SCHUMACHER: “IL TITOLO? 1 CHANCE SU 100”

Nelle libere del Gran Premio del Brasile, che domenica chiuderà il mondiale, per ora Michael Schumacher (sesto) è davanti a Fernando Alonso (decimo). Ma la prima guida della Ferrari non si fa illusioni: «Ho una possibilità su 100. Al titolo piloti non credo più». Il Gran premio del Brasile in programma domenica sarà l’ultima gara della sua strepitosa carriera. Ma il vantaggio in classifica di Alonso (10 punti) è quasi incolmabile, a meno di clamorose sorprese, e allora il pilota tedesco pensa soprattutto a fare l’ultimo regalo alla Ferrari: il titolo costruttori. «Per quanto riguarda il titolo piloti, Fernando ha bisogno di un solo punto. Questo significa che può andare a spasso per la pista senza prendere rischi inutili».
PROVE LIBERE – Nelle libere del venerdì il tedesco è stato più veloce di circa un decimo di secondo rispetto al giovane rivale, rispettivamente sesto con 1’13″713 e decimo in 1’13″820. L’altra «rossa», guidata da Felipe Massa, è stata sopravanzata dalla seconda Renault di Giancarlo Fischella, dodicesimo in 1’14″053, mentre il brasiliano è finito diciassettesimo con 1’14″561. Ma nella prime piazze per ora ci sono solo piloti che non saranno al via della gara, cioè Alexander Wurz su Williams, Anthony Davidson della Honda e Sebastiean Vettel della Sauber. Paradossalmente, gli unici a scendere sotto il minuto e 13 a giro. Tra i piloti che si schiereranno in griglia il migliore, provvisoriamente, è stato Jarno Trulli su Toyota, quarto tempo in 1’13″483. Solo 25ma la Toro Rosso di Vitantonio Liuzzi, fermatasi a 1’15″737. Per Kimi Raikkonen, sostituto virtuale dalla prossima stagione di Schumi a Maranello, nono posto a 1’13″803: guarda caso, immediatamente davanti ad Alonso. Ferrari e Renault hanno giocato a nascondere le proprie carte, evitando di forzare. Il tempo a San Paolo del Brasile sembra tenere, sebbene durante le prove fosse molto coperto: 21 gradi la temperatura (30 sull’asfalto); in caso i pioggia i pronostici sono a favore della scuderia francese sarebbe favorita.

«ALL’ATTACCO» -«Come squadra abbiamo invece delle buone carte – spiega Schumi – e negli anni scorsi ho sempre avuto dei compagni di scuderia brasiliani, il che ci ha portato un ulteriore supporto. Nel complesso vedo quindi solo fattori positivi che mi rendono entusiasta di affrontare questa gara. Ho già detto che come saluto vorrei regalare al mio team il titolo costruttori, quindi la nostra tattica può essere solo l’attacco. Sarebbe meraviglioso vincere questo ultimo Gran Premio, una degna conclusione per noi tutti e un’occasione più che gradita per festeggiare».
«SENZA RISCHI» – Alonso è invece scaramantico. «Non penso che il campionato sia finito. Fino all’ultimo giro, fino a quando non diventi campione, tutto può sempre accadere e quindi non diamo nulla per scontato – ha detto lo spagnolo -. Sappiamo che c’è ancora lavoro da fare e bisogna essere concentrati. Il nostro weekend deve essere un normale weekend di gara e bisogna ottenere il massimo dalla vettura senza prendere rischi. Se avremo le nostre prestazioni abituali combatteremo per le prime posizioni e raggiungeremo i nostri obiettivi».

PREMIO ALLA CARRIERA – Comunque vada, ad attendere Schumacher dopo il traguardo sarà un premio particolare. Il tedesco riceverà infatti un trofeo alla carriera dalle mani di Pelè. «Considero il pilota sette volte campione del mondo come il mio equivalente nell’automobilismo – ha detto l’ex fuoriclasse – Spero che questo Gran Premio del Brasile gli porti fortuna e se lui sarà campione qui a Interlagos tanto meglio».
DA CORRIERE.IT