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l cuore ce lo ha messo fino all’ultimo, anche pochi giorni fa sul palco di Sanremo, dirigendo con poesia e intensità il pezzo da brivido di Pierdavide Carone, che aveva arrangiato in modo magistrale e a cui teneva così tanto. Il mondo della musica e dello spettacolo piange un collega e un amico.
Tra i primi ad esprimere cordoglio, Carlo Verdone. «Ho appreso la notizia con grande dolore. Solo quindici giorni fa Dalla mi aveva chiamato chiedendomi di presentargli il suo libro, ma nello stesso giorno dovevo presentare il mio. Così ho dovuto dire di no». «Ma sono invece contento di una cosa: avevo dedicato a lui un intero film come Borotalco e lui ne andava fiero», sottolinea l’attore e regista. E conclude: «Ci sentivamo spesso al telefono. Con lui si perde un grande compositore e una persona colta ed estremamente generosa».
Su twitter in pochi minuti l’ashtag «luciodalla» diventa immediatamente il più popolare e i messaggi arrivano a centinaia. Tra i primi a commentare la morte sono i colleghi Jovanotti e Paola Turci. Lorenzo scrive: «Oh no, dai no… non ci posso credere dai… davvero non posso crederci», mentre la cantautrice romana gli manda un ultimo addio: «Sempre vicina a te. Sempre vicino a me. Lucio». Tra i tanti altri che scrivono, anche l’attrice Sabina Guzzanti: «Un poeta ci ha lasciato. Restano grandi canzoni, non un vuoto».
«Questo è un momento tristissimo e non mi sento di parlare con nessuno». Lo riferisce l’ufficio stampa di Francesco De Gregori, il Midas Promotion, di Michele Mondella, per conto dell’artista che non vuole rilasciare ulteriori dichiarazioni.
«Se ne è andato da gladiatore… È stata una notizia incredibile, l’ho sentito solo dieci giorni fa, pensavo stesse molto bene di salute, è sempre stato molto propositivo per se stesso, per gli altri». Lo ha detto ai microfoni di Sky una commossa Caterina Caselli. «La mia canzone? Piazza Grande – afferma la grande interprete che non riesce a trattenere l’emozione – Era una persona molto colta, geniale, curiosa, eclettica e molto vitale. Era bello poter parlare con lui, il suo eloquio era attraente».
«Ha dato tanto ed è stato uno dei tre, quattro grandi della canzone d’autore. Ho appena appreso la notizia, sono costernato»: è il primo commento di Roberto Vecchioni alla notizia dell’improvvisa morte di Lucio Dalla. «È una notizia che mi avvilisce – dice Vecchioni -. Era pieno di vitalità, l’ho visto al Festival di Sanremo con tanto brio e tanta carica. Mi vien da pensare quanto sia insana la fatalità. Fosse stato malato uno si prepara, invece così… Bisogna aggrapparsi alla vita». Tanti i ricordi di Vecchioni: «Abbiamo fatto manifestazioni insieme, ci siamo incontrati nelle stesse sale di registrazione e poi quante volte abbiamo parlato di musica ma anche di politica, di filosofia. L’infarto arriva così. Bisogna aggrapparsi alla vita».
«È morto un carissimo amico, mi dispiace moltissimo, fa parte della mia vita». Così Antonello Venditti ricorda Lucio Dalla. «Se ne va un pezzo di storia fatta insieme – aggiunge Venditti – artistica e umana. Ora piangiamo l’uomo, poi valuteremo la storia artistica di Lucio, che è importantissima per la musica italiana».«L’ho avuto tante volte ospite nelle mie trasmissioni, era un amico, gli volevo bene. Ci volevamo bene. Era la colonna sonora della nostra vita». Maurizio Costanzo commenta con commozione la notizia della morte di Lucio Dalla: «Quando ho visto la notizia sono rimasto costernato, non era una morte annunciata. Lucio era un uomo sensibile e perbene, di grande generosità, come ha dimostrato anche all’ultimo Sanremo, mettendosi in un ruolo defilato, come direttore d’orchestra, per dare spazio a un giovane», sottolinea Costanzo.
«Ci conoscevamo dal ’63 e eravamo legati anche dal tifo per il Bologna oltre che dalla passione per la musica. Tanti anni di amicizia ci legano. Sentire che ci ha lasciato mi ha colpito, non riesco ancora a riprendermi»: così Gianni Morandi al Tg1 ricorda Lucio Dalla, morto di infarto in Svizzera all’età di 69 anni. «Mi manca l’amico – aggiunge Morandi, che quest’anno è riuscito a convincere Dalla a partecipare al festival di Sanremo -. È stato uno dei più grandi, autore, cantante, musicista, jazzista, un uomo che parlava a tanta gente e sapeva comunicare. Lui è stato un artista unico, a me mancherà molto anche come grande amico».
«Ciao Lucio… La tua musica resterà nella storia, sempre». Sono le prime, laconiche parole di Pierdavide Carone, giovane promessa della musica che ha calcato il palco di Sanremo solo pochi giorni fa proprio con Lucio Dalla, con la canzone Nanì. Carone, che è in tour per l’Italia, ha affidato alla sua pagina Facebook il breve messaggio di cordoglio per la scomparsa dell’amico e mentore.
«Un musicista, un poeta, un cantautore bravissimo… Sono sicuro che sarà studiato a scuola». È il commento di Renzo Arbore alla morte di Lucio Dalla «un artista che aveva una vena originale non mutuata da altri». Arbore, dai microfoni di del Tgcom24, non nasconde il «profondo dolore» per la scomparsa e «i molti ricordi comuni».
«Oggi siamo tutti un pò più soli». È questo il malinconico messaggio che Fiorella Mannoia ha lasciato sulla sua pagina Twitter, dopo aver appreso della morte improvvisa di Lucio Dalla, durante una tournee in Svizzera.
«Disperato erotico stomp è una delle mie canzoni preferite. Ciao Lucio». Così Valentino Rossi ricorda su Twitter Lucio Dalla, scomparso oggi all’età di 68 anni. «Ho avuto la fortuna di conoscere Lucio Dalla qualche anno fa a Bologna -ricorda il ’dottore’-, avevamo doppiato insieme un fumetto di Milo Manara».
«Non posso pensare che la notizia della scomparsa sia vera». Stenta a crederci Laura Pausini che sulla sua pagina Facebook ha linkato il video del suo concerto a Roma dello scorso 3 gennaio, quando ha interpretato sul palco ’L’anno che verrà’. «Lucio è il primo artista italiano che mi vide cantare in un ristorante di Bologna quando avevo 8 anni – scrive la cantante – e non posso dimenticare la sua carezza sui miei capelli e le sue belle parole di incoraggiamento. Mi è stato vicino con affetto in tutti questi anni ed io casualmente ho deciso di rendergli omaggio quest’anno durante i miei concerti con la canzone con la quale da piccola l’ho conosciuto… Mi sembra così strano non averla potuta cantare di fronte a lui… Forse l’avrei potuto fare l’11 marzo proprio nella nostra Bologna. Chi era a Roma, l’ha cantata con me e questo è il nostro omaggio al grandissimo cantautore bolognese che ha segnato la storia della musica e della cultura italiana per sempre. Ciao Lucio – conclude la Pausini – per fortuna rimarrai con noi, con il tuo talento e le tu idee buffe e innovative, ma soprattutto emozionanti».
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