corradi, a pochi passi dalla porta, Pisanu manda alto.
Il finale è palpitante, perchè il Palermo trova un pareggio insperato su rigore: fallo di Morfeo ad Amauri, dopo un cross di Pisano (gli ospiti protestano per un fallo non fischiato prima che la palla pervenga a Pisano). Trasforma lo stesso attaccante brasiliano, con un forte rasoterra. La squadra di casa rischia addirittura di vincere, ma il modesto e affaticatissimo Giovanni Tedesco calcia altissimo da ottima posizione. Per il Parma, il l’1-2, però, sarebbe stato troppo.
PALERMO-PARMA 1-1
Palermo (4-4-1-1): Fontana 6, Cassani 5.5, Rinaudo 5.5, Barzagli 6, Pisano 6, Jankovic 5 (18′ st Diana sv), Gio. Tedesco 5, Guana 5.5, Simplicio 4.5 (1′ st Cavani 5.5), Miccoli 5 (3′ st Brienza 5), Amauri 6.5. (1 Agliardi, 2 Zaccardo, 20 Caserta, 21 Biava). All.: Colantuono 5.
Parma (4-4-1-1): Pavarini 6, Coly 6, Paci 6, M. Rossi 6, P. Castellini 6, Dessena 6 (36′ st D. Zenoni sv), Morrone 6.5, Cigarini 6, Pisanu 6 (47′ st Mariga sv), Gasbarroni 6.5 (12′ st Morfeo 5), Corradi 5.5. (1 Petr, 9 Paponi, 15 L. Martinez, 55 Parravicini). All.: Di Carlo 6.5.
Arbitro: Damato di Barletta 5.
Reti: nel pt 3′ Morrone; nel st 42′ Amauri (rigore).
Note: angoli: 6-4 per il Palermo. Recupero: 2′ e 3′. Ammoniti: Paci, Corradi, Rinaudo, Cigarini per gioco scorretto, Amauri per simulazione, M. Rossi per comportamento antiregolamentare. Spettatori: 22.680, per un incasso di 349.006,92 euro.
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