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GENOA E NAPOLI IN SERIE A

today11/06/2007 1

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Genoa e Napoli vanno in serie A insieme alla Juve. Direttamente. Senza aspettare i play off. A Marassi finisce 0-0, ma in virtù del pareggio (1-1) tra Piacenza e Triestina, la terza del campionato (in questo caso il Genoa) non deve passare per le foche caudine dei play off grazie ai dieci punti di vantaggio proprio sui piacentini. Per la prima volta due squadre provenienti dalla C1 risalgono in una sola stagione in serie A.LA PARTITA DI GENOVA – «E’ la risalita dall’inferno» commenta alla fine il presidente del Napoli De Laurentis. Ma a festeggiare sono anche i genoani, che rivedono la serie A dopo 12 anni, mentre i partenopei mancavano dal 2001. Finisce con i tifosi in campo quando l’arbitro fischia la fine della partita di Piacenza: mancavano ancora tre minuti e la folla già esultava. I giocatori genoani venivano spogliati e dovevano andare a prendere nuove divise per permettere all’arbitro di far giocare i minuti finali.
E dire che per gran parte della gara è stata partita vera. All’inizio Napoli più tonico e Sosa con un gran colpo di testa centrava la traversa. Ma a Marassi si giocava virtualmente su due campi, quello ligure e quello di Piacenza, e così, quando i piacentini andavano in vantaggio, la partita di Marassi cambiava. Il Genoa a quel punto era ai play off e cominciava ad attaccare sfiorando in un paio di occasioni il gol e centrando un palo nel finale con Leon.
Nella ripresa il Genoa ripartiva a spron battuto il Napoli si chiudeva e ricorreva sistematicamente al fallo. Ma poi la Triestina pareggiava al 22′ e la gara di Marassi cambiava ancora. A questo punto un pari dava la promozione ad entrambe e la legge non scritta del calcio trovava ancora una volta conferma: nonostante un gran colpo di testa di Sosa parato da Rubinho e un bolide di Leon deviato da Iezzo la partita si trascinava allo 0-0 finale, che voleva dire serie A per entrambe.
LA GIOIA DEL DOPO PARTITA – «È giusto festeggiare rumorosamente, questo non era un successo annunciato. La nostra società è giovane, abbiamo solo 3 anni. Siamo in pista da poco più di 30 mesi», dice De Laurentiis negli spogliatoi dello stadio Marassi. «Devo ringraziare l’allenatore Reja e il direttore generale Marino. Siamo soltanto all’inizio, io aspetto il momento di un calcio diverso» conclude il presidente del Napoli.
«Sono stati tre anni di sofferenze, questa soddisfazione ci ripaga di tutto». È commosso, il presidente del Genoa Preziosi mentre rilascia le prime dichiarazioni. «Il futuro? È presto per parlarne, ora godiamoci la festa. Di sicuro ribadisco che a me piacciono le formazioni competitive…».
«Il ciclo del Napoli non si apre adesso. Credo che si sia aperto tre anni fa con l’arrivo di Aurelio De Laurentiis. Questa è una tappa, difficile e importante per una neopromossa. Andare in A dopo un campionato così difficile e con una squadra come la Juve, con tre sole promozioni. È una cosa straordinaria: la gara di Genova è stata il giusto epilogo, con due squadre che hanno meritato la serie A. Non so cosa avrebbero fatto in serie A visto che anche oggi, almeno nei primi settanta minuti, abbiamo ammirato in calcio di categoria superiore». Pierpaolo Marino, direttore generale del Napoli, commenta così il traguardo raggiunto dal club partenopeo. Spazio adesso alle dediche: «Il pubblico napoletano è stato sempre vicino alla squadra perchè abbiamo avuto una media di quasi 40mila spettatori, tranne quelle a porte chiuse. La città non ha risparmiato il suo supporto. Fin dalla gara col Cittadella, la prima con la nuova gestine, c’è stata vicina. Questo successo va dedicato a tutti i napoletani ed a quelli sparsi in tutta Italia».
