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Ogni Santi e la festa dei Morti. La festa che unisce cielo e terra

today01/11/2024 2

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Con questa solennità, la Chiesa pellegrina sulla terra venera, in unica festa, la memoria dei santi, conosciuti e no, per essere incitata dal loro esempio e allietata dalla loro protezione. La festa si diffuse nell’Europa latina dall’VIII secolo.

Il 2 novembre si commemorano i defunti in quella che viene chiamata la festa dei

2 novembre, festa dei Morti: le tradizioni in Italia e nel mondo

Lungo lo Stivale infatti, esistono modi molto diversi per “festeggiare” questa ricorrenza.nIn alcune zone della Lombardia, la notte tra l’1 e il 2 novembre molte persone mettono in cucina un vaso di acqua fresca per far dissetare i morti. In Friuli invece si lascia un lume acceso  un secchio d’acqua e un po’ di pane.

In Trentino le campane suonano per richiamare le anime e entro casa viene lasciata una tavola apparecchiata e il focolare accesso per i defunti. Lo stesso capita in Piemonte e in Val d’AostaSempre per “rifocillare ” i defunti, in Liguria vengono preparati i bacilli (fave secche) e i balletti  (castagne bollite).

Tanti anni fa, la notte del 1 novembre, i bambini si recavano di casa in casa, come ad Halloween , per ricevere il “ben dei morti“, ovvero fave, castagne e fichi secchi. Dopo aver detto le preghiere, i nonni raccontavano loro storie e leggende paurose.

In Umbria si preparano gli stinchetti dei morti, dolci a forma di fave.

In Abruzzo, oltre al tavolo da pranzo apparecchiato, si lasciano ancora oggi tanti lumini accesi alla finestra quante sono le anime care. Ma un tempo era anche tradizione scavare e intagliare le zucche e inserire una candela all’interno e usarle come lanterne, proprio come ad Halloween.

Altro che “americanata”!

A Roma la tradizione voleva che il giorno dei morti si tenesse compagnia ad un defunto consumando un pasto vicino alla sua tomba.

In Sicilia il 2 novembre è una festa con molti riti per i bambini. Se i più piccoli hanno fatto i buoni, riceveranno dai morti i doni che troveranno la mattina sotto il letto: si tratta di giochi ma soprattutto di dolci, come i pupi di zuccaro (le bambole di zucchero).

Si preparano anche gli scardellini,  dolci fatti di zucchero e mandorle (o nocciole) a forma di ossa dei morti e si mangia la frutta martorana, fatta di pasta di mandorle colorata. I risultati sono davvero incredibili e le vetrine delle pasticcerie uno spettacolo da vedere.

Per “rifocillare ” i defunti, in Liguria vengono preparati i bacilli (fave secche) e i balletti  (castagne bollite).

Tanti anni fa, la notte del 1 novembre, i bambini si recavano di casa in casa, come ad Halloween , per ricevere il “ben dei morti“, ovvero fave, castagne e fichi secchi. Dopo aver detto le preghiere, i nonni raccontavano loro storie e leggende paurose.

Written by: Giuseppe Cancelliere

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