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artito dalla Sicilia, lo sciopero dei tir contagia tutta l’Italia, causando blocchi e disagi alla circolazione e non solo. Domani stop per il primo turno di tutti gli stabilimenti Fiat a causa del mancato rifornimento dei componenti. E si fa concreto il rischio di un aumento di prezzi nei mercati. Il Garante sugli scioperi attacca chiedendo la precettazione e parla di blocchi “inaccettabili”. Il ministero dei Trasporti li definisce “ingiustificati” ed il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri assicura che “non saranno tollerati”.
La protesta proseguirà fino a venerdì, ma mercoledì è in programma un incontro che potrebbe essere decisivo tra Governo e rappresentanti dei camionisti. La mappa delle proteste contro gli aumenti del gasolio, dei pedaggi autostradali e dell’Irpef – sulle quali vigilano due gruppi di lavoro riuniti al Viminale, uno centrato sull’ordine pubblico e l’altro sulla circolazione – coinvolge quasi tutte le regioni. I mugnai, da parte loro, lanciano l’allarme cibo. Pane e pasta, affermano, sono a rischio nell’arco di 48 ore se non verrà ripristinata la normalità del trasporto su strada.
Dal Governo, dal mondo delle imprese, ma anche da quello sindacale, sono partiti attacchi all’iniziativa di protesta. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ricordato di aver convocato le associazioni dell’Autotrasporto lo scorso 11 gennaio proprio per fare il punto su problemi e richieste e di aver assunto in quell’occasione “concreti impegni, immediatamente attuati”. Dunque, ha aggiunto, “non si giustificano le gravi azioni di blocco che tuttora persistono”. Il ministro dell’Interno, da parte sua, ha fatto sapere che “non saranno tollerati i blocchi stradali. Fin dove si può useremo il dialogo, però bisogna anche tenere presenti i diritti dei cittadini”.
L’Authority di garanzia sugli scioperi ha scritto ai ministri di Interno e Trasporti affinchè valutino se non sia il caso di emanare l’ordinanza di precettazione nei confronti delle organizzazioni degli autotrasportatori. “I blocchi causati dalla protesta – ha detto il presidente Roberto Alesse – sono inaccettabili” ed ha annunciato l’apertura di “un procedimento per valutare le sanzioni da irrogare a chiunque stia violando la legge e danneggiando i cittadini”. Confindustria ha chiesto al Governo di “ripristinare immediatamente la normalità dei trasporti stradali. Un fermo dei servizi non può trasformarsi in blocchi illegali, che impediscono alle imprese di poter svolgere liberamente le proprie attività e ai cittadini di circolare sulla rete stradale”. Critiche anche altre associazioni degli autotrasportatori.
SICILIA VERSO LA NORMALITA’ – Intanto torna gradualmente alla normalità la situazione in Sicilia, dopo la settimana di sciopero messa in atto dagli autotrasportatori e dai comitati Forza d’urto e Movimento dei forconi. Sebbene la protesta prosegua in forma pacifica, i tir carichi di carburante sono riusciti a rifornire le pompe di benzina lasciate a secco nei giorni scorsi e prese letteralmente d’assalto da migliaia di automobilisti che hanno atteso ore prima di poter fare rifornimento. Lunghe code vengono registrate anche questa mattina, con problemi per il traffico. A Catania, in particolare, situazione critica in piazza Eroi D’Ungheria, via Passo Gravina e piazza Ariosto. Nei supermercati tornano a riempirsi gli scaffali rimasti senza latte, acqua e altri viveri di prima necessità.
BENZINAI SEMPRE APERTI – Un decreto assessoriale firmato dall’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, stabilisce che fino alle 24 di domenica 29 gennaio gli impianti di distribuzione di carburanti possono esercitare la propria attività anche 24 ore al giorno, in deroga alle disposizioni previste. “Dopo l’emergenza – dice l’assessore – adesso occorre garantire il servizio sia ai cittadini e sia alle imprese che fin troppo hanno pagato in termini economici a causa dello sciopero che ha comportato il blocco del traffico dei giorni scorsi”.
Il decreto è stato emesso anche per agevolare al massimo il rifornimento dei distributori di carburante in Sicilia. “Molti impianti sono letteralmente rimasti a secco – aggiunge Venturi – e gli approvvigionamenti stanno lentamente tornando alla normalità. Con questo provvedimento l’amministrazione intende andare incontro, per quanto possibile, alle esigenze di tutte le categorie produttive, distributori inclusi, e dei cittadini, concedendo la deroga sia sui giorni di chiusura che ai normali turni di servizio”.
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