REJA E GASPERINI – Per l’allenatore del Napoli Reja invece «sarebbe stato ingiusto che Genoa e Napoli disputassero i playoff». «Devo fare i complimenti ai ragazzi che hanno disputato un campionato straordinario. Quando godi i favori del pronostico non è facile allenare in una piazza esigente come Napoli. Quello che conta è aver centrato l’obiettivo, è un giusto coronamento quello che abbiamo fatto». Una stagione difficile per il tecnico, che più di qualche volta ha dovuto subire aspre critiche. «Ho sempre avuto vicino il Presidente, nei momenti di difficoltà mi è stato vicino, così come Pierpaolo Marino e se abbiamo raggiunto la promozione, il merito è principalmente loro».
Ebbro di gioia anche l’allentore genoano Gasperini: «Speravamo di ottenere la promozione direttamente, ci siamo riusciti tutti e due». «Questa settimana – racconta il tecnico rossoblu – avevamo solo il timore di recuperare l’intera rosa. Oggi c’era qualche giocatore acciaccato come De Rosa, poi abbiamo avuto problemi con Coppola e Milanetto, Stellini è da tempo infortunato. Eravamo rimaneggiati soprattutto in difesa, temevamo solo questo». Ai microfoni Sky Gasperini dice che quella contro i partenopei è stata «una partita molto aperta che si è cercato di vincere fino in fondo. All’inizio il Napoli ha fatto meglio, avevamo un pò il freno a mano tirato, ma quando abbiamo cominciato a pressare siamo riusciti a essere pericolosi. Poi la partita è stata avvincente fino alla fine». Questo è soltanto il momento di festeggiare, così Gasperini smentisce i presunti attriti con la società a cavallo del mercato di gennaio. «Tra me e la società non c’è mai stato nulla, anzi. Nei momenti più difficili il presidente mi ha sempre difeso, anche se di momenti difficili non ce ne sono stati molti. Nel girone d’andata – precisa l’allenatore rossoblu – non eravamo uno squadrone come molti dicevano. Avevamo un’ottima squadra ma non un’ottima rosa, così abbiamo pagato qualche infortunio e qualche squalifica, anche se abbiamo fatto 37 punti che non sono pochi».
ZONA PLAY OUT – Il pari tra Piacenza e Triestina cancellava i play off. A nulla servivano quindi le vittorie di Brescia e Rimini. Per la lotta per non retrocedere ci sarà spareggio play out tra Spezia (che batte la Juve) e Verona (che s’impone sul Bari), mentre l’Arezzo (che vince a Treviso) per il momento retrocede in C1 a meno che il Tar del Lazio non restituisca i 6 punti di penalizzazione ricevuti ad inizio anno presunti illeciti emersi nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta Calciopoli.
Questi gli altri risultati dell’ultima giornata di B: Albinoleffe-Bologna 2-5; Brescia-Cesena 4-2; Crotone-Vicenza 0-1; Juventus-Spezia 2-3; Lecce-Pescara 4-1; Modena-Frosinone 2-1; Piacenza-Triestina 1-1; Rimini-Mantova 2-1; Treviso-Arezzo 1-3; Verona-Bari 4-2.
Questa la classifica finale: 85 Juventus (-9) – Promossa in Serie A; 79 Napoli – Promossa in Serie A; 78 Genoa – Promossa in Serie A; 68 Piacenza; 67 Rimini; 67 Brescia; 65 Bologna; 64 Mantova; 58 Lecce; 53 Albinoleffe; 50 Bari; 50 Frosinone; 50 Treviso; 50 Vicenza; 49 Modena; 49 Cesena; 48 Triestina (-1); 48 Verona – Ai playout; 46 Spezia – Ai playout; 45 (42) Arezzo (-6) – Retrocesso; 32 Crotone – Retrocesso; 24 Pescara (-1) – Retrocesso.

10 giugno 2007

Written by: admin

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