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Finalmente…..!!

today20/03/2011 4

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Il Milan cade a Palermo e il campionato si riapre, se domani l’Inter batte il Lecce salirà a meno due dai rossoneri.

Nel 2011, in 17 partite ufficiali, solo il Tottenham e i rosanero si sono permessi il lusso di battere il Milan, che resta capolista, ma mostra chiari i segni di una flessione sotto certi aspetti annunciata, che si mischia ad una poco incoraggiante prevedibilità. Buone notizie dunque arrivano per l’Inter dalla Sicilia, dove i nerazzurri (ma a Catania) nella passata stagione avevano quasi lasciato mezzo scudetto, uscendo sconfitti per 3-1 ai piedi dell’Etna.

Il Milan, però, non è l’Inter di Mourinho, nè tantomeno quella di Leonardo: a Palermo è apparsa una formazione inconcludente, come testimoniano i circa 80′ trascorsi nella metà campo del Palermo, che dispone di una delle difese più battute della Serie A – non a caso nelle cinque partite precedenti aveva subito 15 reti – senza realizzare alcunchè.

Il Milan orfano di Ibrahimovic, ma con Cassano, Robinho, Pato (fino ad un certo punto, poi si è fatto male ed è uscito, come Jankulowski, per una sospetta lesione al legamento del ginocchio che mette a rischio la sua presenza nel derby), Seedorf, Boateng e soci non sono riusciti a fare breccia nella spesso sbadata ed in genere inaffidabile difesa avversaria. E così salgono a quattro i match persi al Barbera dai rossoneri nelle ultime quattro sfide giocate contro il Palermo. A questo triste bilancio va sommato il poco incoraggiante dato di un punto in due partite, per la banda Allegri, fra Bari e Palermo.

La squadra di Cosmi interrompe nella serata giusta un digiuno di gol che durava da ben 402′ ed è un chiaro segno del destino che a mettere fine a questo strano black-out sia il romeno Dorin Goian, al rientro ed al primo centro in maglia rosanero: cross dalla sinistra di Ilicic, testa di
Munoz per Migliaccio, che cede il pallone a Goian, il romeno controlla e batte da pochi passi Abbiati, sfruttando un errore di Van Bommel che lo tiene in gioco.

In soli 10′ (e fanno 412′), la partita cambia, come del resto l’atteggiamento di un Palermo prima aggressivo, poi sempre più rinunciatario, prudente, guardingo. La sindrome della ‘banda del buco’ (15 gol subiti nelle ultime cinque partite) pervade i rosanero, che si difendono con sette effettivi e limitano al massimo le scorribande nella metà campo avversaria.

Il primo tempo scivola via con il Milan fulmineo, impreciso e sfortunato nella propria reazione (prima un tiro di Flamini finisce fuori di poco, subito dopo un cross dalla sinistra attraversa l’area e non viene deviato in porta per un soffio da Nesta, piazzato sul secondo palo) ed un Palermo che comincia ad assumere i connotati dalla squadra griffata Cosmi, che piace al tecnico, ma non si sa quanto sia in grado di sedurre Zamparini, amante dell’avanti tutta e poco avvezzo alle difese ad oltranza.

Non è una partita bellissima, anche per il ritmo tutt’altro che frenetico ed alla fine a beneficiare della situazione è il Palermo, che va al riposo in vantaggio. Proprio come era accaduto contro il rivali dell’Inter. Prima del ‘rompete le righe’ di Tagliavento, Cassano e Pinilla hanno il tempo di fallire rispettivamente l’1-1 ed il 2-0. Nel secondo tempo Allegri inserisce quasi subito Boateng, per un opaco Van Bommel, ma è il Palermo a rendersi pericoloso con una serie di contropiede che, però, non vengano finalizzati. L’impresa non riesce per poco a Darmian, in leggero ritardo su un cross dalla sinistra di Pastore che, all’altezza del 9′, attraversa tutta l’area. L’ex rossonero manda fuori.

I rossoneri stringono i tempi e la partita s’infiamma, come il Barbera, che ruggisce quando Tagliavento non ammonisce Boateng per un netto fallo su Nocerino. Al 20′ ci pensa Sirigu a fermare il Milan, con un guizzo sulla propria destra, su conclusione ravvicinata di Flamini. È la parata che salva il risultato. Al 26′ il portiere del Palermo concede il bis su Robinho ed al 34′ cala il tris su un colpo di testa di Gattuso in tuffo. Nel finale Milan in avanti e Palermo ad un passo da raddoppio con i nuovi entrati Hernandez e Miccoli, che non sfruttano un due contro uno nei confronti di Thiago Silva, l’unico ad uscire veramente a testa alta sulla sponda rossonera.

PALERMO-MILAN 1-0
Palermo (3-4-2-1): Sirigu 7, Munoz 6.5, Goian 7, Migliaccio 7,5 Darmian 6,5 Bacinovic 6 (24′ st Acquah 6), Nocerino 6, Balzaretti 7, Pastore 6.5 (22′ st Miccoli sv), Ilicic 6,5 Pinilla 6 (44′ st Hernandez sv). (99 Benussi, 66 Andelkovic, 11 Liverani, 77 Kurtic). All.: Cosmi 6.5.
Milan (4-3-1-2): Abbiati 6, Abate 5.5, Nesta 6, Thiago Silva 6.5, Jankulowski sv (16′ pt Antonini 5.5), Gattuso 6.5, Van Bommel 5 (8′ st K.P. Boateng 5.5), Flamini 6.5, Seedorf 6, Cassano 5, Pato 5.5 (19′ st Robinho 6.5). (1 Amelia, 25 Bonera, 76 Yepes, 28 Emanuelson). All.: Allegri 5.
Arbitro: Tagliavento di Terni 5.
Rete: nel pt 10′ Goian.
Note: angoli 7-3 per il Milan. Recupero: 2′ e 4′. Ammoniti: Van Bommel, Pinilla e Flamini per gioco falloso. Spettatori: 25.116, per un incasso di 595.984,00 euro.

Written by: admin

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