La presidenza nazionale Faib Confesercenti, riunita d’urgenza, a seguito dell’incontro con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, che ha convocato i gestori dei carburanti, a 4 ore dall’inizio dello sciopero della categoria, ha valutato positivamente le proposte presentate dal governo e già formalizzate con un emendamento al decreto legge. Ha deciso, quindi, di ridurre lo stop da 48 a 24 ore (dalle 19 di martedì 24 gennaio alle 19 di mercoledì 25), mentre le altre sigle, Fegica e Figisc-Anisa, hanno diffuso una nota confermando lo sciopero e comunicando di aver apprezzato il tentativo in extremis del ministro ma di non ritenerlo sufficiente a intervenire con la necessaria concretezza.
«L’annuncio dell’avvio del tavolo volto a ristrutturare la rete distributiva e ridare un piano regolatoria certo va nella direzione giusta e auspicata – si legge -. Ma le modifiche ipotizzare sul decreto, oltre a non essere sufficienti, sono ormai nelle mani del Parlamento. Quel che rimane sullo sfondo, sconti o non sconti sulle multe, cartelli o non cartelli da esporre, è l’idea di una categoria di lavoratori che speculano sui prezzi dei carburanti. Il che è falso e inaccettabile. Lo sciopero è quindi confermato. Così come rimane confermata l’intenzione della categoria di dare tutto il proprio contributo al processo di riforma, per ora solo annunciato. Domani alle ore 11.00 è in programma una assemblea dei gruppi dirigenti delle organizzazioni di categoria, presso la sala Capranichetta di Piazza Montecitorio, aperta a deputati e senatori di tutti i gruppi parlamentari».
Fonte: corriere.it
GC