NESSUN INCHIESTA FIA PER HAMILTON, IL “BAMBOCCIONE” LA SCAMPA ANCORA
NESSUN INCHIESTA FIA PER HAMILTON, IL "BAMBOCCIONE" LA SCAMPA ANCORA
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SAN PAOLO – Per quasi quattro ore Kimi Raikkonen ha tremato freddo: il suo titolo mondiale sembrava sfuggirgli di mano dopo averlo vinto in pista. La Fia (Federazione automobilistica mondiale) aveva infatti aperto un’inchiesta sul carburante delle due Bmw guidate da Robert Kubica (quinto) e Nick Heidfeld (sesto), e le due Williams di Nico Rosberg (quarto) e Kazuki Nakajima.
DENNIS LA SPIA – Secondo il sito online della tv brasiliana Globo, è stato il patron della McLaren, Ron Dennis, ad avvertire i commissari della presunta irregolarità delle auto sotto esame: una mossa disperata per stravolgere il risultato del mondiale dopo la punizione che aveva subito la sua scuderia per lo spionaggio nei confronti della Ferrari.
MINACCIA DIMISSIONI – Fonti informate hanno detto a Globo.com che i commissari avrebbero minacciato le dimissioni di massa se il risultato della corsa fosse stato alterato e la vittoria del mondiale fosse stata assegnata a Lewis Hamilton.
RAIKKONEN CAMPIONE – Perciò i commissari dopo una lunga discussione, hanno lasciato immutata la classifica del Gp del Brasile che assegna a Raikkonen il titolo mondiale.
VERIFICHE – Tutto è nato dalle temperature delle benzine registrate automaticamente durante i pit stop di Kubica, Heidfeld e Rosberg, che sarebbero state di 2-4 gradi inferiori al mimino ammesso di 10 gradi in meno rispetto alla temperatura ambiente, che al momento della sosta ai box era di 37 gradi. Il regolamento vieta benzina troppo fredda perché migliora il rendimento del carburante. Se i piloti fossero stati squalificati, Hamilton da settimo sarebbe passato quarto e avrebbe guadagnato i punti necessari per conquistare il titolo. Secondo voci non ufficiali dapprima circolate, i punti sarebbero però stati tolti solo ai costruttori e non ai piloti. Quindi in questo caso la classifica piloti non sarebbe cambiata e Raikkonen sarebbe stato, finalmente, campione. «Dobbiamo aspettare la conclusione delle verifiche», aveva spiegato Stefano Domenicali, direttore sportivo della Ferrari. «Non possiamo dire altro. In questa stagione va così». Invece, nessuna penalità nemmeno per i costruttori.
ALONSO: «NON SAREBBE GIUSTO» – All’idea del titolo ad Hamilton a tavolino si era ribellato il suo compagno di squadra: Fernando Alonso. «Non sarebbe giusto. Una vittoria di Hamilton a tavolino mi farebbe cadere la faccia per la vergogna», ha affermato Alonso a una rete televisiva spagnola. «Il campione del mondo deve essere chi ha fatto più punti. Se danno il titolo a tavolino ad Hamilton sarà la fine di questo sport».
TEMPERATURA – «C’è un regolamento e va rispettato: se lo rispettano alla lettera, esiste il rischio di squalifica. Sabato per esempio Hamilton non lo ha rispettato, e non c’è stata un’applicazione letterale», aveva detto Luca Baldisserri, responsabile Ferrari delle operazioni in pista. «Qualcosa di strano è successo prima della gara», aveva aggiunto Baldisseri. « Nell’ora prima della partenza la temperatura ambiente si è alzata all’improvviso da 30 a 35 gradi. Noi abbiamo stabilizzato il sensore della benzina sulla soglia dei 10 gradi sotto la temperatura; altri invece probabilmente hanno avuto problemi. Però pochi gradi di differenza, però, non inficiano il risultato sportivo».
PRECEDENTE – C’è un precedente: il 26 marzo 1995, proprio sul circuito di Interlagos nel Gp d’apertura della stagione, non furono assegnati i punti alla Benetton Renault e alla Williams perché fu riscontrato che la benzina utilizzata durante la gara non era conforme al campione depositato una settimana prima della partenza alla Fia a Parigi, anche se nell’occasione non si trattava di un problema di temperatura. In quel caso comunque non furono penalizzati i piloti.
CORRIERE.IT
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