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I Rosa con le tre M. battono la Samp

today06/01/2011

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PALERMO – Il Palermo che apre il nuovo anno solare con una vittoria altrettanto radiosa sulla Sampdoria è la squadra delle tre ‘M’: sono quelle di Miccoli, Migliaccio e Maccarone. I tre paladini di Sicilia in maglia rosanero che hanno chiuso i conti con la squadra che, appena sette mesi fa, aveva privato la squadra di Delio Rossi e Maurizio Zamparini della sua prima qualificazione in Champions League, strappando un pareggio al Barbera che, ancora oggi, grida vendetta.

Il Palermo ha sofferto solo per poco più di mezz’ora l’organizzazione tattica dei blucerchiati, nelle cui file l’assenza di Cassano si sente e si sentirà parecchio. Poi, una giocata a due Miccoli-Pastore-Miccoli ha spostato l’ago della bilancia e spianato la strada a un successo strameritato, oltre che voluto e cercato.

La Samp, a dire il vero, il suo golletto lo avrebbe forse pure meritato, ma il Palermo proprio oggi aveva deciso di alzare una barriera invalicabile, di infittire le maglie di una difesa notoriamente piuttosto allegra, distratta, se non addirittura bislacca.

La prima ‘M’, quella di Miccoli, ha stordito la Samp; la seconda, quella di Migliaccio, l’ha tramortita; la terza, di Maccarone, l’ha mandata al tappeto, chiudendo un match che il Palermo ha dimostrato di saper gestire come meglio non avrebbe potuto, in modo essenziale e cinico, con non troppe sbavature e la concentrazione di una squadra che sa cosa vuole e soprattutto come ottenerlo.

Contro un Palermo così determinato, la Samp dell’ex Mimmo Di Carlo (fu capitano dei rosanero a cavallo fra gli anni 80 e 90, nelle categorie inferiori) poco ha potuto opporre. Anche se va detto che, in almeno un paio di circostanze, Sirigu ha dovuto salvare la propria porta: come al 26′, su Tissone (bestia nera del Palermo), e nella ripresa su Pazzini.

Non è che Curci abbia dovuto compiere miracoli, dall’altra parte, ma si è percepita una netta superiorità del Palermo soprattutto quando Pastore o Ilicic facevano risalire la squadra, Nocerino, Migliaccio e Balzaretti raddoppiavano a velocità supersonica, mentre Miccoli si divertiva a piroettare nel bel mezzo della difesa ospite.

Il Romario del Salento ha poi fatto spazio a Maccarone, questa volta senza mugugni, che è entrato subito in partita. Anzi, l’ha chiusa con un bel tiro ad incrociare, poi è andato ad abbracciare proprio il capitano, ma anche Delio Rossi. A questo punto, il suo addio al Palermo sembra tramontato, forse definitivamente, anche alla luce della lunga assenza di Pinilla (che ieri è stato operato al piede e non potrà essere al top prima di due mesi e mezzo), ma anche dei dubbi sul giovane uruguagio Hernandez.

Adesso un tour de force a base di Pandoro attende il Palermo, ma questa volta il Natale c’entra davvero poco: domenica i rosanero saranno di scena a Verona, contro il Chievo, che mercoledì 12 gennaio si giocherà poi la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia proprio al Barbera. Intanto Rossi e i suoi si godono il trionfo sulla Samp e la vendetta delle tre ‘M’.

Palermo-Sampdoria 3-0 (1-0)
Palermo (4-3-1-2): Sirigu 6, Cassani 6, Goian 6.5 (41′ st Munoz sv), Bovo 6.5, Balzaretti 7, Migliaccio 7, Bacinovic 6.5, Nocerino 6.5, Pastore 6.5 (38′ st Liverani sv), Ilicic 6.5, Miccoli 7.5 (19′ st Maccarone 6.5). (99 Benussi, 29 Garcia, 4 Kasami, 77 Kurtic). All.: D. Rossi 7.
Sampdoria (4-4-2): Curci 5.5, Zauri 5, Gastaldello 5.5, Lucchini 5, Ziegler 6, Mannini 5.5 (10′ st Pozzi sv), Palombo 6, Tissone 6 (36′ st Poli sv), Guberti 5.5, Marilungo 5.5 (20′ st Koman sv), Pazzini 6. (1 Da Costa, 5 Accardi, 26 Volta, 4 Dessena). All.: Di Carlo 5.5.
Arbitro: Celi di Campobasso 5.5.
Reti: nel pt 37′ Miccoli; nel st 5′ Migliaccio, 34′ Maccarone.
Note: angoli 8-3 per la Sampdoria. Recupero: 1′ e 4′. Ammoniti: Cassani per gioco scorretto, Bovo per gioco falloso. Spettatori: 26.020, per un incasso di 343.950,00 euro.

Written by: admin

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