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MILANO, 2 maggio 2007 – E ora sotto con la Rivincita, una partita attesa da due anni dopo la drammatica notte di Istanbul che premiò il Liverpool. Carlo Ancelotti è raggiante: “Giocare come abbiamo fatto nel primo tempo è il sogno di tutti gli allenatori. Abbiamo mostrato un calcio pefetto, mostrando una grande supremazia su un avversario fortissimo. La partita dell’andata ci ha dato la forza necessaria per questa impresa. Il momento decisivo? Il primo tempo, è lì che abbiamo guadagnato la finale”.
SFIDA AFFASCINANTE – La superiorità dei rossoneri è stata schiacciante, eppure Ancelotti tiene a precisare: “Il Manchester è fortissimo, probabilmente i gol segnati all’andata hanno avuto un peso decisivo per noi”. Poi la puntualizzazione, inevitabile se si considera l’inizio della stagione del Milan, stretto tra le incertezze provocate da Moggiopoli e una preparazione complicata dai preliminari: “Siamo felicissimi perché questo risultato ci ripaga dopo di tutto quello che è successo. Sembrava impossibile arrivare in finale e invece…”. All’ultimo atto della Champions nonostante quell’ammissione estiva con riserva alla competizione: “Sì, siamo stati “monitorati” e proprio in base a questo ci siamo comportati nella maniera giusta”. Ancora Liverpool dunque, due anni dopo: “È una sfida affascinante. Il Liverpool ha meno qualità del Manchester, ma è più tosto”.
GATTUSO – “Siamo molto contenti perché questa stagione è stata incredibile. Non ci credeveamo nemmeno noi, nessuno avrebbe scommesso 1000 lire su questa finale e invece ce l’abbiamo fatta. I complimenti dell’Uefa dopo l’andata ci hanno riempito d’orgoglio. L’andata è stata uno spettacolo”.
GILARDINO – “Sognavo questo momento, è arrivato, e c’ho sempre creduto. E’ andata bene, abbiamo fatto una partita credo perfetta sotto ogni punto di vista. Eravamo determinati per cercare questa finale e la volevamo tutti insieme. Abbiamo giocato un grande calcio, un gran primo tempo mettendoli sotto sin dal primo minuto, poi è arrivato il mio terzo gol che ha chiuso la partita. Per me è una grande soddisfazione fare un gol in semifinale e giocarmi questa finale, la prima per me, quindi speriamo bene. Adesso che siamo in finale la cosa più importante è alzare quella coppa. Quindi chi giocherà lo deciderà il mister. Siamo un gruppo unito, lo abbiamo dimostrato in tutta questa competizione, ci meritiamo questa finale e ce la andremo a giocare con tutto il nostro cuore”.
ODDO – “E’ stata una partita splendida. La stessa dell’andata ma con il minutaggio della perfezione. A Manchester abbiamo fatto solo 60 minuti in questo modo, qui siamo stati in grado di giocare senza errori per tutta la partita. Questa qualificazione quindi è meritata. La partita di Gattuso? Lui è un trascinatore, in una squadra ci vuole un giocatore così, ma non c’è solo lui. Volevamo tutti questa vittoria”.
KAKA’ – “E’ stata una partita perfetta. Cosa provo? E’ una bella occasione poter affrontare ancora una volta il Liverpool in finale. Non penso a una rivincita, mi auguro solo che stavolta finisca diversamente. Sto cercando di migliorarmi anche da attaccante, voglio essere più completo possibile e mi sforzo di essere utile anche da attaccante. Fare gol è una delizia, sto giocando più vicino alla porta e come attaccante l’ultima palla è quella che arriva a me. Mi piace giocare in questa posizione. Ora sogno una doppietta in finale per entrare nella storia della Champions e raggiungere a quota 12 il record di Van Nistelrooy”.
SEEDORF – “E’ una vittoria che ridà un po’ di morale a tutti in Italia. Io vivo le cose con intensità e sincerità (ha detto l’olandese spiegando le sue lacrime a fine gara, ndr), arriviamo da molto lontano ed io non dimenico l’inizio di stagione, da dove siamo partiti. Credo che l’emozione sia giusta”.
GALLIANI – “Godiamoci la vittoria di questa sera: ottava finale della presidenza Berlusconi, terza finale in cinque anni. Stratosferico. Ho visto una squadra meravigliosa che ancora una volta ha smentito molti critici che ci sono in tutte le tv. Siamo in finale Gattuso? Stroardinario, ma non cito mai un giocatore altrimenti suscita invidia negli altri. E’ stata una grandissima partita di tutta la squadra. Sono convinto che pensare di fare una finale è un risultato, vincere la Champions è migliore, ma fare una finale e perderla come due anni fa è diverso che uscire nel girone eliminatorio. L’obiettivo è raggiunto. Ora vediamo se trasformiamo la finale in vittoria”.
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