Giovanni Allevi a Sanremo 2024: «Il mieloma è una battaglia che non si vince mai, ma vivo la gioia del presente»
portato tutti qui con me sul palco, anime splendenti, esempio di vita autentica. Prima di andare all’ultimo dono, facciamo loro un applauso. Ho ancora un dono. Ma quanti sono? Quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più. Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo. Come intuisce Kant, il cielo stellato può continuare a volteggiare. Eppure sento che in me c’è qualcosa che permane ed è ragionevole pensare che permarrà in eterno. Io sono quel che sono, voglio andare fino infondo a questo pensiero. Se le cose stanno così, cosa mai sarà il giudizio dell’esterno. Voglio accettare il nuovo Giovanni. Vado? Si toglie il cappello Com’è liberatorio essere se stessi. Si chiama fenomeno di accentuazione cognitiva per onorare la vostra attenzione, per dare forza e speranza alle tante persone che come me stanno ancora lottando, suonerò di nuovo il pianoforte davanti al pubblico. Attenzione però, ho due vertebre fratturate. E tremore e formicolio alle dita, nome tecnico: neuropatia. Però, però, non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l’anima».
Fonte: corrieredellasera
GC