NELLA RETE DELLE FOTO ANCHE GILARDINO E BARBARA BERLUSCONI
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CATANIA – Molto più di una matricola terribile. Quarto posto, la zona Champions League, una sola sconfitta nelle ultime nove partite: il Catania non smette di stupire, spinto dai gol del suo bomber Spinesi, giunto già a quota otto, e dalle parate del capitano Pantanelli. I rossazzurri sono la rivelazione del torneo, un gruppo che piace, vince e infiamma una piazza che, tornata nella massima serie dopo oltre un ventennio, non vedeva l’ora di godersi momenti simili.
L’entusiasmo in città è palpabile, la vittoria sull’Udinese ha alimentato i sogni della tifoseria. Di fronte a tanta euforia, tocca all’artefice del miracolo rossazzurro, il tecnico Pasquale Marino, predicare calma e umiltà: “I tifosi possono permettersi di parlare di Champions League o Coppa Uefa, noi abbiamo il dovere di non farci illusioni. So che la classifica ci sorride, ma se volete farmi sbilanciare parlando di coppe europee o traguardi simili sappiate che non ci riuscirete: ho paura che la squadra si creda forte”.
Cauto con le parole, ma coraggioso in campo. Dietro al quarto posto del Catania, c’è la filosofia di un allenatore che vuole una squadra che ottenga i risultati attraverso il gioco, una formazione propositiva e d’attacco, fedele al suo tridente e al desiderio di sfidare a viso aperto chiunque. Principi ferrei, ai quali Marino, con coerenza, non si è sottratto neppure dopo la batosta del 7-0 all’Olimpico contro la Roma.
“Sapete – dice Marino – perché i punti che abbiamo messo da parte sono così importanti? Perché ci avvicinano alla quota salvezza, ossia al nostro obiettivo prioritario, e perchè ci regalano quella serenità necessaria per poter sviluppare il tipo di manovra che ci è cara. Con meno pressione addosso, si gioca meglio e noi, lo sapete, per fare risultato abbiamo bisogno di giocare bene. Il vero motivo d’orgoglio, al di là del piazzamento, è il modo in cui si stanno comportando i miei ragazzi, il calcio che stanno riuscendo a offrire. Siamo una squadra vera”.
A margine della consegna della Panchina d’oro a Coverciano, l’allenatore svela che “nella scorsa estate il direttore sportivo, Lo Monaco, ha fissato anche il premio per le coppe europee, non soltanto quello per la salvezza, ma io non so nulla delle cifre perché riguardano i calciatori. Se il Catania va in Uefa? Non festeggerò in maniera particolare”. Infine Marino rivela che il suo tecnico di riferimento è Paolo Lombardo: “Uno che ha allenato tanto in serie C e che non ha avuto la fortuna che avrebbe meritato”.
In attesa di vedere quali sviluppi avrà il campionato del Catania, per il tecnico rossazzurro è già in arrivo un primo riconoscimento tangibile: il rinnovo del contratto. Il presidente etneo, Nino Pulvirenti, conferma: “Marino sarà una sorpresa per il grande pubblico, ma non per noi. Lo seguo da tempo, so quanto vale e per questo l’ho voluto. Con lui abbiamo allestito un progetto a lungo termine che sta dando i suoi frutti e che è destinato a proseguire regalandoci altre soddisfazioni”.
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Written by: admin
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