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NAPOLITANO: ” INTOLLERABILE LA VIOLENZA SULLE DONNE”

today08/03/2007

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ROMA – «Con questo 8 marzo vogliamo chiamare le donne italiane a lavorare per la causa delle donne, per i loro diritti, per i loro progetti. Questa è la chiave che abbiamo scelto quest’anno». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, celebrando al Quirinale la Giornata internazionale delle donne.
DIRITTI – «Sono molte – ha aggiunto Napolitano – le donne che si sono affermate per loro forza, per loro qualità e per loro meriti superando condizioni di partenza sfavorevoli, resistenze e inerzie pesanti. E ciò di certo non può appagarci e tranquillizzarci: dobbiamo rendere possibile per tutte le donne fare la loro strada, conquistare ed esercitare i loro diritti». «Gli uomini – suggerisce Napolitano – occupino anche le mansioni femminili».
LAVORO – Per il Capo dello Stato «sono troppo poche le donne italiane che riescono a raggiungere i vertici nel mondo dell’economia, della pubblica amministrazione e della politica, tanto è vero che le parlamentari sono solo una piccola pattuglia». «Le donne italiane sono troppo poco occupate e quando lo sono fanno assai più fatica degli uomini ad avanzare in tutte le sfere di attività, dalle imprese private – ha osservato Napolitano – alla pubblica amministrazione, alla politica, come ben sanno le pattuglie, solo pattuglie, di elette nel nostro Parlamento». Secondo il presidente, infatti, «la barriera che blocca l’accesso delle donne agli alti gradi in Italia è ancora particolarmente robusta. Eppure quel limitato gruppo di donne che supera la barriera guadagna comunque meno degli uomini».

CULTURA – «Perché la situazione cambi, perché le donne godano davvero di pari opportunità – ha detto Napolitano davanti ai ministri Pollastrini, Fioroni e Mussi -, perché cessino sfruttamenti e violenze, è necessario un robusto tessuto normativo. E tuttavia le leggi come sappiamo sono essenziali ma non bastano. È indispensabile un impegno collettivo, un impegno fortissimo di educazione, fin dai primi gradi del sistema d’istruzione, al rispetto della donna, alla cultura della non violenza, al principio della parità». Infatti, rilancia il presidente, «se non si crea, innanzitutto fra i ragazzi, fra ai giovani nelle scuole e nel Paese un nuovo costume civile, tale da sconfiggere le posizioni più incolte e le pulsioni più rozze, la battaglia della sicurezza, della piena serenità e dignità per le donne non può essere vinta».

MANSIONI – «È bene che le donne occupino ruoli e mansioni tradizionalmente maschili – conclude Napolitano – ma è bene pure che gli uomini occupino ruoli e mansioni tradizionalmente femminili. È una buona cosa che più padri e più nonni si occupino dei figli e dei nipoti. Per mia esperienza so che i padri ne sono spesso troppo distolti, considerandosi magari giustificati. Dico comunque che la condizione di nonno può rappresentare una sorta di seconda grande occasione». «Sappiamo tutti che nessun servizio pubblico può garantire contro le molte emergenze che la combinazione tra vita familiare e vita lavorativa comporta», soprattutto dopo che la donna è entrata nel mondo del lavoro. «Per tali emergenze la famiglia e le reti amicali restano indispensabili, così come restano insostituibili per la capacità di integrare il bagaglio affettivo che ai bambini offrono i genitori».
CORRIERE.IT

Written by: admin

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