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PALERMO – Più facile del previsto. Il Palermo batte la Sampdoria con un gol per tempo, conquista il quarto successo consecutivo e prosegue la sua marcia in vetta alla classifica del campionato. I rosanero hanno vinto giocando al piccolo trotto e senza faticare particolarmente, risultando perfino lezioni in talune circostanze, ma soprattutto capitalizzando certi limiti della squadra di Walter Alfredo Novellino, apparsa stranamente poco organizzata e incapace di contrastare il passo a un Palermo risoluto, essenziale, oltre che ben registrato in ogni settore del campo. Anche in difesa, dove nel corso della stagione ha spesso lasciato a desiderare.
Era importante lanciare un altro segnale al campionato, ma anche all’Inter che il 26 prossimo sarà ospite del Palermo nello stadio Barbera. Il Palermo ha fornito un’ulteriore dimostrazione di forza, cancellando con un colpo di spugna la sconfitta subita giovedì sera contro il Newcastle Utd in Coppa Uefa. Il monologo del Palermo va in scena già nel primo tempo. Gol compreso sono sette le opportunità che i rosanero riescono a guadagnarsi, mentre della Sampdoria si ricorda solo una punizione di sinistro sulla barriera di Bonanni. Poi, più nulla.
Il Palermo sfodera una prova di grande maturità, ma non solo: mette in mostra la calma di chi sà che, prima o poi, il gol arriverà. E’ solo una questione di tempo. Amauri è in grande spolvero, e si vede, non è un caso se proprio lui, dopo soli 4′, riesce a guadagnare una ghiotta occasione: supera di slancio (e di potenza) due avversari ed entra in area con la sicurezza di chi è pronto a scoccare il tiro vincente. L’attaccante brasiliano, però, non ha fatto i conti con Falcone, che lo tiene per la maglia e lo mette giù: per Saccani non è rigore.
Il Palermo non demorde e al 7′ Amauri, sempre lui, spalle alla porta, devia di testa una punizione di Corini, costringendo Castellazzi a una deviazione alta. Fra il 12′ e il 17′ i rosanero riescono a collezione altre due buone occasioni, rispettivamente con Di Michele (conclusione dai 22 metri di poco fuori) e Simplicio (destro largo di poco), ma è Guana al 28′ inquadrare la porta e a chiamare in causa Castellazzi, che questa volta deve volare per mettere in angolo il suo destro al Curaro.
Ci pensa Corini, con una delle sue parabole letali su punizione, a mettere le cose a posto, poi Amauri cerca il raddoppio (di testa), ma non lo trova, sia pure per una questione di centimetri.
In apertura di ripresa (3′) si vede finalmente anche la Samp: il tiro di Daniele Franceschini, però, finisce sull’esterno della rete, dopo un rimpallo in area. Nel secondo tempo va in scena la saga degli errori e lo spettacolo ne risente. E’ il Palermo a tenere il pallino del match in mano, mentre la formazione di Novellino conferma le difficoltà in fase d’impostazione che fin qui ne hanno segnato il cammino in campionato.
Con il passare dei minuti, gli spazi aumentano e il Palermo diventa più guardingo, al punto che Guidolin arretra Bresciano fino alla linea dei difensori, lasciando a Guana il compito di trasformare le azioni difensive in offensive. Una punizione di Corini al 21′ finisce alle spalle di Castellazzi, ma nessuno tocca il pallone e allora Saccani si vede costretto a invalidare il gol.
Novellino si affida a Pieri, spostando Christian Zenoni da sinistra e destra, ma non cambia granché nell’economia – e soprattutto nella manovra – degli ospiti. Al Palermo manca il raddoppio che arriva al 25′, dopo una dormita della difesa della Samp, che perde tutti i rimpalli nella sua area, sugli sviluppi di un’azione confusa e permette a Zaccardo di firmare il secondo centro stagionale in campionato, dopo quello contro il Messina. Nel finale Bresciano, Amauri e anche Biava potrebbero arrotondare, ma non ci riescono.
PALERMO-SAMPDORIA 2-0 (1-0)
Palermo (3-5-1-1): Fontana 6, Zaccardo 7, Barzagli 6, Biava 6.5, Bresciano 6.5, Guana 7.5, Corini 7, Simplicio 7, Pisano 6.5, Di Michele 5 (33′ st Cassani sv), Amauri 6. (20 Sirigu, 4 Gio. Tedesco, 10 Caracciolo, 15 Dellafiore, 18 Parravicini, 90 Brienza). All.: Guidolin 7.
Sampdoria (4-4-2): Castellazzi 6, Sala 5.5 (11′ st Pieri 5), Falcone 5.5, Terlizzi 4, C. Zenoni 6, D. Franceschini 5.5 (33′ st G. Delvecchio sv), Volpi 5.5, Palombo 5.5, Bonanni 6 (26′ st Olivera sv), 27 Quagliarella 5, 20 Bonazzoli 5.5. (99 Berti, 5 Accardi, 18 Parola, 88 Foti). All.: Novellino 5.5.
Arbitro: Saccani di Mantova 5.
Reti: nel pt, 35′ Corini; nel st, 25′ Zaccardo.
Note: angoli 3-4. Recupero: 0′ e 3′. Espulso: nel st 43′ Terlizzi per proteste. Ammoniti: Corini per proteste, Di Michele per ostruzionismo. Spettatori: 22.244, per un incasso di 410.690,30 euro.
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