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Ci pensa Miccoli a tenere a galla i suoi. È il numero 10 rosa a disegnare al 92’ la punizione vincente che evita la sconfitta che avrebbe pregiudicato il passaggio del turno. In virtù del 2-2, gli uomini di Pioli non partiranno di certo favoriti al ritorno, ma senza dubbio si potrà giocare un’altra gara rispetto a una partenza con handicap. Comincia così, a quasi due mesi esatti dalla finale di Coppa Italia, la stagione dei rosanero. Stagione nuova, ma vecchi vizi. Il Palermo, infatti, ha messo in evidenza tutti i suoi limiti registrati nella passata stagione.
Cambia il modulo, ma almeno per adesso le fragilità difensive restano evidenti. La difesa atre balla spesso al cospetto di una compagine, quella degli svizzeri del Thun, che di certo non è irresistibile. In avanti, invece, come al solito i solisti del Palermo fanno sempre il bello e cattivo tempo. Quando gente come Ilicic azzecca la giocata giusta, è capace di cose strabilianti che potrebbero anche non far rimpiangere la partenza ormai prossima di Pastore. Ma quando si spegne la luce e ci si comincia a guardare troppo allo specchio e a cercare quel tacco o quel dribbling di troppo, il risultato è il malcontento del pubblico.
Un pubblico accorso stasera numeroso che ha visto il Palermo subito gelato al 7’.
Bastano un triangolo e una sovrapposizione sulla fascia destra per mandare in tilt la difesa rosanero, con Schneuwly liberissimo di entrare in area e servire Luthi che deposita alle spalle di Benussi. Partita in salita ma i rosa hanno la forza di reagire e dopo sei minuti al 13’ pareggiano i conti con Ilicic che, dopo un fraseggio stretto con Pinilla, fa esplodere il suo mancino da venticinque metri che si insacca sul primo palo, dove il portiere Da Costa non appare proprio impeccabile. Due gol nel primo quarto d’ora e i ritmi del match s’impennano subito. Ed è proprio lo sloveno ad accendere la luce tra i suoi, andando spesso a prendere palla a centrocampo per sopperire alle carenze di circolazione. Positivo nei primi minuti anche Zahavi, che al 17’ mette in porta Nocerino. Sembra fatta, ma la palla esce di un soffio. È un Palermo che fa vedere buone cose in avanti.
L’affiatamento tra Ilicic e Zahavi sembra già a buon punto. Da registrare, invece, certi meccanismi dietro dove difesa e centrocampo sembrano un po’ troppo slegati in certi frangenti, lasciando agli avversari un po’ troppo campo. I rosa abbassano i ritmi e non potrebbe essere altrimenti. Era impensabile tenere la velocità messa in campo nei primi venti minuti il 28 luglio alla prima uscita ufficiale. E al 38’ Stefano Pioli opera il primo cambio, facendo uscire Pinilla, acciaccato, per Miccoli. I rosa rischiano qualcosa negli ultimi dieci minuti, ma negli spogliatoi si va con il risultato di 1-1.
Il primo squillo di tromba della ripresa è di Miccoli, col numero 10 che lavora un bel pallone al 52’ e serve Nocerino che deve solo appoggiare la sfera a porta vuota. Il centrocampista napoletano lo fa, ma si fa pescare in fuorigioco. Ma il Thun c’è e a ogni attacco la difesa traballa sempre. E al 55’ Schneider punisce Benussi con un bel sinistro da fuori. 1-2 e rosa di nuovo costretti a inseguire. I 28 mila del Barbera provano a spingere i propri beniamini, ma, com’era prevedibile, i rosa dopo un quarto d’ora cominciano ad andare in riserva con le energie fisiche. Per cambiare la situazione, Pioli decide di mandare temporaneamente in cantina la difesa a tre e di tornare all’antico. Fuori Munoz per Bacinovic e ritorno al 4-3-2-1.
I rosa cambiano assetto tattico, ma faticano comunque a costruire soprattutto per il fatto che si minuto dopo minuto si va spegnendo la verve di Ilicic e Zahavi. A questo punto solo una prodezza balistica può salvare i rosa dal tracollo. Ci prova Miccoli con una punizione al 77’, ma la palla si spegne alta. Ma il Romario del Salento ha solo preso le misure. Sì,perché al secondo dei tre minuti di recupero Miccoli salva i suoi dal tracollo con una splendida prodezza balistica, che rimanda la risoluzione dei giochi alla sfida di ritorno di giovedì prossimo a Berna.
Il numero 10 rosa si gode tutto l’abbraccio del suo pubblico, tanto da essere l’ultimo dei suoi a uscire dal campo. Miccoli tiene Pioli e i suoi compagni a galla, ma l’Europa è già comunque in salita.
GDS.IT
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