play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    AmicaFm The Way Of Your Life!

News

GRAZIE RAGAZZI!

today18/11/2007

Background
share close

ITALIA

BUFFON 6. Poco lavoro, perché i brividi gli passano accanto senza che possa fare molto per esorcizzarli. Qualche uscita senza la solita sicurezza, ma la tremarella azzurra sui calci piazzati scozzesi è una scusante più che accettabile.

PANUCCI 6,5. Sembra blasfemo non omaggiare a dovere l’autore del gol che ci ha regalato la certezza di un’estate di calcio e non in poltrona, ma la partita del giallorosso non è granché. Primo tempo in cui fa il suo con diligenza, ma tante responsabilità nell’ansia finale: interventi sbagliati, amnesie pericolose, nervosismo eccessivo. Il 2-1 gli vale la sufficienza e un bel ‘grazie’ collettivo.

CANNAVARO 6,5. Capitano, come sempre. Sui palloni alti soffre come logico, ma per il resto guida alla perfezione un reparto che, quando sollecitato ha risposto bene a parte i dieci minuti di fuoco a fine partita. Qualche calcione lo rifila, qualcun altro lo prende.

BARZAGLI 7,5. Doveva essere il punto debole della difesa azzurra, invece non fa rimpiangere Materazzi e chiude con precisione ogni azione che passi dalle sue parti. Attento, per nulla frenetico e all’altezza della situazione. Un applauso per questo ragazzo che ha dimostrato, dopo qualche stento iniziale, di meritare a pieno la fiducia del cittì.

ZAMBROTTA 6,5. Spinge con decisione ad inizio gara, poi rincula un po’ preoccupato dagli affondi scozzesi. Non perde mai la calma, lotta senza risparmiarsi e copre a dovere la fascia di competenza. Quando si sgancia fa paura e ricorda da vicino la versione bianconera.

GATTUSO 7. Un leone, forse anche per questa vicinanza con il calcio scozzese e la voglia di dimostrare agli ex ‘fratelli’ di essere cresciuto davvero bene. La bolgia di Hampden Park è lo stimolo giusto. Alla fine deve mollare, sfinito da una prestazione ai limiti dell’incredibile: pressing senza soluzione di continuità, chilometri macinati lì sulla destra, addirittura qualche azione da cui nascono pericoli per Gordon. Quasi perfetto. DALL’87’ DE ROSSI S.V.

PIRLO 7. Donadoni gli chiede di snaturarsi un po’, badando più alla fase di contenimento che a quella di costruzione: c’è da ‘atrofizzare’ Ferguson, regista e fonte di gioco degli scozzesi. Compito assolto perfettamente, con il centrocampista rossonero bravo a fare da diga davanti alla difesa e dettare i tempi del pressing.

AMBROSINI 7. Qualcuno ha storto il naso pensando a De Rossi in panchina, ma la scelta del cittì, forse improntata ad avere un reparto affiatato al massimo, è stata quella giusta. Grinta da vendere e grande corsa, Ambro ha ripagato la fiducia di Donadoni e ha accompagnato degnamente Pirlo e Gattuso verso la qualificazione.

CAMORANESI 7. Non molto appariscente, almeno rispetto a Di Natale, ma concreto come non mai. Un puntello indispensabile per il centrocampo, una risorsa per l’attacco: uomo ovunque e molto presente anche dal punto di vista dell’agonismo. Anche dal suo moto perpetuo passa l’impresa di Glasgow. DALL’83’ CHIELLINI S.V.

TONI 6,5. Inizia con il nove stampato, oltre che sul retro della maglia, anche sulle pagelle finali. Il gol dopo un minuto e spiccioli indirizza la sfida decisiva nel verso sperato, l’assist successivo potrebbe metterla a nanna dopo tre minuti tre se Camoranesi fosse più preciso. Si sbatte senza sosta nel primo tempo, ma la ripresa è un’agonia. L’Italia del contropiede non è la versione che lo valorizza maggiormente, la stanchezza affiora pian piano e lo divora. Ma la rete e l’impegno meritano l’applauso.

DI NATALE 7,5. Una serata da ricordare, fatta di assist e giocate determinanti anche in copertura, corredate dagli applausi convinti del cittì dalla panchina. E’ l’uomo simbolo del nuovo corso, quello scelto e voluto da Donadoni per completare il telaio lippiano e mondiale. Tecnica da invidiare, fantasia al potere e, finalmente, una consapevolezza che lo proietta verso l’Europeo con il ruolo di possibile protagonista, se non trascinatore. DAL 67′ IAQUINTA 6. Entra dopo il gol del pareggio scozzese, cerca di tenere alta la squadra e ci riesce, fatti salvi i soliti dieci minuti di paura.

DONADONI 8. Va in Scozia e parla apertamente di vittoria, di squadra che non farà barricate di sorta: non gli crede nessuno. Invece, la Nazionale non rinuncia a giocare e incassa il giusto premio con la zuccata di Panucci a tempo scaduto. Tutte le scelte (Camoranesi e non Iaquinta, Ambrosini anziché De Rossi) sono azzeccate: anche per lui una serata da ricordare.

SCOZIA (4-5-1): Gordon 6; Hutton 6.5, Weir 6, McManus 5, Naysmith 5; Brown 6 (dal 74′ Miller 6), Fletcher 5.5, Hartley 5.5, Ferguson 6.5, McCulloch 6.5 (dal 92′ Boyd sv); McFadden 5. All.: McLeish 5.5.

MEJUTO GONZALEZ 5. Sbaglia qualche fischio, specie nel primo tempo. L’assistenza dei suoi gardalinee fa il resto e lo precipita nella mediocrità: una rete valida annullata a Di Natale, una irregolare convalidata a Ferguson. Un pasticcio, ma nonostante qualche inciampo e l’opinione degli ‘esperti’, non sembra prevenuto.

Written by: admin

Rate it

Previous post


0%